Madagascar 3 - Ricercati in Europa - Film d'animazione (2012)

Madagascar 3 - Ricercati in Europa
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Titolo originale: Madagascar 3: Europe's Most Wanted
Anno: 2012
Genere: animazione (colore)
Cast: (animazione)
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 27/08/12 DAL BENEMERITO BELFAGOR
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Belfagor 27/08/12 08:51 - 2689 commenti

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Raro caso in cui un sequel si dimostra migliore dei film che lo hanno preceduto. In questo terzo capitolo di Madagascar, infatti, l'animazione raggiunge livelli decisamente superiori, dando vita a uno spettacolo psichedelico e ai limiti dello slapstick. L'assurdità risulta congeniale alla natura del film: un esempio lampante è l'inseguimento per le vie di Montecarlo, pressoché svincolato dalle leggi della fisica. Divertenti come sempre i protagonisti, azzeccati i nuovi personaggi, soprattutto la burbera tigre Vitaly.
MEMORABILE: Lo spettacolo sulle note di "Firework".

Puppigallo 6/09/12 18:40 - 5258 commenti

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Quando si deve a tutti i costi trovare il modo di riproporre personaggi vincenti, può capitare che il tutto risulti un po' forzato. E' il caso di questo terzo capitolo, dove i protagonisti funzionano, mentre la sceneggiatura non è certo delle migliori (sembra scritta in poco tempo e senza badare troppo alla sostanza, cercando di riempire i vuoti con musiche famose e una spietata cacciatrice). Qua e là ci sono momenti piuttosto divertenti; e per fortuna il ritmo è pressochè costante. Ma si capisce che il gruppo animato ha dato tutto...e forse sarebbe il caso di non chiedregli ulteriori sforzi.
MEMORABILE: Mortino rigurgita la crema; La tigre su Alex: "Lui non è un leone, è una leonessa coi capelli cotonati"; L'orsa che guida la Ducati.

Capannelle 25/09/12 09:04 - 4399 commenti

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Senza infamia e senza lode la prima parte, dove la cura del disegno e un minimo di verve vengono bilanciate dai soliti clichè all'americana, dalla macchietta poco fine della cattiva e da un eccesso di citazionismi e battute "alla moda". Quando invece la storia fa spazio alle invenzioni scenografiche dello spettacolo circense e alle bellissime musiche ecco che si raggiungono vette di coinvolgimento impensabili. Peccato che alla fine, per accontentare gli adolescenti sadici, si debba reintrodurre la poliziotta. Tra i personaggi scelgo Vitaly, Stefano e i pinguini.

Galbo 12/10/12 15:23 - 12380 commenti

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Giunta al terzo episodio, la saga di Madagascar si arricchisce di personaggi nuovi, alcuni decisamente divertenti (la tigre), altri molto meno (il leone marino Stefano). Lo spettacolo è complessivamente divertente anche se il meglio è decisamente rappresentato dall'ottima resa tecnica che riguarda sia l'animazione che i bellissimi sfondi (ad esempio quelli che riguardano la città di Roma). Nel complesso, il primo capitolo rimane quello più riuscito ma anche questo non è male.

Piero68 14/05/13 08:32 - 2955 commenti

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Coloratissimo e molto dinamico, questo terzo capitolo di Madagascar, che si aggiudica a pieno diritto, insieme a Toy story, il titolo di miglior saga di animazione fino ad ora conosciuta. E non è solo grazie al magnifico lavoro tecnico svolto, agli scenari e quant'altro; ma anche per la sceneggiatura stessa, per i personaggi a tratti davvero irresistibili come ad esempio re Julien e il suo factotum, per la colonna sonora... In poche parole per il suo grande potere di intrattenimento. Una trilogia che non poteva chiudersi meglio.
MEMORABILE: Re Julien si innamora dell'orsa e la porta a passeggio per Roma; La poliziotta canta Je ne regrette rien e i suoi sottoposti guariscono all'istante.

Yamagong 26/05/13 00:30 - 274 commenti

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Da bozzolo a farfalla, la serie di Madagascar raggiunge il culmine della sua trasformazione con questo terzo roboante, fantasmagorico, coloratissimo capitolo. Se infatti già il suo prequel si faceva apprezzare in virtù di un inusitato approfondimento dei personaggi, qui tale aspetto viene accompagnato da uno humour che (finalmente!) riesce a mettere a segno diversi colpi non indifferenti. Poco da dire sul comparto tecnico, semplicemente pauroso. A parte qualche piccolo neo, non si poteva chiedere un epilogo migliore per questa serie!
MEMORABILE: Sonia e Re Julien a spasso per Roma; Il casinò di Montecarlo; "Je ne regrette rien"; Il circo a Londra; I vari momenti dei pinguini.

