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TITOLO INSERITO IL GIORNO 11/11/08 DAL BENEMERITO MASCHERATO
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Mascherato 11/11/08 17:36 - 583 commenti

I gusti di Mascherato

Anche Labute è cascato nel neighborhood abuse movie. Certo è l'aria che tira, è forse anche il flop di Il prescelto che lo hanno spinto a ripiegare sul thriller. Il plot, ad onor del vero, cerca di infondere al genere germi di novità (il razzista qui è un afroamericano) e fin quando il regista cerca lo studio dei caratteri, ci si annoia ma l'impianto regge. L'ultima mezz'ora, invece, parrebbe girata da un Alan Smithee qualunque.

Brainiac 30/11/08 20:00 - 1083 commenti

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Thriller sociologico riuscito solo a metà, la metà in cui un sempre inquietante Lee Jackson comincia a prendere di mira una coppia mista (lui yuppie caucasico che ama il rap e fuma di nascosto, lei afroamericana che odia il suo lavoro) appena stabilitasi sulle colline Losangeline proprio di fronte al poliziotto sociopatico interpretato dall'attore feticcio di Tarantino. I due malcapitati, abituati alle vessazioni subite dalle coppie come loro (il padre di lei è altrettanto razzista), sottovalutano le minaccie di Jackson, ma la situazione degenera...

Daniela 21/03/09 15:37 - 12670 commenti

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Buona la prima parte, con la coppietta mista che si trasferisce in una bella villa nei dintorni di Los Angeles ed il vicino - un poliziotto nero vedovo infastidito dal fatto che lui sia bianco - oscilla fra il bonario ed il minaccioso. Credibili pure battibecchi e dispetti in stile condominiale, mentre l'atmosfera si fa sempre più calda e gli incendi che stanno devastando le colline circostanti si avvicinano sempre più alle loro case. Quel che invece convince meno è l'epilogo, che appare forzato pur nella sua prevedibilità.

Harrys 10/04/09 11:18 - 687 commenti

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Film riuscito non del tutto: una buona prima parte ed un finale così così. Il plot è originale e plausibile, peccato che alla fine non si sappia dove voglia andare a parare... Bravo come sempre Samuel L. Jackson ed azzeccati Wilson e la Washington. Tutto sommato buona la confezione.

Capannelle 17/04/09 15:28 - 4412 commenti

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Un buon film non deve esser per forza originale. Per due terzi lo script funziona e la tensione sale lenta lenta ma seguendo una logica inappuntabile. Jackson fa decisamente paura e non parliamo della sua nuova silhouette. I due sposini vedono affacciarsi le prime crepe... Niente di nuovo ma il tutto è credibile e sottolineato da una buona sceneggiatura e colonna sonora. Alla fine, in mezzo al caos naturale, il personaggio di Wilson riscatta tutte le indecisioni iniziali: è un po' forzato ma pienamente nella media.

Galbo 27/09/09 08:02 - 12399 commenti

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Rovesciando gli stereotipi comuni del razzismo (stavolta il razzista è un afroamericano), Neil Labute costruisce a partire da questo tema un thriller tutto sommato riuscito in cui la tensione cresce adeguatamente fino al climax finale. Merito di una buona sceneggiatura e sopratutto di un attore versatile e carismatico come Jackson affiancato da due validi coprotagonisti. Buona la regia.

Puppigallo 16/01/10 23:05 - 5279 commenti

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Più che di razzismo, parlerei di vera e propria follia scaturita dallo stress, da una dolorosa perdita e dall'insoddisfazione di un uomo inchiodato da anni ad un lavoro che non disprezza, ma che lo ha logorato. Detto questo, Jackson è credibile nei panni del poliziotto esaurito e ossessivo nel raggiungere il suo scopo (ormai, pare dedicarsi solo a personaggi schizzati). Mentre il vicino e la sua donna sono piuttosto insignificanti. Purtroppo, dopo non più di mezz'ora, si capisce già dove si andrà a parare (e questo non è bene). Non spicca certo per originalità, ma una volta si può vedere.
MEMORABILE: Lo sfogo di Jackson davanti alla figlia, che si è fatta un bagno nella piscina dei vicini. Si cala le braghe e urla: "Tu puoi e io no!?".

Pinhead80 3/02/10 01:17 - 4767 commenti

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Buon film con il carismatico Samuel Lee Jackson in veste di polizziotto razzista, che perseguita la coppia di ragazzi che vengono ad abitare vicino a casa sua. La "bellezza" del personaggio di Jackson sta nella forza delle sue convinzioni che lo portano ottusamente ad non accorgersi che tutto intorno a sè sta precipitando in un vortice di follia. Questo può essere considerato un pregio, ma è anche un limite perché rende il protagonista eccessivamente petulante. La traduzione del titolo in italiano è orrenda (ditemi il lago dove sia...).

