La giuria - Film (2003)

La giuria
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La nostra recensione di La giuria

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Da un romanzo dello specialista John Grisham un thriller giudiziario che sposta l'attenzione sulla giuria dimostrando come possa essere pilotata e come dietro alla scelta dei giurati possa esservi, da parte degli avvocati, uno studio approfondito condotto tecnologicamente da un'equipe altamente specializzata. È così che Gene Hackman (come sempre perfetto, nei ruoli viscidi e biechi) monitorizza tra gli altri John Cusack, un giurato apparentemente imperscrutabile che si rivelerà meno trasparente del previsto. Doppi giochi, colpi di scena, tutto all'ombra di un processo che vede contrapposte una vedova, sostenuta da Dustin Hoffman e una multinazionale dell'arma accusata indirettamente di aver fornito...Leggi tutto la pistola all'assassino (suicidatosi dopo aver commesso una strage) e difesa dallo studio di Gene Hackman. Il gioco vero comincia quando qualcuno, esternamente, afferma di poter condizionare il verdetto della giuria e di “venderlo” al prezzo di 10 milioni di dollari a una delle due parti in causa. Una trama complessa, che la sceneggiatura fatica un po' a seguire con la dovuta chiarezza ma che la regia di Gary Fleder rende intrigante sostenendola con il giusto ritmo (il film dura due ore ma non sembra affatto). I due mostri sacri Hackman e Hoffamn si incontrano per la prima volta sul set ma hanno modo di duettare in un’unica scena, nella toilette del tribunale. Dei due chi caratterizza di più il film è Hackman, con Hoffman in secondo piano anche rispetto a Cusack, ma si tratta comunque di un ottimo lavoro corale. Un film solido, forse un po’ banale nella conduzione ma godibile.

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Tutti i commenti e le recensioni di La giuria

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Galbo 3/05/07 05:57 - 12654 commenti

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Buon legal thriller, nonché una delle migliori trasposizioni da un romanzo di John Grisham (spesso mal adoperato dal grande schermo). Sfruttando un tema molto sentito negli USA (la vendita libera delle armi) il film presenta una sceneggiatura ben congegnata, un buon ritmo ed è nobilitato dalle ottime interpretazioni di Gene Hackman e Dustin Hoffman (ma anche di John Cusack e Rachel Weisz). Buona l'ambientazione in una New Orleans non da cartolina.

Magnetti 5/06/07 15:58 - 1103 commenti

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Legal-thriller (genere che mi è sempre piaciuto) ovviamente ambientato nell'aula di un tribunale ma questa volta incentrato sulla giuria più che sull'oratoria accusa/difesa. Molto riusciti i personaggi di John Cusak e di Rachel Weisz, che, fra l'altro, in accoppiata funzionano alla perfezione. Bene anche Dustin Hoffman. Hackman nella norma ma è sempre un piacere vederlo interpretare personaggi autoritari (nel bene e nel male). Film buono ma che sbraca in un finale che spiega tutto quello che c'era da spiegare in modo troppo superficiale.

Puppigallo 19/07/07 16:27 - 5490 commenti

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Una buona prova degli attori caratterizza questo thriller giuridico. L'unico sottotono è Hoffman, messo in ombra dai ruoli più dinamici e efficaci dei due giovani e da un Hackman in forma in una parte che lo rende assai disgustoso. L'arma vincente del film consiste nel mostrare come i giurati siano studiati a uno a uno, vengano inconsciamente manipolati e, all'occorrenza, messi fuori gioco, se accusa o difesa si accorgono che possono danneggiarli. Ogni tanto rallenta, ma alcuni colpi di scena e l'indagine esterna contribuiscono a riaccendere l'interesse.
MEMORABILE: L'opera di convincimento di Cusack

Capannelle 19/11/07 17:14 - 4572 commenti

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Bella prova e ritmo senza pause. Se Gene Hackman conferma di essere un grande nei ruoli da cattivo, Hoffman non gli è da meno anche se relegato in una parte meno incisiva. Una piacevole sorpresa è John Cusack, deciso e ambiguo quanto basta. La prima parte, più "legal", vive sulla composizione e gestione della giuria (ricorda il magnifico Parola ai Giurati) ed evolve poi in stile "thriller" dandoci modo di vedere chi ha la meglio in tutti gli intrecci creatisi.

