Prodromi della carriera del libertino per antonomasia, tra l’austera Padova di un’infanzia “dickensiana” e la Venezia caotica, incipriata e dissoluta di una traballante vocazione religiosa adolescenziale: il quadro è uno scorcio di vita settecentesca dovizioso e realistico in cui l’eclettico stile di Comencini – ora leggero e innocente, ora satirico e sottilmente crudele – dona compattezza e ritmo a una diegesi spesso floscia e frammentata. Come in Pinocchio, il cast funziona nella sua eterogeneità, dal paterno Grassilli all’indemoniata Sofia Dionisio; misurato e credibile Whiting.
Comencini affermò in un'intervista che "forse" aveva sbagliato tutto: "ho fatto un Casanova per ragazzi e un Pinocchio per adulti", diceva. Probabilmente è proprio per questo che io, che generalmente non apprezzo troppo Comencini - a parte il suo Heidi (Son tornata per te), il suo Cuore, ed appunto, questo film qui - amo moltissimo questa versione - anzi arrivo a dire che secondo me è la miglior versione cinematografica in assoluto - dei primi anni di vita del più grande seduttore di tutti i tempi. Uno scandalo che non sia ancora uscito il dvd.
Racconto dell'adolescenza di Giacomo Casanova fino al momento in cui decise di abbandonare la carriera ecclesiastica per diventare un libertino. Graziosissimo film di Comencini che mischia ironia con splendide attrici. Il Casanova bambino è forse anche meglio di Whiting, il quale comunque se la cava più che bene. Ebbe buone critiche all'epoca, oggi pare un film dimenticato, peccato!
Bel film di Comencini. Pittoricamente elegantissimo: gli esterni stanno a metà via fra il luminoso Canaletto e l'offuscato Francesco Guardi, mentre gli interni sono diretto richiamo a Pietro Longhi (cosa, quest'ultima, citata un po' da tutti). Recitato bene, in modo credibile, da un cast decisamente eterogeneo ma che riesce - senz'altro grazie alla sapiente regìa - nella non facillima impresa di recitare compostamente nel rappresentare la scompostezza dei comportamenti. Grassilli su tutti, ma adorabile la Buccella in un ruolo per lei perfetto.
MEMORABILE: Il personaggio di Mario Scaccia, chirurgo i cui pazienti non sopravvivono nonostante la perfetta operazione...
Tra i vertici della filmografia di Comencini e del suo peculiare connubio stilistico tra delicatezza del tocco e uno spirito corrosivo che non abbisogna di alcuna corrività. Così il romanzo di formazione del piccolo (poi giovane) Giacomo non cade in nessun facile prodromo pruriginoso, riflettendo piuttosto la decadenza morale di una Serenissima nella quale deboscia e denaro han sostituito ogni valore religioso o d’intrapresa, rendendo il sesso strumento di potere e sopravvivenza. Splendido script di Suso e magnifica orchestrazione del poliedrico cast.
MEMORABILE: I bigliettini d’amore nell’urna della questua; Il Don Gozzi di Grassilli; Il Malipiero di Brumbell; La nonna di Clara Colosimo; La Zanetta della Buccella.
Tra le migliori, se non l'unica pellicola veramente degna di nota dedicata al famoso conquistatore veneziano (da dimenticare quella col compianto Ledger!), il Casanova comenciniano è tanto un viaggio iniziatico tutt'altro che prosaico e retorico, quanto un affresco settecentesco di rara autenticità: Giacomo qui non appare come un eterno vincente e i suoi ideali si trovano spesso a cozzare con la società cattolica e imbellettata dell'epoca. La durata neanche si percepisce, anche grazie a un cast di altissimo livello. Ineccepibile la fotografia.
MEMORABILE: L'esorcismo (o presunto tale); Alcune figure: la madre di Giacomo, il senatore Malpiero; Il finale, coi servi che giocano coi vestiti abbandonati.
Tra i pochi film che riescono a restituire la malìa di un'epoca, il Casanova di Comencini (dal titolo chilometrico) merita senz'altro l'appellativo di capolavoro. A una ricostruzione visiva d'ambiente impeccabile, lontana anni luce dai fasulli sfarzi hollywoodiani e basata principalmente sui dipinti di Pietro Longhi, si unisce il consueto tocco leggero, ma partecipe, del regista nel tratteggiare caratteri, debolezze, vizi e virtù che appartengono a ogni tempo. Spiccano fra gli interpreti Grassilli e Brambell. Da vedere e rivedere.
MEMORABILE: Il padiglione col rinoceronte (scena ripresa da Longhi); L'arguto e bisbetico senatore Malipiero di Brambell; Il parlatorio delle monache.
Uno dei migliori Casanova del grande schermo. Il film si concentra sugli anni giovanili del famoso seduttore terminando proprio all’inizio della sua carriera di libertino, escludendo pertanto quasi completamente la componente erotica. Comencini descrive con realismo la crescita del giovane Giacomo in una Venezia classista e dissoluta popolata da nobilastri insensibili, medici-stregoni, madri fedifraghe e prelati approfittatori. Una sorta di fiaba per adulti raccontata dal regista con un gusto popolare che anticipa l'adattamento di Pinocchio.
MEMORABILE: L'intervento "perfettamente riuscito" all'orecchio; La Berger sdraiata sul letto con solo i calzini ai piedi; Il collegio-lager; La guaritrice.
