L'invasione: Marte attacca Terra - Film (1966)

L'invasione: Marte attacca Terra
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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: Destination inner space
Anno: 1966
Genere: fantascienza (colore)
Note: Aka "Invasione: Marte attacca Terra".

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Fantascienza di serie B, ovviamente, ma condotta con una certa professionalità: non tanto negli effetti, che di speciale hanno ben poco (i modellini subacquei della base e del disco spaziale non ingannano nessuno: rocce vicine troppo grandi e mai nessun essere vivente che le raggiunga per non rendere evidente un trucco già “trasparente”) quanto nella sceneggiatura. Almeno fino alla comparsa del mostro marino, che ha il potere di far deviare il film pericolosamente verso il trash: una mascherata degna del figlio degenere della “Laguna Nera”, con un costume di plastica la cui cresta rossa sa davvero di carnevalata. Ma fino...Leggi tutto a lì DESTINATION INNER SPACE (Marte è stato inserito ingiustificatamente dai titoli italiani chissà perché) si lasciava seguire, con qualche buona trovata e un paio di retroscena intriganti (il rapporto ambiguo che lega il capitano a uno dell'equipaggio). Esilaranti le scene all'interno dell'astronave aliena, dove compaiono da porte triangolari strani “esserini” di ghiaccio contenenti una grossa salsiccia; la stessa salsiccia che, recuperata dai sub in avanscoperta e introdotta nella base terrestre (adagiata sul fondo dell'oceano), porterà alla nascita del “mostro” con conseguenti scontri all’arma bianca decisamente ridicoli. Attori ben diretti, belle musiche e una regia (di Francis D. Lyon) capace di valorizzare le scene subacquee pur non riuscendo a far interagire mai uomini e modellini creando inevitabilmente qualche leggero equivoco di comprensione. La seconda parte cede ed eccede (in banalità) rendendo purtroppo evidenti i limiti di budget della produzione.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 26/02/11 DAL BENEMERITO UOMOMITE
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Uomomite 26/02/11 03:14 - 174 commenti

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Sorta di remake subacqueo (very low budget) de La cosa da un altro mondo, che si lascia vedere senza suscitare grandi entusiasmi ma neppure la voglia di abbandonare la poltrona per scappare al bagno. Il solito gruppo di scienziati incappa in un marziano sottomarino (molto simile alla creatura de Il mostro della laguna nera). L'invasore verrà ovviamente cacciato a pedate (va bene, non esattamente a pedate ma il senso è quello). Un dettaglio fondamentale: il costume del mostro è troppo largo (o è l'attore che è troppo piccolo?).

Von Leppe 21/10/12 11:30 - 1262 commenti

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Visto da bambino al cinema, rimasi colpito dall'idea delirante dei cilindri surgelati all'interno del disco volante e dal mostro, che non è male. Perché se si tolgono questi due elementi la trama è veramente misera. Non ci sono nemmeno troppe spiegazioni su cosa vogliano gli alieni e i dialoghi tra i protagonisti ricalcano situazioni stereotipate e banali. Girato interamente sott'acqua, ha un certo fascino che si perde però nella piattezza generale.

Daniela 21/02/17 11:47 - 12654 commenti

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Raro esemplare di fantascienza subacquea che, nella parte iniziale, possiede un suo fascino proprio per l'ambientazione, nonostante l'evidente povertà di mezzi e il pressapochismo della sceneggiatura (gli scienziati sembrano laureati col CEPU, le schermaglie sentimentali fanno venire il latte ai ginocchi), poi dal cilindro refrigerante alieno esce fuori la creatura, che sembra il cugino brutto ed obeso del mostro arnoldiano, ed allora il film rivela il suo vero volto cialtrone, pur restando meno noioso di altri consimili ciafeche del periodo. Gli amanti del fanta-trash lo apprezzeranno.
MEMORABILE: Lo scienziato parla di "animale primitivo" riferendosi all'alieno, ma se è venuto a bordo di un disco volante!

Faggi 7/02/19 14:59 - 1549 commenti

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Parodia involontaria (Il mostro della laguna nera, La cosa da un altro mondo), ovvero fantascienza da antologia del trash. Intreccio tanto elementare quanto campato in aria (e con i dialoghi si tocca il fondo); personaggi che sembrano agire a caso (tra amoreggiamenti, litigi, farneticazioni scientifiche, lotta all'alieno). Aleggia una poetica alla Ed Wood: scardinata, delirante, non antipatica. Un inchino a chi vestiva il costume del mostro (un colorato pupazzo monoespressivo): si prodiga con abnegazione in strambe scene subacquee e d'interni.
MEMORABILE: La prima, repentina e decisamente comica, apparizione dell'alieno.