Caesars 21/11/07 09:31 - 3995 commenti

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Ennesimo legal thriller, genere ampiamente sfruttato negli ultimi anni dal cinema americano. Qui l'attenzione viene posta, come da titolo, sulla giuria o meglio sui vari "giochi" per cercare di comporla nel modo più gradito ad una delle parti in causa. Molto interessante l'idea che viene svolta in modo molto hollywoodiano da Gary Fleder, coadiuvato dalla sempre efficace presenza scenica di un grande Gene Hackman (più defilato il ruolo di Dustin Hoffman). Non se la cavano male nemmeno John Cusack e Rachel Weisz. Abbastanza buono.

Lovejoy 29/06/08 13:40 - 1823 commenti

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Bel thriller a sfondo legale ben diretto da Fleder e interpretato da un cast all star in grande forma. Hackman, al solito, ruba la scena a tutti nella parte del viscido cattivo di turno, che controlla tutti e tutto per proprio tornaconto personale. Ma non sono da meno un efficace, misurato Hoffman, un Cusack ottimo come sempre e la Weisz. Il resto del cast è altrettanto valido. Buon ritmo.
MEMORABILE: Il drammatico inizio; il serrato confronto in bagno tra Hackman e Hoffman; il finale al bar.

Homesick 5/04/09 09:23 - 5737 commenti

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Le sottigliezze psicologiche e le manovre di pilotaggio per intimidire la giuria popolare, unite al parallelo compiersi di una vendetta, sono gli ingredienti di questo solido thriller giudiziario tratto da un romanzo dello specialista Grisham. Il ritmo non ha un attimo di cedimento, caricato com’è da sceneggiatura e montaggio martellanti – ogni tanto irrompe pure l’azione violenta – e dalle interpretazioni di un grande cast dominato da due superbig: il vigoroso, tonitruante Hackman e il più elusivo ma ugualmente efficace Hoffman.
MEMORABILE: Il confronto tra Hackman e Hoffman nella toilette; "Bel completo!".

Paruzzo 21/09/10 11:24 - 140 commenti

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Ottima trasposizione cinematografica di uno dei migliori legal thriller dello specialista John Grisham. A differenza del libro, qui il tema è la vendita della armi negli Stati Uniti, ma non cambia comunque la componente fondamentale: la giuria e i modi di comporla e di assicurarsi il verdetto. Benissimo gli attori protagonisti John Cusack, Dustin Hoffman e Gene Hackman (nella versione italiana doppiato magnificamente da Sergio Fiorentini).

Daniela 6/12/10 15:40 - 13284 commenti

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Legal thriller incentrato sul processo che vede contrapposti una giovane vedova e una multinazionale produttrice d'armi, in cui gli avvocati delle due parti cercano di influenzare con mezzi più o meno leciti il giudizio della giuria. Un giovane giurato, dal comportamento ambiguo e dal movente oscuro, si rivelerà determinante in tal senso. Trama molto complicata, con numerosi colpi di scena, che risulterebbe macchinosa ed anche scontata se ad affrontarsi non fossero due magnifici leoni come Hofmann e Hackman, ben supportati dal resto del cast

Greymouser 11/12/10 20:36 - 1458 commenti

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Una trama un po' macchinosa, dai presupposti però fin troppo scontati, è tenuta non solo in piedi, ma decisamente nobilitata dall'istrionismo recitativo di Hackman in primo luogo, e di Hoffman in seconda battuta. Cusack e la Weisz si limitano al compitino professionale, proprio come la regia anonima ma puntuale. In definitiva, un thriller che si lascia seguire nonostante la discreta lunghezza e qualche passaggio non proprio centrato.

