Nell'epoca d'oro del cinema hollywodiano (gli anni 30/40) venne realizzata una trasposizione delle avventure dell'arciere inglese che a tutt'oggi rimane una delle pellicole di avventura maggiormente godibili mai realizzate. Film diretto con grande piglio e bravura (specie nelle scene d'azione) da M. Curtiz, si avvale di un cast all stars a cominciare da E. Flynn (vero specialista del genere) con il contributo di altri grandi come C. Rains, B. Rathbone e O. De Havilland. Girato con grande ritmo, è un ottimo manifesto del grande cinema che fu.
A distanza di molti anni dalla sua uscita rimane ancora oggi inimitabile, grazie ad un ritmo spigliato, splendide scene d'azione realizzate in maniera egregia e a scenografie e costumi di rara perfezione. Eccezionale la resa del Technicolor. Cast di lusso dominato da un Errol Flynn in autentico stato di grazia, un Claude Rains insuperabile cattivo e a un Rathbone strepitoso come sempre. Memorabile colonna sonora.
Vedendo Flynn che zampetta in calzamaglia, sfoggiando una super risata con mento in alto, si può pensare che questo, più che un film, sia un cartone animato con personaggi molto ben disegnati. Ma la bravura del protagonista fa sì che ci si abitui subito, arrivando a considerarlo quasi un personaggio credibile. Agilità e battuta pronta sono le sue armi vincenti e l'intera pellicola ne risente positivamente, finendo per trasformarsi in un'allegra baracconata in costume, ma di quelle che si rivedono sempre volentieri. Notevole.
MEMORABILE: Robin, al castello durante un lauto banchetto, nonostante sappia di essere in trappola, continua a comportarsi con nonchalance.
È difficile commentare un film come questo, entrato quasi nella leggenda. Si può dire allo stesso tempo che non è credibile, la stupidità dei cattivi è roba da pelle d'oca e le smargiassate di Robin, con le guardie che aspettano solo di essere uccise, sono ridicole. Ma si può anche dire che visto con l'intento di divertirsi e di tramutare in originali trovate tutti i "difetti" di cui sopra e di apprezzare una recitazione se non altro ruspante e genuina, allora diventa un film straordinario. In entrambi i casi c'è la bellezza della Havilland.
MEMORABILE: La salita al balcone di Lady Marion e i baci tra i due innamorati. Un classico da applausi.
Settant’anni per un film sono un’eternità e si può supporre che alla sua uscita questa pellicola suscitò meraviglia, dato che ancora oggi sorprende il senso realistico delle riprese, dei colori e l’equilibrio tra la componente favolistica e leggendaria del personaggio. Il resto delle sue componenti lo avvicinano ad un mini-kolossal, e anche se si conosce la storia per mezzo di produzioni più recenti, la visione di questo film dà il gusto unico di un prodotto migliorato dalla prolungata stagionatura. ***!
Un classicissimo, e non solo della leggenda di Robin Hood e del cinema di cappa e spada. Dalla precedente versione è stato ricavato un distillato asciutto e scattante, proprio come il protagonista, puntando direttamente sull'azione e la vivacità (buon ritmo) e dunque trasformando la storia in mito. Da evidenziare i colori sgargianti dei costumi che si miscelano nella foresta o che risaltano negli stupefacenti interni dei grigi castelli: una vera sfilata di fogge ricercate e cromatismi sfavillanti come un carosello fantastico. Godibile.
Fra tutte le trasposizioni dedicate all'eroe inglese, questa è forse quella che più ha influito sull'iconografia e l'immagine del personaggio. Tanti in seguito hanno provato a riportarlo alla realtà storica, ma per me il vero Robin è questo: l'eroe allegro e scanzonato, nemico giurato di tiranni e oppressori ed ovviamente sempre dalla parte dei più deboli. Errol Flynn, con quella sua aria strafottente e il sorriso contagioso, ne è un'incarnazione davvero perfetta. Paga un po' l'età (oltre 70 anni!) ma è ancora oggi un film assolutamente valido.
Forse il film sull'arciere di Sherwood più conosciuto, se non il migliore in assoluto. La storia di Robin Hood è nota, anche se qui non ha molto spazio lo sceriffo di Notthingham, che è un'esilarante comparsa rimpiazzata dal severo Sir Guy di Basil Rathbone. La coppia Errol Flynn/Olicia de Havilland è molto affiata e romantica, mentre Claude Rains è un perfetto principe Giovanni. Insuperata la scena del pranzo al castello, notevole anche quella della gara con l'arco. Fra i primi lungometraggi a colori, conta ben due doppiaggi italiani. Cult.
A parte Fairbanks, non il primo ma comunque modello per tutti i successivi Robin Hood dello schermo, e Connery nell'atipico e struggente film di Lester, è Flynn il migliore principe dei ladri, quello che meglio corrisponde all'immagine dell'eroe fissata dai ricordi delle prime letture: bello e coraggioso, spavaldo con i prepotenti, romantico con le fanciulle. Regia scattante di Curtiz, tripudio dei colori nei costumi, gran bella coppia Rains/Rathbone nel settore malvagi, incantevole De Havilland in seta grigio perla, gustosi i caratteristi. Fanciullesco, intramontabile sempreverde.
MEMORABILE: Il duello nel finale fra Robin e Sir Guy (bellissimo il costume di Basil Rathbone in blu con sopraveste in rosso ed oro)
Non si può dire certo che gli anni '30 siano stati sfortunati per Flynn; in questa decade ottenne un successo ben meritato che ne fece l'archetipo dell'eroe e dell'uomo di azione. il film ha molto in comune con Capitan Blood, non solo perché Curtiz si porta dietro i protagonisti del film del 1935 e affida al genio di Korngold il commento musicale; il vero merito è quello di non essersi accontentato di appoggiarsi soltanto sulla fisicità di Flynn e la grazia della De Havilland, ma ha costruito una macchina cinematografica quasi perfetta.
MEMORABILE: Il duello alla spada fra Flynn e Rathbone dimostra che il maestro d'armi ha fatto un eccellente lavoro.
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E' stato dimenticato un regista. I registi sono due: bisogna aggiungere William Keighley, il quale iniziò il film e fu poi rimpiazzato da Curtiz nel corso delle riprese. Ad ogni modo, nei titoli di testa e in Imdb è riportato anche il suo nome, quindi va messo.
DiscussioneZender • 9/07/11 15:30 Capo scrivano - 48384 interventi
Ok, aggiunto.
DiscussioneDaniela • 26/11/16 21:04 Gran Burattinaio - 5941 interventi
Alan Hale, grande caratteristica hollywoodiano con oltre 200 pellicole all'attivo, è ricordato dal pubblico soprattutto per il personaggio di Little John, da lui interpretato per ben tre volte nell'arco di quasi un trentennio.
Infatti, oltre a figurare accanto a Errol Flynn nel film di Curtiz, aveva già ricoperto tale ruolo in Robin Hood (1922) con Douglas Fairbanks per la regia di Allan Dwan e lo ricoprirà in seguito a fianco di John Derek in Viva Robin Hood! (1950), regia di Gordon Douglas.
Scusate, qualcuno sa perché l'immagine del Dvd è in formato 4:3 come quello dei vecchi televisori catodici? Il video è stato tagliato o è stato proprio girato così?