Impostor - Film (2002)

Impostor
Locandina Impostor - Film (2002)
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Impostor
Anno: 2002
Genere: fantascienza (colore)

Cast completo di Impostor

Note: tratto da Philip Dick

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La nostra recensione di Impostor

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

In piena guerra con Alpha Centauri un'astronave nemica infrange la barriera che circonda la Terra e precipita sul nostro pianeta. Si dice che un occupante si sia sostituito al dottor Spencer Olham (uno spento Gary Sinise) e che porti con sé, nascosta nel corpo, una bomba in grado di provocare un'esplosione devastante. La caccia a Olham, che non crede affatto di essere un replicante, è aperta. Ma allora, tutti ci si chiede, chi ha ragione? Olham è un umano o un centauriano in incognito? Per saperlo tocca aspettare il finale, mentre per la quasi totalità del film il regista Gary Fleder (coadiuvato da una sceneggiatura che definire povera à un eufemismo) non fa...Leggi tutto altro che mettere in scena, senza alcuna tensione né fantasia, la fuga del protagonista tra scenografie futuristiche d'accatto e interminabili agguati con contorno di risse nella semioscurità. IMPOSTOR insomma, tratto da un racconto tra i meno conosciuti di Philip Dick, è prima di tutto un film d'azione, che alla fantascienza è legato solo dal punto di vista visivo. Una brutta fotografia, una recitazione anonima, effetti speciali a ben guardare inesistenti sono lì a testimoniare un lavoro che al genere cui dovrebbe appartenere non aggiunge assolutamente nulla. Non si può basare tutto l'interesse su di una domanda (umano o replicante?) che per di più dopo dieci minuti già si rischia d'esserci dimenticati, persi tra i corridoi dell'ospedale o del centro spaziale a seguire le prevedibilissime avventure del protagonista. Il finale a suo modo può spiazzare, è vero, ma è troppo tardi.

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Tutti i commenti e le recensioni di Impostor

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Daniela 2/04/09 14:24 - 13512 commenti

I gusti di Daniela

Una fantascienza mogia come il suo protagonista Gary Sinise che, nel 90% dei casi, ha sempre la stessa aria da reduce del Vietnam. Il bel racconto di Dick serve da pretesto per un prevedibile film d'azione, con il protagonista sospettato di essere un cybor esplosivo in fuga per tutto il tempo, fra scenografie modeste, fino all'(im)prevedibile finale. Film troppo superficialmente movimentato per indurre una riflessione sui temi dell'identità e dell'apparenza, ma anche troppo poco spettacolare per risultare davvero divertente.

Buiomega71 12/12/11 00:24 - 3164 commenti

I gusti di Buiomega71

Dopo l'ottimo tarantiniano Cosa fare a Denver quando sei morto e il bellissimo Il collezionista, Fleder si butta nella fantascienza. Ambientazioni tetragone e luride da post-atomico, azione a volte eccesiva (e un po' noiosa) e una certa banalità nelle scenografie e tecnologie futuristiche. Poi arriva il finale, un vero pugno nello stomaco, assolutamente geniale e raggelante come nei migliori thriller e esplosivo in tutti i sensi. L'inizio con Sinise sottoposto a interrogatorio e imminente squartamento, però, non è affatto malaccio. Non riuscitissimo ma godibile.
MEMORABILE: Gary Sinise, che sotto una doccia tecnologicamente avanzatissima si ascolta "Boom boom" di John Lee Hooker; Lo straordinario finale.

Tarabas 9/12/12 23:19 - 1888 commenti

I gusti di Tarabas

La Terra è in guerra con Alpha Centauri ed è infiltrata da replicanti-bomba che sostituiscono umani uccisi. Tra questi forse c'è il dott. Olham, a cui tutti danno la caccia come al dr. Kimble de Il fuggitivo. Originariamente pensato come parte da 30 minuti di un film a episodi e si vede. Da un racconto di Dick, il film banalizza i temi potenzialmente interessanti (il conflitto tra sicurezza e diritti, l'incertezza dell'identità, la paranoia della guerra) in un copione action modestissimo. Buon cast sprecato. Finale abbastanza a sorpresa, vale mezzo punto.

Diamond 9/05/25 08:41 - 820 commenti

I gusti di Diamond

Da uno dei meno famosi (ma più seminali) racconti di Philip K. Dick, quell'Impostore che ha alla base la più grande invenzione letteraria del geniale scrittore americano, Fleder ci prova con questo onesto prodotto fantascientifico di serie B. Abbastanza fedele al succo del racconto, il film è tutto incentrato sulla fuga ed è caratterizzato da ritmo costante e un montaggio adeguato. D'Onofrio migliore in campo, meno convinto Sinise. Nel complesso, pur senza esaltare, non annoia mai e il finale funziona bene.

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  • Curiosità Buiomega71 • 12/12/11 00:08
    Consigliere - 27519 interventi
    *Tra i soldati uccisi in ascensore da Gary Sinise si riconosce il regista Gary Fleder.

    *Gary Sinise, per il suo ruolo, si è ispirato in parte al fisico J.Robert Oppenheimer, inventore della bomba atomica.
    Fonte: Note sulla scheda di Ciak

    *La vhs della Touchstone/Miramax segnala la durata, sul retro cover, di ben 114 minuti. In realtà il film ne dura 91.

    *Del film esisterebbe una "Director's cut" di 102 minuti.
    Fonte: Leonard Maltin, scheda del film.

    *In origine doveva essere uno dei tre segmenti di un film a episodi (credo tipo Matrix).
    Fonte: Il Mereghetti: scheda del film. La citazione di Matrix è mia.
  • Discussione Zender • 12/12/11 08:07
    Capo scrivano - 49334 interventi
    Dice Buiomega71:

    * Curioso constatare come per il sommo Marcel la fotografia di Robert Elswit sia brutta, mentre per Il Morandini (che premia il film con ***1/2) sia addirittura da Oscar!
    Personalmente propendo per il Marcel. La fotografia dell'eccezionale Elswith, questa volta, è davvero bruttina, pastosa e troppo scura.
  • Discussione Zender • 12/12/11 08:08
    Capo scrivano - 49334 interventi
    Te l'ho spostata qui questa, Buio, perchè non si posson dare pareri personali sui film e poi perché avvicinare Marcel al Morandini è meglio farlo in discussione generale :)
  • Discussione Buiomega71 • 12/12/11 11:33
    Consigliere - 27519 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Te l'ho spostata qui questa, Buio, perchè non si posson dare pareri personali sui film e poi perché avvicinare Marcel al Morandini è meglio farlo in discussione generale :)

    Ah, già, ho trovato curiosa questa netta dissonanza tra il Marcel e il sior Morandini.

    Comunque non malvagissimo il film, con sorpresa vedo che lo ha visto solo il Marcel, Daniela e il sottoscritto.

    Un vero peccato, non che sia nulla di trascendentale, intendiamoci, ma andrebbe visto anche solo per il potentissimo finale, davvero geniale e spiazzante.

    Un mix tra Il fuggitivo, barlumi da L'invasione degli ultracorpi e paranoia kafkiana.
    Ultima modifica: 12/12/11 11:33 da Buiomega71