Nando 19/06/13 01:09 - 3810 commenti

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I quattro fuggitivi dallo zoo approdano in Europa con nuove mirabolanti avventure e un nuovo gruppo di amici. Prima parte più introduttiva per permettere l'esplosione scenica della seconda parte; nonostante tutto si osserva un esercizio oramai ripetitivo in cui ci si barcamena nella media animata.

Pigro 17/11/15 19:54 - 9635 commenti

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Sequel riuscito dell’esilarante Madagascar originario, grazie alla verve rimasta intatta, all’eccellente ritmo, alla fantasia sempre sfrenata, al gioco citazionista (ma mai pesante) e soprattutto al non aver appiattito gli azzecatissimi personaggi su cliché vieti. Le variazioni più eclatanti sono frizzanti, dal tour europeo al lavoro nel circo fino alla perfida poliziotta francese, indimenticabile. Anche i momenti più astratti e pirotecnici sono trattati con intelligenza, non come intermezzi ma come anarchiche esplosioni coinvolgenti.

Ryo 27/01/16 11:02 - 2169 commenti

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Il terzo episodio delle avventure dei quattro temerari animali selvatici, ormai stabiliti in Africa, sentono l'inspiegabile desiderio di tornare allo zoo (?). Mi ha deluso il soggetto, anche se è gestito in maniera accattivante per il pubblico (ma a discapito della credibilità, creando incongruenze con i precedenti capitoli). L'aggiunta dei nuovi personaggi circensi non mi ha entusiasmato più di tanto. Lo stile psichedelico, molto acceso e brillante nei colori, a mio parere non si sposa con il brand ma lo avvicina più a Mtv.

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  • Discussione Capannelle • 1/10/12 10:59
    Scrivano - 3487 interventi
    Introduco un elemento di cui ho parlato con mia moglie: ma possibile che negli ultimi anni in ogni film di animazione ci sia il solito cattivo dipinto con sempre maggiore cattiveria e protagonista di scontri e inseguimenti un tantino violenti? Lo dico perchè questo mi sconvolge un tantino la prole (complice il sorround, penso) ed è un peccato perchè il resto del film vale.

    Lo stesso Disney non scherzava (la strega di Biancaneve, la mamma di Bambi che muore..) e se penso alla Pixar dico che WallE era bellissimo ma a tratti faceva venire il groppo in gola. Up pure ma anche lì ci sono il cattivo e i suoi mastini.