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Tarabas 8/01/11 12:08 - 1888 commenti

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Dietro le quinte di un processo contro un fabbricante d'armi, la lobby delle armi da fuoco assolda un esperto nella scelta dei giurati per garantirsi, con ogni mezzo anche illegale, un verdetto favorevole. Lo contrastano un onesto avvocato liberal e una donna misteriosa, che sostiene di poter manipolare la giuria. Perfetta macchina spettacolare (con morale), conta su un solido copione e un cast ottimo, dominato dai due mostri Hoffman e Hackman. Notevole il crescendo, fino al finale a sorpresa. Intrattenimento di prima classe.

Il Dandi 8/01/11 16:40 - 1917 commenti

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Americanissimo legal-thriller complottistico, godibile e avvincente benché, nelle sue linee generali, abbastanza prevedibile per chi ha visto già due o tre film del genere. A nobilitare una regia piuttosto anonima valgono le interpretazioni di prestigio: Hoffman idealista e sgualcito, Cusak ineffabile e ambiguo come sempre, ma il meglio è Hackman, villain elegante e mefistofelico, un vero cattivo (tanto da rifiutarsi di credere nell'esistenza dei "buoni") che emerge su tutti e vale la visione.
MEMORABILE: Il confronto tra Hackman e Hoffman al bagno: "Lei sarà anche nel giusto: ma io me ne sbatto!"

Pigro 12/02/12 16:12 - 10121 commenti

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Convincere la giuria? Meglio comprarla, anzi metterla in vendita. È questo il succo di un bel film giudiziario che, a ritmo incalzante, ci proietta in un vortice di eventi che ruotano attorno al mistero di un ambiguo giurato in un processo a un fabbricante d’armi. Lo scoppiettante andamento della narrazione prelude vivacemente al colpo di scena conclusivo, molto d’effetto anche se stucchevolmente moraleggiante (e questa è la pecca vera della storia). Hackman è un ottimo “cattivo”, mentre Hoffman appare un po’ appannato.

Cangaceiro 7/03/12 15:21 - 982 commenti

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Trasferire Grisham in celluloide spesso è garanzia di buon cinema. In questo caso la ciambella riesce col buco e stupisce come Fleder, regista di secondo piano, riesca ad orchestrare un filmone, dirigendo un nobile stuolo di attori (caratteristi compresi) all'interno di un ginepraio giudiziario avvincente che incolla alla poltrona, cosa abbastanza rara per i legal-movie di lunga gittata come questo. Cusack non sbaglia un colpo, Hoffman va di pilota automatico ricalcando la sua prova in Sleepers, davvero grande Hackman qui praticamente all'ultima recita.

Cloack 77 18/07/12 17:19 - 547 commenti

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La firma Grisham è lì, a pretendere che alla fine i conti tornino. Persino il faccia a faccia Hoffman-Hackman risente dell'autore di Jonesboro: da una parte un villain in grande stile, pimpante, spietato e immenso come sempre negli ultimi anni, dall'altra un personaggio troppo puro e perdente per poter reggere lo scontro, talmente ridicolo da lanciare un anatema da telenovela. Si può rimproverare davvero poco al film, tutti fanno il possibile, ma con un copione così prevedibile il possibile è davvero poco.

Furetto60 27/09/13 09:54 - 1425 commenti

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E’ un bel legal thriller, tratto da opera del maestro Grisham, in cui si mescolano oscure macchinazioni con intrecci psicologici. Il parallelo tra la vita della giuria, riunita in decisione e la vita privata, movimentata da mercenari prezzolati al soldo di un perfido Hackman, offre un mix di azione a livelli diversi che avvince l’attenzione in modo crescente e, soprattutto, convincente. A differenza del libro, qui è un'azienda produttrice di armi a essere messa sotto accusa; cambia poco...
MEMORABILE: La faccia stizzita di Hackman quando scopre di essere stato fregato.

Rambo90 11/11/15 15:06 - 8008 commenti

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Legal thriller d'impatto, meritevole prima di tutto di aver trovato un'idea originale su cui innestare la trama: invece del classico scontro di avvocati in aula assistiamo a un'avvincente sfida nel comprarsi i membri della giuria! A questo si aggiunge la regia spigliata di Fleder, qualche riuscita concessione all'ironia e un bel colpo di scena finale. Ottimo il cast: Cusack in parte, Hackman gigantesco, Hoffman meno sbiadito che in altre prove post 2000. Notevole.