Rambo90 4/02/10 15:05 - 7701 commenti

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Discreto thriller in crescendo, che parla del razzismo di un nero verso una coppia appena trasferitasi nel quartiere (lui bianco, lei di colore). All'inizio sembra una commedia, poi piano piano il protagonista inizia a dare segni di evidente pazzia e il tono cambia. Bravissimo Jackson in un ruolo che sembra scritto su misura per lui, bravi anche i suoi coprotagonisti. Peccato per il finale che sembra un po' tirato via e per qualche passaggio nel carattere del protagonista non approfondito bene.

Redeyes 11/04/11 10:20 - 2449 commenti

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Film da mezza estate. Una di quelle pellicole che puoi benissimo perderti o guardarti per un 20, 30 minuti senza rimaner a bocca asciutta. Non metto in dubbio il bravo Jackson, che è abbastanza in parte, quanto la trama. Sembra il compitino che si fa al mattino fra le 7 e le 8 prima di entrare fra i banchi. Lo psuedo razzismo al contrario sembra lo spot de "Anche i neri sono razzisti" e di solito questi spot ce li propinano i babbei; ergo fate vobis. Perdibile.

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Gestarsh99 21/10/12 22:31 - 1395 commenti

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Dramma hollywoodiano di furba presa sociologica, che almeno nella prima ora centra una direzione tematicamente e psicologicamente antistereotipica - e dunque un filino più realistica - sfatando senza mezzi termini ruoli preimpostati e modelli inveterati di certo Cinema yankee all'interno di un risentitissimo scontro classista e razziale sui presìdi caldi del meticciato, dell'abuso di potere e delle cagnesche rivalità territoriali tra vicini di casa. Altro discorso per i 30 minuti finali, allorquando i luoghi comuni del thriller poliziesco ripiantano per contratto le loro tende da cazzeggio. Ma il film tiene botta comunque.
MEMORABILE: Il grasso complice/informatore che urina a sfregio nel cassettone degli indumenti intimi...

Elnatio 20/04/13 19:55 - 38 commenti

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Jackson poliziotto stressato e razzista verso il suo nuovo vicino di casa bianco sposato con una ragazza di colore. Non si capisce l'odio verso i suoi nuovi vicini, non si capisce il suo razzismo e non si capisce, soprattutto, il senso del film. Buona la prova di Jackson nella parte del "bad cop", ma per il resto niente di eccezionale.

Nando 16/05/13 12:57 - 3816 commenti

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Un poliziotto e i suoi rampanti vicini di casa in una persecuzione senza esclusione di colpi. Thriller di discreto impatto anche se tendente al convenzionale e con un finale che appare stereotipato. Jackson è credibilissimo nella parte mentre i suoi "antagonisti" recitano col pilota automatico.

Delpiero89 22/06/13 13:08 - 263 commenti

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Non male. Diretto bene, interpretato meglio (gigantesco Samuel Lee Jackson, anche la Washington brava). Il film ha l'atmosfera giusta e la tensione è palpabile dall'inizio alla fine. Ovviamente niente di nuovo all'orizzonte, tutto sembra un qualcosa di già visto e riproposto, ma non si può negare che si tratti di un discreto film, anche godibile.

Ducaspezzi 24/08/13 04:07 - 222 commenti

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Un poliziotto afroamericano razzista (grande Jackson) non sopporta i nuovi vicini di casa, una coppia mista in cui lei è nera e lui bianco. Curiosa angolazione tematica, ove il razzismo aggressivo e cieco si materializza negli intendimenti turbolenti di un nero. Sì, ma il suo razzismo deriva più da un'ossessione psichiatrica da trauma, prima che da aberrazione culturale. Anche se l'ossessione trova certo sponda nel suo acceso conservatorismo repubblicano, di bianchissima matrice. Teso e lievitante. Ben scritto, ma con piccola falla nel finale.

Piero68 12/02/14 10:05 - 2958 commenti

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Discreta pellicola che scava in alcune psicosi tutte americane. Più che un racconto sul razzismo è una film incentrato sull'intolleranza intesa in senso generale e perché no, anche sull'invidia. Grande Jackson che riesce a dare la fisicità giusta al suo personaggio ma bravo anche Wilson, attore troppo spesso usato poco e male. Storia che va in crescendo con discreti momenti di tensione e finale tutto sommato telefonato. Come dico sempre, la cifra artistica si valuta anche confrontando il prodotto con quello che c'è in giro. Superiore alla media.

Furetto60 4/08/14 08:31 - 1196 commenti

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Simpatico thriller. La trama è abbastanza semplice e per molti versi scontata, ma si segue bene anche grazie all'interpretazione di Jackson nella parte del poliziotto nevrotico e violento. Sullo sfondo è ben inserita la presenza dell'incendio, che appare in sordina per poi risultare presenza quasi dominante. Nel complesso una visione la merita, non più.