    Quali film sono invece più soft? Forse Ponyo di Miyazaki? Avete suggerimenti su altri autori?
  • Discussione Gugly • 1/10/12 11:03
    Portaborse - 4710 interventi
    Il primo titolo che mi viene in mente simpatico e non violento anzi, una parodia dei mostri è, appunto Monster's & Co, sui babau che spaventano i bambini del sonno.
    Davvero bello e adatto alle pupette :-)
  • Discussione Pigro • 1/10/12 12:06
    Consigliere - 1659 interventi
    Mah, forse scrivo una cosa in controtendenza (e, non avendo bambini, suscettibile di reprimenda!), però credo che il cattivo, anche mostruoso, sia "utile" nella favola.
    Certo, è vero che sono sempre più violenti, ma al di là di questo, ciò che davvero conta da un punto di vista pedagogico è il fatto che il "cattivo" può essere cattivo finché vuole, mostruoso finché vuole, pauroso finché vuole, ma sarà sempre sconfitto grazie all'intelligenza e all'amore di coloro che sono apparentemente più deboli.
    Questo, in teoria, dovrebbe proprio rafforzare il carattere dei bambini, credo. La questione non è che i bambini non devono aver paura o non devono fare incubi: la questione è che devono sapere che la paura si può affrontare e sconfiggere, e che dopo gli incubi ci si risveglia sempre.
    L'importante è che anche i genitori siano in quest'ordine di idee. Per esempio, mi aveva molto colpito tempo fa la vibrante accusa di un pedagogista ai genitori che, di fronte a un qualcosa di molto negativo che turba o fa piangere i bambini, interrompono il racconto (per esempio bloccando il film e non facendolo proseguire). Anzitutto, in questo modo i bambini avvertono che i genitori hanno timore di qualcosa (e invece i bambini devono sentire tranquillità e sicurezza in loro), ma soprattutto i bambini devono arrivare sempre fino in fondo per scoprire che quel qualcosa di molto negativo è stato superato. Se c'è un mostro terribile che spaventa, non si deve spegnere, perché i bambini rimarranno con l'immagine "irrisolta" del mostro: bisogna continuare, a costo di far soffrire il bambino nel momento in cui c'è il mostro, perché poi deve vedere che quel momento che fa stare tanto male può essere superato.
    Ora, magari ho detto tutte cose che sai già, però non credo che sia meglio far vedere cose tranquillizzanti, perché si perde proprio il valore della favola, e si propongono modelli "falsati". Il fatto che il mostro sia tanto terribile non credo che spaventi davvero più di tanto i bambini: o meglio, li spaventa lì per lì, magari gli fa fare qualche incubo, ma credo che sia "sano" (ripeto: sempre che i genitori non drammatizzino). D'altra parte, tu citi "Ponyo": beh, anche lì c'è qualcosa di terribile: nientemeno che un'inondazione che cancella la casa e la città... E' vero che magari noi adulti rimaniamo più colpiti dal mostro sanguinario, ma credo che per un bambino sia mostruosa anche la perdita di sicurezza della casa, e quindi anche il grazioso "Ponyo", da questo punto di vista, può essere agghiacciante per un bambino, mentre per noi sembra una favoletta tanto carina.
    Insomma, per concludere, credo che non ti debba preoccupare della violenza dei cartoni animati. L'importante è non drammatizzare, e magari, dopo, far elaborare ai bambini quel che hanno visto: fargli fare dei disegni del film e poi parlare insieme del disegno (dove magari c'è il cattivo sanguinario), non tanto per tranquillizzarli, ma per scoprire insieme che il mostro non fa paura a nessuno...
    Ah dimenticavo: i bambini, anche se si spaventano, sanno distinguere perfettamente la finzione dalla realtà. Credo che ciò che davvero sia "mostruoso" per i bambini sia la realtà: magari le immagini della televisione. Gli adulti vedono il telegiornale o qualche altra trasmissione, magari mentre i bambini giocano: non sembra, ma è lì che passa la vera paura, quella che non riesce a risolversi con il lieto fine, perché da lì si apprendono cose agghiaccianti che non hanno soluzione, ed è questo che potenzialmente li fa stare peggio. Mi era giunta voce di bambini sconvolti e in preda a incubi per aver sentito dalla tv del terremoto, e quindi con il terrore che il terremoto potesse distruggere anche la loro casa. Credo che un mostro sanguinario di un cartone animato non faccia lo stesso effetto...
  • Discussione Capannelle • 1/10/12 13:11
    Scrivano - 3487 interventi
    Grazie Gugly e grazie Pigro.

    In effetti anche io non voglio farli crescere nella bambagia e condivido che esempi violenti, da altre trasmissioni oppure dal comportamento di altri bambini, ne apprendano molto più che nel film.