Gestarsh99 8/05/19 17:03 - 1395 commenti

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Benché il titolo possa trarre in inganno, la pellicola in questione non si svolge nelle profondità spaziali ma in quelle oceaniche. Science-fiction subacquea indiscutibilmente tardiva e dal taglio semi-televisivo, con tanto di fantoccione "piragniforme" che per alcuni versi e modalità ripropone in tralice la creatura tritonia de Il mostro dell'astronave, oltreché quella palustre del pioniere Arnold. Nella modestia della resa si segnala però la valida tensione (ant)agonistica tra le due figure maschili principali, alimentata da ruggini, omissis e trascorsi interpersonali destinati a riemergere.
MEMORABILE: La galanteria dell'alieno imprigionato: al risveglio si libera dalle catene e non torce nemmeno un capello alla dottoressa rimasta lì ad accudirlo...

Puppigallo 10/01/21 19:21 - 5270 commenti

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Classico fantafilm anni 60 in cui l'interesse precipita non appena il mostro o l'alieno di turno lasciano spazio ad attori e dialoghi. Qui, però, almeno cambia il terreno dello scontro, decisamente più liquido (l'oceano) e le riprese subacquee, per essere ormai d'epoca, non sono male. Certo, quando appare la creatura aliena (una sorta di parente stellare del Mostro della Laguna Nera), le braccia iniziano a scollarsi, rischiando di cadere, ma almeno rivitalizza il tutto; e, cosa piuttosto rara, si cercherà anche di vederla dal punto di vista del mostro (le parole dello scienziato).
MEMORABILE: Il cuoco asiatico propone solo carne; La creatura, pur essendo acquatica, non nuota "molto" disinvolta; Mai toccare la roba degli altri.

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  • Curiosità Daniela • 22/02/17 20:51
    Gran Burattinaio - 5926 interventi
    Titolo italiano che mette fuori strada (ma in verità anche l'originale Destination Inner Space suona farlocco, vista l'ambientazione quasi interamente sottomarina): niente indica che l'essere venga da Marte e comunque come tentativo di invasione sarebbe veramente misero, in quanto condotto in solitario.

    Il look dell'alieno è opera di un certo Richard Cassarino, che ha fatto pochissimo altro in carriera. Dentro "The Thing" (così viene definito l'alieno nel cast) si trova invece Ron Burke, stunt e attore con un filmografia più nutrita, soprattutto in campo televisivo.

  • Discussione Daniela • 22/02/17 21:00
    Gran Burattinaio - 5926 interventi
    x Faggi
    se vuoi aggiungere un altro alieno alla tua collezione di adorabili creaturine, tieni presente questo titolo: trama sciocchina, ma almeno il film non è noioso... ;o)
  • Discussione Faggi • 23/02/17 11:41
    Addetto riparazione hardware - 434 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    x Faggi
    se vuoi aggiungere un altro alieno alla tua collezione di adorabili creaturine, tieni presente questo titolo: trama sciocchina, ma almeno il film non è noioso... ;o)


    Ottimo. Non l'ho mai visto. Il solo frame che hai postato fa pensare all'imperdibile (per il mio gusto). Grazie del suggerimento.
  • Discussione Faggi • 7/02/19 15:26
    Addetto riparazione hardware - 434 interventi
    Il monopallino, per film come questo, è un titolo d'onore. Non ricordo se è antologizzato in It came from Hollywood o/e in The 50 worst movies ever made; in ogni modo lo meriterebbe senz'altro. Forse Schramm potrebbe avere una memoria migliore (e se non lo ha visto gli consiglio di abbeverarsi a questa fonte). Il mostro alieno è tutto da ammirare e i personaggi toccano vertici di comportamento ed eloquio stravaganti.

    PS
    Grazie a Daniela per il suggerimento.
    Ultima modifica: 7/02/19 18:08 da Zender
  • Discussione Schramm • 7/02/19 15:31
    Scrivano - 7694 interventi
    Faggi ebbe a dire:
    Il monopallino, per certi film, è un titolo d'onore. Non ricordo se è antologizzato in It came from Hollywood o/e in The 50 worst movies ever made; in ogni modo lo meriterebbe senz'altro. Forse Schramm potrebbe avere una memoria migliore (e se non lo ha visto gli consiglio di abbeverarsi a questa fonte). Il mostro alieno è tutto da ammirare e i personaggi toccano vertici di comportamento ed eloquio stravaganti.

