Dove guardare L'ombra del dubbio in streaming

Lo trovi su

Location LE LOCATIONLE LOCATION

La nostra recensione di L'ombra del dubbio

Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Il dubbio che s'insinua regolarmente in film così è quello di sempre: la persona arrestata è davvero colpevole o no? Il tarlo del sospetto, insomma, diventa centrale e scava soprattutto nella mente del protagonista, portando chi guarda a immedesimarsi; in questo caso, tuttavia, è presente senza diventare un'ossessione e anzi, dietro all'accusa di omicidio rivolta a un rapper messicano drogato e sessuomane, tale Bobby Medina (Dominguez), pare debba nascondersi una storia più ampia, più tradizionalmente da giallo, per quanto SHADOW OF A DOUBT (un titolo non esattamente originale...) prenda poi la forma di un film giudiziario.

Protagonista indiscussa...Leggi tutto è un'avvocatessa rampante, Kitt Devereux (Griffith), che, dopo aver fatto assolvere con gran clamore mediatico il proprio principale (Ritter), viene immediatamente chiamata dalla casa discografica di Bobby per difendere l'artista. La somma offerta è tale da richiedere almeno una riflessione, così la donna raggiunge in carcere l'indisponente rapper - che si proclama ripetutamente innocente - decidendo poco dopo di prenderne le difese. A sostenere l'accusa è l'assistente del procuratore distrettuale, Jack Campioni (Berenger), guarda un po' proprio un ex di Kitt a sua volta deciso a far carriera. E considerato che la vittima, per quanto drogata e un po' sballata, era la figlia di un importante uomo politico amico della madre (Foch) di colui (Morrison) che a breve dovrà candidarsi a Presidente degli Stati Uniti...

Un caso scottante, che Campioni vorrebbe risolvere patteggiando e chiudere il prima possibile. Le impronte del cantante sono ovunque nella casa e, per quanto egli dica di essere uscito da lì prima della morte della vittima (circostanza confermata dalla coinquilina della stessa), gli indizi contro di lui sembrano schiaccianti. La difesa si presenta dunque ardua e Kitt, aiutata dal suo pacioso braccio destro Al Gordon (Huey Lewis, che tredici anni prima cantava "The Power Of Love" assieme ai suoi The News) deve impegnarsi non poco, per far emergere la verità.

Le dinamiche sono quelle tipiche del dramma giudiziario, con buone sequenze in aula ricche dei soliti "obiezione" "respinta" ma anche di sfiziose testimonianze (quella del probabile futuro presidente in primis) che arricchiscono una narrazione poco originale ma godibile. Anche perché Melanie Griffith nel ruolo dell'avvocatessa fiera e convinta dei propri mezzi (meno, vogliamo sperare, del suo taglio di capelli a cipolla davvero antiestetico) offre una buona prova e Berenger le fa da professionale contraltare assistendo bene una sceneggiatura dai dialoghi piuttosto brillanti.

Lascia perplessi, semmai, la figura del fotografo stupratore cui dà il volto Craig Sheffer, con un passato in ombra da condividere con la protagonista ma la cui presenza sembra inserita più come riempitivo (pretestuoso il gioco con gli schermi televisivi nell'ultima parte): il tipico artista maledetto chiamato a confondere le acque e a dare varietà a una storia che non ne avrebbe in fondo bisogno. Insomma, pur rimanendo al di sotto della serie A, il film fa il suo dovere e - soprattutto nelle sue fasi in tribunale - non dispiace, collocandosi a metà tra i thriller di fascia alta e quelli televisivi.

Chiudi

Tutti i commenti e le recensioni di L'ombra del dubbio

TITOLO INSERITO IL GIORNO 18/12/12 DAL BENEMERITO RUBER POI DAVINOTTATO IL GIORNO 31/07/24
1
1!
2
2!
3
3!
4
4!
5


  Clicca qui per capire meglio a cosa corrispondono i nostri voti
  Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione ( vale mezzo pallino)
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Ruber 18/12/12 15:40 - 715 commenti

I gusti di Ruber

Giallo a tinte thriller, si guadagna tutto sommato la sufficienza, anche se in alcune parti risulta un po' banale. E' un legal drama giudiziario legato a un omicidio della figlia di un importante uomo d'affari che la brava Griffith, nella vesti di avvocato difensore dell'unico indagato (un poco di buono), dovrà cercare di risolvere imbattendosi nei poteri forti. La sceneggiatura è abbastanza classica, fin troppo, tuttavia la storia si lascia guardare. Chi ama i "Law & order" si troverà a suo agio.

Galbo 27/05/13 07:31 - 12722 commenti

I gusti di Galbo

Anche Alfred Hitchcock ha fatto un film dal titolo L'ombra del dubbio. Quello e questo, diretto da Kleiser, hanno in comune solo il titolo. Il più recente è un "thrillerino" di qualità televisiva la cui protagonista è una rampante avvocatessa interpretata dalla Griffith. L'interpretazione della protagonista, come quella di Tom Berenger, non è male ma il difetto del film sta in una sceneggiatura esile e in una trama prevedibile e scontata fin dall'inizio.