    Quello che mi dispiace sono 2 cose: che un brutto ricordo, per quanto elaborato successivamente, possa fare ombra a quelli belli e che sia ricorrente questa idea, questa necessità della "vendetta sul cattivo". Paradossalmente il fatto che venga sconfitto dai buoni contiene in sè l'idea che si debba sempre arrivare a uno scontro finale con un vincente e uno sconfitto.
    Ultima modifica: 1/10/12 13:42 da Capannelle
  • Discussione Gugly • 1/10/12 13:34
    Portaborse - 4710 interventi
    Mettiamola così: quello che ai bambini può apparire uno scontro può diventare, mediante le spiegazioni e l'esempio dei genitori in primis, il modo per affermare, diffondere e condividere i principi migliori che regolano la vita :-)
  • Discussione Pigro • 1/10/12 15:13
    Consigliere - 1659 interventi
    Credo che dipenda molto anche dall'età. Per esempio, credo che fin verso gli 8 anni (sparo un'età più o meno a caso, ma non troppo), non ci sia alcun problema di "vendetta sul cattivo", nel senso che il cattivo dei cartoni animati non è identificabile con un vero cattivo, ma più che altro con qualcosa di ancestrale che abbiamo dentro. Come dire che quel cattivo sono le nostre paure, e attraverso la sconfitta di quel cattivo il bambino acquista fiducia in sé.
    Poi, in effetti, sono d'accordo che a un certo punto (diciamo dopo gli 8 anni) si possano elaborare diversamente le cose, anche se continuo a ritenere che i bambini siano in grado di distinguere tra un cartone animato e la realtà (o a un film con attori veri). A quel punto, forse, più dei cartoni animati può essere interessante mostrare film per ragazzi (ai miei tempi c'era la tv dei ragazzi che mostrava telefilm eccellenti, ora non so cosa propinano le tv). A parte alcuni hollywoodiani, che eviterei o perlomeno che vedrei col contagocce, ci sono i tanti, bellissimi film europei per ragazzi, e tutti (o quasi) hanno un'impostazione completamente diversa, quasi sempre impostata sui valori dell'amicizia, della solidarietà (ma in maniera mai bigotta o stupida).
    Se i tuoi figli hanno quell'età, e se ci tieni a far vedere loro cose davvero belle e che abbiano valore, allora ti consiglio vivamente di prendere come riferimento quel bellissimo festival che è il Giffoni Film Festival ( http://www.giffonifilmfestival.it/ ). Se fai una ricerca nei loro programmi anche degli anni passati, trovi tantissimi titoli notevoli, che possono essere davvero formativi. E oltretutto, spesso sono film molto belli, ingiustamente trascurati dagli adulti: io ne ho commentati diversi qui sul Davinotti.
    Ecco, a proposito di questo, l'unica delusione che ho ricevuto dai programmi di Giffoni è stata con "We shall overcome", che appunto risolve il conflitto con un esito che mi ha sorpreso e "scandalizzato". Ma tutti gli altri che ho visto sono decisamente buoni.
    Ultima modifica: 1/10/12 15:14 da Pigro
  • Discussione Daniela • 2/10/12 08:40
    Gran Burattinaio - 5930 interventi
    Ciao Capannelle, Pigro mi ha preceduto, esprimendo, molto meglio di quel che avrei potuto far io, il mio stesso pensiero...
    Aggiungo solo un paio di aneddoti personali.
    Grande appassionata di cinema fin da ragazzina, ho cercato di tirar su due piccoli cinefili, anzi credo sia l'unica cosa che sono riuscita a trasmettere loro sia proprio l'amore per il cinema. Una volta, quando Fabio era ancora piccolino e frequentava la prima elementare, mi capito di ascoltare non vista un discorso fra lui ed il suo migliore amichetto che parlavano dei film più spaventosi che avessero mai visto. A sorpresa, sai cosa aveva fatto loro più paura di tutti? ET, che a noi adulti suscita tanta tenerezza con i suoi occhioni da cucciolo, per loro era un bruttissimo "bambino rugoso". E nota che entrambi avevano già visto Jurassic Park, facendo naturalmente il tifo per i dinosauri.
    Credo che la cosa più importante non sia tanto, quando sono piccoli, cosa guardano (a parte Saw e simili, ovvio) ma come e con chi.
    Credo siano precocemente in grado di cogliere la differenza fra realtà e fantasia, ma ci vuole comunque un adulto partecipe accanto, pronto a cogliere segni o rispondere a domande. A meno di non conoscere per filo e per segno cosa passa il convento (tipo l'ennesimo "Bianca e Berni nella terra dei canguri", visto fino allo sfinimento genitoriale), meglio non lasciarli mai soli davanti ad immagini che potrebbero non essere in grado di comprendere e "metabolizzare".
    Mio cognata, che mi criticava perché facevo vedere ai figlioli film di fantascienza secondo lei troppo violenti (erano i vecchi telefilm Ai confini della realtà), non aveva però remore a piazzarli davanti al Commissario Rex in TV, nonostante si potesse anche parlare di pedofilia e assassinio di bambini (è successo una volta e mi ci sono voluti giorni per capire cosa li aveva tanto turbati).
  • Discussione Didda23 • 2/10/12 10:49
    Contatti col mondo - 5798 interventi
    Ringrazio tutti per la profondità degli interventi. Mi ha fatto sorridere l'aneddoto di Daniela su E.T, perchè ancora oggi la mia ragazza è terrorizzata e se per caso gli mostro qualche immagine del mostriciattolo gli sale un senso profondo d'angoscia.
    Personalmente mi ha senpre terrorizzato la strega di Biancaneve.