    credo la prima che hai detto. così sulla memoria non lo ricordo dentro i peggiori 50. occhio che i link immessi portano to nowhere. ;)

    me lo annoto senza meno, grazie!
    Ultima modifica: 7/02/19 18:08 da Zender
  • Discussione Gestarsh99 • 10/05/19 20:11
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Film sicuramente nato vecchio (sembra un prodottino della golden-age cinquantiana ma è datato addirittura 1966!) ma che visionato in tenera età, magari in terza serata su una vecchia emittente regionale, probabilmente un suo effetto l'avrebbe avuto.
    L'avessi visto negli eighties della mia infanzia, adesso lo considereri senz'altro un "so bad it's good" (meritevole cioè di mezzo pallino aggiuntivo e amore incondizionato).
    Ma ormai il tempo delle melevisioni è passato.
  • Discussione Anthonyvm • 10/05/19 23:03
    Scrivano - 805 interventi
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    Film sicuramente nato vecchio (sembra un prodottino della golden-age cinquantiana ma è datato addirittura 1966!) ma che visionato in tenera età, magari in terza serata su una vecchia emittente regionale, probabilmente un suo effetto l'avrebbe avuto.
    L'avessi visto negli eighties della mia infanzia, adesso lo considereri senz'altro un "so bad it's good" (meritevole cioè di mezzo pallino aggiuntivo e amore incondizionato).
    Ma ormai il tempo delle melevisioni è passato.


    Ti diró, anch'io l'ho visto per la prima volta solo di recente, ma è riuscito a farmi tenerezza comunque. È davvero troppo ingenuo!
  • Discussione Poppo • 11/05/19 14:35
    Galoppino - 465 interventi
    Questi b-movie devono essere guardati con un approccio storico...

    E l'ambientazione sottomarina ha un suo fascino, come negarlo.


    SPOILER...........

    l'equipaggio che porta a bordo della base sottomarina una sorta di capsula/uovo dalla quale spunterà il mostriciattolo aggressivo non è una ingenuità, anzi...

    ma va fatto notare che dieci anni prima qualcosa di simile accade in 20 Million Miles to Earth : ovetto e mostriciattolo antropomorfo arrivati per mano umana sul nostro pianeta...

    quando si vedono questi b-movie si capisce perché Alien sia diventato "il capolavoro" del genere sci-fi/horror

    sono almeno una dozzina i b-movie che preparano il terreno alla venuta dello xenomorfo
    Ultima modifica: 11/05/19 14:38 da Poppo
  • Discussione Gestarsh99 • 11/05/19 17:35
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Anthonyvm ebbe a dire:
    Ti diró, anch'io l'ho visto per la prima volta solo di recente, ma è riuscito a farmi tenerezza comunque. È davvero troppo ingenuo!

    Si, è soprattutto il pupazzone anfibio che suscita tenerezza: un galantuomo, anzi, un galantalieno d'altri tempi fedele alla regola cavalleresca "le donne non si toccano nemmeno con una squama".

    È un prodottino senza ambizioni particolari, come dici tu ingenuo, che appunto ingenuamente non sfrutta nemmeno i facili ammiccamenti pruriginosi "inter-specie" offerti dal tête-à-tête infermieristico tra la creatura incatenata e la bella dottoressa di bordo.

    Non riesco a vederlo come un qualcosa di trash, tutt'al più è un filmettino spaesato, candidamente al di fuori del proprio tempo (massimo).
    Ultima modifica: 11/05/19 19:46 da Gestarsh99
  • Discussione Anthonyvm • 12/05/19 00:39
    Scrivano - 805 interventi
    Gestarsh99 ebbe a dire:
    Anthonyvm ebbe a dire:
    Ti diró, anch'io l'ho visto per la prima volta solo di recente, ma è riuscito a farmi tenerezza comunque. È davvero troppo ingenuo!

    Si, è soprattutto il pupazzone anfibio che suscita tenerezza: un galantuomo, anzi, un galantalieno d'altri tempi fedele alla regola cavalleresca "le donne non si toccano nemmeno con una squama".

    È un prodottino senza ambizioni particolari, come dici tu ingenuo, che appunto ingenuamente non sfrutta nemmeno i facili ammiccamenti pruriginosi "inter-specie" offerti dal tête-à-tête infermieristico tra la creatura incatenata e la bella dottoressa di bordo.

    Non riesco a vederlo come un qualcosa di trash, tutt'al più è un filmettino spaesato, candidamente al di fuori del proprio tempo (massimo).


    Concordo su tutto, non è completamente trash... però, almeno per quanto mi riguarda, offre diversi spunti per farsi qualche sana risata. I palesissimi modellini mi hanno fatto sganasciare come la prima volta che ho visto i dischi volanti di Ed Wood.