Uno dei casi in cui si deve parlare di "film d'altri tempi". Eppure proprio il manierismo nella descrizione di una Venezia settecentesca da commedia all'italiana, nella quale i personaggi sembrano attori teatrali che si muovono e parlano come da immaginazione popolare, dà al film una impronta più televisiva, da passatempo e in un certo senso non si lascia prendere sul serio, anche per via di un ritmo monocorde. Ciò detto, è buon film che si lascia seguire con piacere, con attori perfettamente in parte e un racconto popolare divertente.
MEMORABILE: I volti bellissimi sia degli attori che interpretano Casanova sia delle attrici sue amanti.
Le ricostruzioni in costume sono il pane di Comencini: rende al meglio. Con Cuore e Pinocchio anche il suo giovane Casanova brilla. Bravi attori e caratteristi inseriti nella frizzante scansione temporale dei fatti. Da provetto commediografo, il regista rimanda il sesso finché può, accendendo il desiderio in chi guarda. Deliziosa, come le musiche di Fiorenzo Carpi, la calata veneziana. Troppo sospirosi solo i siparietti con la promessa suorina. Assolutamente consigliato.
MEMORABILE: La maldestra operazione chirurgica all'orecchio con tanto di trapanatura!
Infanzia e prima giovinezza di Giacomo Casanova, nato povero e poi dedito alla carriera ecclesiastica per emergere in qualche modo. La storia si ferma qui, prima che esploda la sua vitalità amorosa che lo rese tanto celebre. Comencini gira il tutto con puntigliosa ambientazione, coi costumi e il linguaggio da grande film, trattenendo quell'erotismo che non è nelle sue corde di regista. Ne deriva un'opera dolciastra, una fantasiosa biografia per bambini, come c'ha abituati in altri contesti rappresentativi, monca di quel nerbo sensuale che avrebbe invece meritato.
MEMORABILE: La splendida Buccella, madre senza scrupoli del baby Casanova.
Dal punto di vista formale è praticamente perfetto, con scene e costumi che riempiono gli occhi anche quando sono semplici; la cura nei dettagli è quasi maniacale ed è virtù dei grandi registi. Comencini si muove con mano felicissima fra storia e leggenda dirigendo un buon cast eterogeneo quanto affiatato. Il ritmo non frenetico e la lunga durata potrebbero appesantirne un po' la visione anche perché la sceneggiatura cade talvolta in qualche leziosaggine al limite dell'autocompiacimento. Stiamo comunque parlando di grande cinema d'autore, che meriterebbe comunque almeno una visione.
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HomevideoDusso • 16/07/11 18:50 Archivista in seconda - 1867 interventi
In dvd (pare per la O1 Distribution) dal 28 settembre 2011
HomevideoDusso • 21/09/11 19:05 Archivista in seconda - 1867 interventi
Ho avuto modi di controllare la durata di 3 versioni diverse di questo film
1:41:42 Versione Sky
1:43:52 Versione Vhs (non so' dire da che label provenga)
1:58:08 !!! Versione SNC
Mi manca da controllare la versione di Raimovie che poi sara' lo stesso master che sta' per uscire in dvd per la 01
La versione Sky che ha un master migliore rispetto alle altre 2 è pero' da evitare come la peste,mancano anche dei titoli di coda...
HomevideoDusso • 16/10/11 11:40 Archivista in seconda - 1867 interventi
Il dvd O1 dura 1h.58m.17s quindi credo sia un acquisto obbligato,per una volta hanno usato un master completo nonostante siano sempre in Letterbox i loro prodotti :(
HomevideoZender • 16/10/11 23:10 Capo scrivano - 48336 interventi
Beh certo, il fatto che sia completo è la qualità principale direi (se la qualità video è decente).
HomevideoXtron • 10/08/12 16:51 Servizio caffè - 2193 interventi
HomevideoZender • 6/04/13 08:24 Capo scrivano - 48336 interventi
L'edizione in dvd della 01 è sconsigliabilissima! Il master francese è anni, secoli avanti! Quello della 01 ha i colori sballati, una definizione peggio che una vhs... Veramente una cosa impresentabile!
Durata: 1.58.17
Confornto impietoso, dal minuto 1.50.47. 01 (sopra), SNC (sotto):
Mamma mia si vede la differenza ostreghetta!
Purtoppo io ho il DVD della 01 e ti posso confermare che si vede davvero malino.
Insomma come si dice "me so beccato er pacco!".
Il DVD Cecchi Gori invece come si vede? Come quello della 01?
HomevideoRocchiola • 25/05/18 10:38 Call center Davinotti - 1278 interventi
Rivisto ieri sera il DVD francese della SNC, non posso che consigliare caldamente l'acquisto di questa versione che batte le pessime edizioni italiane della 01 e CG.
L'edizione della 01 che ho posseduto era infatti presentata nel formato 4:3, piena di imperfezioni e danneggiamenti, con colori e definizione degne di un VHS. Non ho personalmente visionato la CG ma le recensioni disponibili on-line non né parlano molto bene anche se il video sembra in 16:9.
In ogni caso nulla di comparabile con quella francese che è restaurata (vedi indicazione sul retro della copertina) e presentata nel corretto formato panoramico 1:85 anamorfico. Il video è perfetto pulito, nitido e ben bilanciato nei colori ed anche l'audio italiano mono è molto potente e pulito. Inoltre la versione italiana è visibile senza sottotitoli, quindi non c'è davvero nessun motivo per non orientarsi verso l'acquisto di questa che è senza ombra di dubbio la miglior versione home-video del film.