Saintgifts 1/12/15 10:46 - 4098 commenti

I gusti di Saintgifts

Film che senza la presenza di un'ancora affascinante (ma anche brava) Melanie Griffith si perderebbe nell'anonimato di una produzione di routine per l'industria del cinema di Hollywood. Un tentativo, non troppo congruo, di rendere interessante una vicenda già vista, con l'introduzione del gioco televisivo a rimandi da una stanza all'altra che, più che intrigare, irrita per la evidente irrealtà. La Griffith, avvocato di grido, è sempre elegante e solo in un paio di scene mostra discretamente (e di sfuggita) gambe più esibite in altre occasioni.
MEMORABILE: Il dobermann si prende la sua vendetta.

Furetto60 1/12/15 09:03 - 1565 commenti

I gusti di Furetto60

Legal thriller abbastanza godibile che ammicca da un lato a torbide e incrociate passioni sensuali, dall'altro a scenari di interessi politici. Forse un po' troppa carne al fuoco, comunque le redini sono tenute grazie alla verve della Griffith che il suo mestiere lo conosce bene. Anche il dibattito in aula, pezzo forte di ogni legal, appare realistico. Restano impresse le location con abitazioni architettonicamente audaci.

Lou 11/05/17 19:06 - 1154 commenti

I gusti di Lou

Un thriller piuttosto rudimentale nella sceneggiatura e nella caratterizzazione dei personaggi, con troppe semplificazioni. Non c'è spazio per sfumature o analisi introspettive, buoni e cattivi si differenziano nettamente: da una parte l'avvocatessa (Griffith) scrupolosa e integerrima, dall'altra il mondo corrotto dell'arrivismo politico, dove si è disposti a tutto e si copre ogni nefandezza. Manicheo.

Rambo90 12/08/19 17:07 - 8116 commenti

I gusti di Rambo90

A metà tra il giallo e il legal drama, con una sceneggiatura prevedibilissima ma girato almeno con professionalità e un ritmo discretamente sostenuto. L'intreccio giallo è costruito discretamente, nonostante si intuisca da subito dove andrà a parare e il cast può contare su una Griffith in parte e un Berenger azzeccato per il ruolo. Regia buona.

Anthonyvm 6/03/21 01:46 - 6784 commenti

I gusti di Anthonyvm

Giallo giudiziario non molto interessante, ma che si lascia seguire con scioltezza grazie pure a un cast ben assemblato. Il plot è linearissimo e i colpi di scena tranquillamente intuibili, tuttavia lo script (in parte opera di Raymond De Felitta, figlio di Frank) controbilancia la semplicità strutturale con qualche dialogo godibile. Peccato che i pochi accenni morbosetti (il rapporto fra la Griffith e Craig Sheffer, i gusti particolari della ragazza uccisa) rimangano in superficie, contribuendo al senso di anonimia che si avverte di scena in scena. Dimenticabile, ma c’è di peggio.
MEMORABILE: L'inizio con la ragazza nuda uccisa in piscina; Le foto con cefalopodi di Sheffer; Risveglio con cadavere; La rivincita del dobermann preso a calci.

Nicola81 5/01/22 21:10 - 3045 commenti

I gusti di Nicola81

Un giallo che pur ricalcando schemi consolidati, risulta piacevole da seguire grazie a una buona scorrevolezza narrativa e un soggetto comunque intrigante basato su delitti dai risvolti morbosi commessi negli ambienti dell'alta società e della politica, in cui vige l'immancabile binomio vizi privati/pubbliche virtù. La fase processuale inizia relativamente tardi, ma è condotta in maniera gustosa e realistica. Ottima prova della Griffith, avvocatessa tosta ma con uno scheletro nell'armadio mica da ridere, e di una rediviva Foch; il resto del cast (Berenger incluso) non incide troppo.
MEMORABILE: Il delitto iniziale; Le fasi processuali; La vendetta del dobermann; Il finale.

Daniela 15/07/24 03:08 - 13512 commenti

I gusti di Daniela

Quando un cantante ispanico viene incriminato per l'assassinio della figlia di un milionario, un'avvocatessa di grido assume la difesa, anche se questo comporta dover affrontare il suo ex, rappresentante dell'accusa... Legal thriler di modestissima levatura: sceneggiatura infarcita di stereotipi e con qualche risvolto che vorrebbe essere morbosetto e invece rasenta il ridicolo. Regia para-televisiva nel senso più ordinario del termine, interpretazioni di routine da parte dei due protagonisti, mentre risulta più gustoso il cast di contorno con Nina Foch e il cantante Huey Lewis.

Randal Kleiser HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Grease - BrillantinaSpazio vuotoLocandina NavigatorSpazio vuotoLocandina Laguna bluSpazio vuotoLocandina Amore al primo tuffo
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.