Ultimo 24/02/17 10:19 - 1731 commenti

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Buon thriller a sfondo legale che ruota attorno ai membri della giuria di un processo penale. Buona la regia, che riesce a tenere il ritmo quasi sempre alto. Nel cast figurano un ottimo Gene Hackman e un più che discreto John Cusack (il giurato numero 9). La vicenda non si ferma alle questioni processuali e molti elementi interessanti vengono a galla nel corso dei minuti. Buono il colpo di scena verso la fine.

Almicione 19/10/17 20:06 - 764 commenti

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Film molto americano, che tra l'altro mostra, probabilmente in modo non deliberato, tutta l'inefficienza e l'illogicità del sistema giudiziario americano. La storia, piuttosto incredibile, sarebbe potuta anche andare bene se non fosse stata così malamente costruita, con pochi punti solidi ma numerosi banali. La Weisz è totalmente fuori ruolo, ma in generale si assapora una forte disarmonia nel trio protagonista Cusack-Hackman-Hoffman nonostante nessuna mancanza da parte loro. Una visione è più che sufficiente.

Giacomovie 9/10/18 15:04 - 1411 commenti

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Un giurato cerca di pilotare il verdetto di un grosso processo con la complicità della fidanzata. Anche se l'intelligente romanzo di Grisham da cui è tratto mescola le carte rendendo la trama ambivalente, la tematica di fondo può ritenersi univoca in quanto porta alla luce ciò che può nascondersi dietro la giustizia (che potrebbe non rivelarsi sempre "giusta"). È più serrato rispetto al ritmo tipico dei legal thriller, ma a tratti confusionario.

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Rigoletto 1/09/18 07:34 - 1838 commenti

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La causa legale fra una vedova e una multinazionale delle armi diventerà il campo di una battaglia a tre: accusa, difesa e... terzo incomodo. Fleder dirige in modo spigliato imprimendo un ritmo narrativo così travolgente che il film salterà da un piano all'altro senza soffrirne, ma anzi acquistando maggiore vigore. Hackman come al solito straordinariamente bravo, Hoffman in sordina.... Ai due vecchi marpioni si uniscono egregiamente Cusack e la Weisz. Alla fine si ha la sensazione di aver assistito a un prodotto più che soddisfacente.
MEMORABILE: Lo scontro Hoffman vs Hackman.

Thedude94 16/12/20 01:23 - 1176 commenti

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La giuria è un film che si concentra non tanto sul rapporto interno tra i giurati, ma di più su chi ci può essere dietro queste figure apparentemente libere e tranquille. Nonostante la regia non sia un granché e la sceneggiatura zoppichi un po' troppo con qualche dialogo eccessivamente retorico, il risultato lo si riesce a portare a casa anche grazie all'ottimo cast che rende viva ogni scena. Ci si poteva concentrare di più sull'argomento principale della causa (molto presente all'inizio), ma nella parte centrale si fa ricorso alla vicenda thriller e psicologica. Non male.

Katullo 6/05/24 16:50 - 420 commenti

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Fleder e Grisham sono sufficienti a garantire un buon legal-movie in cui il tutti-contro-tutti va dal "sornionismo" di Cusack alla spocchia di Hackman, passando per un remissivo Hoffman (sinceramente sottotono rispetto all'omologo avvocato/alcolista di Sleepers). Impianto giudiziario classico e semplicistica la (de)selezione dei giurati, anche se l'americanissimo nodo dell'industria delle armi si arruffiana un plot che riesce comunque a non annoiare. Almeno fino a quando l'iper-tecnologica cattiveria di Hackman non determinerà la scontata morale, colpetto di scena a parte.