Il ferrini 23/11/15 00:36 - 2360 commenti

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Vista la locandina con Sam poliziotto, è lecito chiedersi se stavolta farà il ruolo del buono. Niente da fare; anzi, credo che questo sia in assoluto il personaggio più oscuro e disturbante che abbia interpretato. Il film scorre via molto bene; certo l'epilogo è prevedibile, però LaBute nel complesso fa un buon lavoro, facendosi perdonare il terribile remake di due anni prima. Kerry Washington (futura moglie di Django) è di una bellezza che toglie il fiato. Discreto.
MEMORABILE: La passeggiata serale in cui Samuel L. Jackson descrive il quartiere a Patrick Wilson.

Parsifal68 19/10/16 09:08 - 607 commenti

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Una coppia interrazziale (lui bianco, lei di colore) si trasferisce in una tranquilla casa con splendida vista lacustre. Ma il vicino, un razzista ex poliziotto afroamericano, li vesserà senza sosta. Film in cui si capovolge il concetto di razzismo, gode di una buona sceneggiatura che spinge gradualmente il piede sul pedale della tensione fino a sfociare nel tragico finale liberatorio. Straordinario come sempre Jackson, ma bravi anche Wilson e la Washington. Da vedere.

Buiomega71 25/03/17 01:41 - 2912 commenti

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Labute riaffronta il genere (dopo il bellissimo Il prescelto) e segue le tracce di Abuso di potere. Ma se il thriller kaplaniano si reggeva sulla suspence e sulla follia di Liotta, qui Labute lo stempera in un dramma quasi teatrale, con inserti da commedia che echeggiano Dante e Bill. Poi la svolta finale action, che ridimensiona il film nella convenzionalità (anche se ben girata). Sullo sfondo il grande incendio (magnifica fotografia di Rogier Stoffers) e la calura opprimente. Gigantesco e luciferino Jackson, tra dispetti e deliri onnipotenti. Non male.
MEMORABILE: La festa dei poliziotti a casa Jackson stile I ragazzi del coro; Il discorso di Jackson sulla "gentilezza" dei poliziotti; Jackson con la motosega.

Neil Labute HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Betty loveSpazio vuotoLocandina Il presceltoSpazio vuotoLocandina The Mulberry bushSpazio vuotoLocandina Nella società degli uomini

Festo! 25/01/19 20:04 - 83 commenti

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Il regista decide di creare un thriller psicologico senza caratterizzare adeguatamente i personaggi: Wilson dopo poche scene già sta antipatico, la Washington ha funzione ornamentale, Jackson fa la voce grossa e non risolleva minimamente il destino del film. Il finale è prevedibile, la lunghezza è eccessiva, il risultato è la noia, ma la genialata insuperabile è il titolo italiano: traduzione parola per parola di "Lakeview Terrace", area residenziale di Los Angeles. E io che per 110 minuti cercavo di capire dove fossero il lago e la terrazza…

Lupus73 9/02/21 02:06 - 1496 commenti

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Coppia (con lei di colore) si trasferisce nella nuova villetta, ma iniziano le grane con un vicino di casa poliziotto, razzista e con un discutibile senso della disciplina. La sua caratterizzazione è il perno attorno a cui ruota la sceneggiatura di questo buon thriller; infatti si assiste a un'escalation che passa dalla cordialità invadente del "buon" vicino passando al controllo del territorio, poi allo stalking fino all'home invasion. Samuel Jackson e Patrick Wilson rivaleggiano non solo come personaggi ma anche nelle interpretazioni che offrono, entrambe molto valide e sanguigne.

Katullo 15/11/21 12:54 - 329 commenti

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A parte l'assenza di laghi e di terrazze, vedere Jackson sculettare in bermuda assumendo nel contempo un'aria oltremodo minacciosa dispiace, anche perché la pellicola asseconda sembianze televisive, da sbiadito thriller di palinsesto pomeridiano. Che sarebbe anche il male minore. Purtroppo la storia, ispirata a fatti reali, è gestita non solo nello stile, ma anche negli avvenimenti, come un confinato conflitto vicinale ad uso etnico che straborda di svogliatezza.
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  • Discussione Zender • 12/11/08 18:29
    Capo scrivano - 47805 interventi
    Scusa Mascherato, so che dovrebbe essere al cinema, questo film e quindi è correttissimo inserirlo tra i film al cinema, ma non riesco a capire come mai non sia presente in alcun cinema d'Italia, secondo i siti che ti mostrano la programmazione, nonostante sia uscito il 31 ottobre. Tu l'hai proprio visto al cinema, per curiosità?
  • Discussione Mascherato • 13/11/08 13:44
    Servizio caffè - 12 interventi
    L'ho visto al Big Maxicinema di Marcianise (Sala 7).
    http://www.mymovies.it/cinema/caserta/marcianise/5831/
    Ultima modifica: 13/11/08 21:48 da Mascherato
  • Discussione Zender • 13/11/08 14:07
    Capo scrivano - 47805 interventi
    Grazie Mascherato. Non avevo dubbi, vuol dire semplicemente che la fonte da cui attingo la programmazione è insufficiente. E complimenti a te che vai a pescare film così particolari e quasi invisibili sul territorio.
  • Homevideo Galbo • 24/09/11 07:14
    Consigliere massimo - 3991 interventi
    Disponibile in BR per Columbia Pictures con queste specifiche tecniche (fonte dvd-store.it)