Anthonyvm 7/10/24 00:54 - 6544 commenti

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Intorno all'americanissima questione del "gun control" ruota questo avvincente thriller legale che vede contrapposti due giganti del cinema quali Hoffman (bravo avvocato idealista) e Hackman (diabolico consulente corruttore, pronto a tutto pur di vincere la causa). Meno chiara è invece la posizione del mutaforma Cusack, misterioso giurato in grado di manipolare il processo dall'interno; sarà il colpo di scena finale a mettere in chiaro il suo ruolo. Ci si arriverà dopo un susseguirsi di sotterfugi, minacce, inseguimenti e scontri fisici, in un complesso romanzesco ma appassionante.
MEMORABILE: La sparatoria iniziale; I metodi selettivi dello scorrettissimo Hackman; Il dialogo fra Hoffman e Hackman; Cusack pilota la giuria tipo Henry Fonda.

Luluke 8/10/24 06:34 - 795 commenti

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Discreto, ma non eccezionale come in fondo non lo è il romanzo; la cui trama finisce per essere un po' troppo arzigogolata, muovendo da uno spunto già abbastanza debole. Il problema del film sta poi nelle interpretazioni. Hoffman si ripropone nel ruolo di avvocato nello stesso stile recitativo di Sleepers; Hackman in quello del cattivo, ma è a un passo dal ritiro dalle scene e si vede. Cusack dà la sensazione di essere sempre padrone della situazione e non dovrebbe. La Weisz è poco più di una presenza, la regia un servizio agli attori e poco più.

Paulaster 19/11/24 18:07 - 4900 commenti

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Giurato a un processo importante, manipola gli altri componenti per vendetta personale. Thriller giudiziario con molti argomenti di critica, però l’aspetto più importante (la distribuzione di armi nel mercato nero) finisce in secondo piano rispetto al ricatto economico. Trama ben intrecciata e che procede per tasselli, confeziona anche qualche fase action per il grande pubblico. Cusack è lascivo quanto basta, Hackman il migliore, Hoffman paga una presenza in aula non memorabile. Conclusione sdolcinata.
MEMORABILE: Il finto hangover; Il lettore mp3; Il bonifico.

Minitina80 4/01/25 20:56 - 3214 commenti

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Thriller processuale che possiede i numeri per avvincere lo spettatore. Non sempre è facile comprendere i meccanismi e le singole sfumature con cui la vicenda si porta avanti, però è innegabile quanto la scoperta graduale delle carte sia incalzante. Banale a dirsi, Hoffman e Hackman cesellano un bel duello che appassiona quel tanto necessario a offuscare i difetti e quelle piccole forzature inserite probabilmente per esigenze cinematografiche. La critica rivolta all’industria delle armi e alla facilità con cui queste arrivano in strada è accennata e fondamentalmente irrilevante.

Enzus79 7/04/25 15:54 - 3255 commenti

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Tratto dall'omonimo romanzo di John Grisham: un componente di una giuria e la sua compagna cercano di manipolare un verdetto di un processo a loro favore. Thriller giudiziario di buona fattura. Interessante per come si evolve la storia, seppur il finale tocchi picchi di buonismo. Gene Hackman e Dustin Hoffman più che bravi: da applausi. Convincente il resto del cast.
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  • Curiosità Ciavazzaro • 18/10/09 12:09
    Scrivano - 5583 interventi
    Per il ruolo di Marlee furono sottoposte a provino anche Bridget Mcynahan e Amanda Peet.

    Fonte:Imdb
  • Discussione Raremirko • 16/12/16 22:53
    Call center Davinotti - 3863 interventi
    Perfettamente d'accordo, parola per parola, con il commento di Cloack 77; il film mi ha deluso e, visto un cast così, perlomeno regia e script potevano essere un pò più funzionali ed ispirati.

    Sopravvalutato.
  • Discussione Blondie666 • 26/03/25 09:24
    Galoppino - 223 interventi
    2 cose mi hanno colpito in questo film.

    una è che credo ci sia un tram donato dalla città metropolitana di Milano che viene mostrato diverse volte

    l'altra è che c'è un attore che sembra Alberto Sordi,
    particolarmente somigliante quando interpreta "un borghese piccolo piccolo"

    ahah