    Formato video 2,40:1 Anamorfico 1080p
    Formato audio 2.0 Surround Dolby Digital: Inglese NV
    5.1 Dolby Digital: Catalano
    Dolby TrueHD 5.1: Italiano Inglese Spagnolo
    Sottotitoli Danese Finlandese Hindi Inglese Inglese NU Italiano Norvegese Olandese Portoghese Spagnolo Svedese
    extra
    Commenti vari
    Scene eliminate
    Dietro le quinte
  • Discussione Buiomega71 • 25/03/17 09:57
    Consigliere - 26006 interventi
    Labute e regista piuttosto snobetto (Nella società degli uomini), a cui devo però quel mezzo capolavoro che e Il Prescelto

    Qui si inoltra ancora nel cinema di "genere", questa volta il "neighbors movie", seguendo le tracce di Abuso di Potere di Kaplan (poliziotto schizzato che perseguita coppietta borghese e agiata), per poi lambire la commedia cinica sullo stile L'erba del vicino e Vicini troppo vicini, sulle magagne del finto buon vicinato che degenera in lotta senza quartiere, fino alle estreme conseguenze.

    Se la prima parte e lenta e salta fuori il Labute più teatrale (e quello con dialoghi ficcanti e taglienti), intervallato da momenti di puro poliziesco (Jackson in servizio tra spacciatori ciccioni e padri di famiglia che vanno via di testa minacciando stragi), la seconda si immerge nel thriller puro (il piano escogitato da Jackson per mettere sotto sopra la villetta dei vicini, il telefonino perso in casa, le battute finali, mentre il quartiere si fà rosso apocalisse e gli incendi divampano come in America Oggi), notturno, scivolando nel convenzionale (anche se girato da dio).

    Immenso Jackson nel ruolo luciferino di un poliziotto in piena crisi di onnipotenza, tra deliri razzistici nei confronti dei bianchi, regole feree quanto dittatoriali e manie persecutorie

    I suoi discorsi, al party, sulla "gentilezza" dei poliziotti, l'educazione (sopra le righe) alla figlia, la festa dei poliziotti (un addio al celibato) in casa sua stile I ragazzi del Coro, il dvd con il video mandato alla moglie del vicino, i dispetti (le luci di sicurezza accese di notte e sparate sulla camera dei vicini, la Toyota Prius con le quattro gomme bucate, con la motosega a falciare le piante dei vicino che sconfinano nel suo giardino, il ricordo della moglie morta in un incidente , forse fredifraga, l'uccisione a freddo dello spacciatore ciccione da lui stesso mandato per fare vandalismo (e urinare) nella casa dei vicini, il finale in cui sbrocca, delira e salta fuori la sua anima nera e folle da predicatore ,mentre Hollywood brucia in un quadro apocalittico di dannazione e odio razzistico.

    Location paradisiache (le ville, le piscine, il quartiere residenziale), il caldo soffocante e opprimente, la middle class interrazziale (a Jackson non và giù che il suo nuovo vicino sia bianco con moglie nera), il continuo battibeccarsi da cattivo vicinato, fino alle estreme conseguenze

    Meravigliosa la fotografia di Rogier Stoffers e penetrante score di Mychael Danna

    Si lascia seguire con piacere, anche se Labute rimarca il suo modo di fare cinema (dialoghi fiume, incomunicabilità tra sessi-la crisi tra marito e moglie per via della gravidanza di lei-qualche lentezza di troppo), sfociando poi nel finale action che sà di deja vu.

    Non male, comunque, e Jackson si mangia quasi tutto il film.

    Puoi ascoltare quella musica tutta la notte, ma quando ti svegli domattina, resterai sempre un bianco

    Piccola curiosità:

    Nel salotto della coppia interrazziale (Wilson & Washington) fà bella mostra di sè il manifesto ITALIANO de L'uomo caffèlatte
    Ultima modifica: 25/03/17 13:25 da Buiomega71