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MMJ Davinotti jr
Titolo originale: The young poisoner's handbook
Anno: 1995
Genere: drammatico (colore)
Regia: Benjamin Ross
LE LOCATION
L'IMPRESSIONE DI MMJ
Un esordio colmo di promesse, per il regista inglese Benjamin Ross, che rielabora una vicenda realmente accaduta a Londra e ne trae una black comedy incentrata sul più inglese dei metodi d’omicidio; in linea con lo stile britannico, lontano dalla spettacolarità d'oltreatlantico. L'avvelenamento è silenzioso e, come in questo caso, può non lasciare tracce. Le tracce le lascia però sul giovane Graham Young (un Hugh O'Conor dallo sguardo perennemente fisso e assente, fors’anche esageratamente aderente all'idea collettiva di psicopatico, che non necessariamente corrisponde alla realtà) il quale, rapito dal fascino del veleno (antimonio prima, tallio poi), medita di diventare il più grande avvelenatore...Leggi tutto della storia. La cinica crudeltà con cui sfrutta le conoscenze chimiche contro la sua stessa famiglia è sintomo di una volontà precisa da parte di Ross (anche co-sceneggiatore) di non arretrare di fronte a nulla, di affrontare il problema senza sbarramenti etici di sorta calcando la mano, anzi, sui particolari sgradevoli (vomito a ripetizione, perdita di capelli, spasmi tremendi…). Dotato di uno stile notevole, che si esplica attraverso eleganti carrellate, invenzioni registiche esteticamente assai pregevoli e un uso della macchina da presa sempre consapevole (quando non virtuoso), Ross racconta la sua storia linearmente, a volte ripetendosi e perdendosi in leziosità fini a se stesse, mantenendo però un livello costantemente alto nella direzione degli attori e facendo appassionare lo spettatore. Di gran classe la confezione, con musiche appropriate (solo un po' troppo “favolistiche”) e una fotografia - di Ron Hagen - di gran pregio. Interessante.
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ChiudiTITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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- Davvero notevole!:
Marcel MJ Davinotti jr., Puppigallo, Belfagor, Schramm, Daniela - Quello che si dice un buon film:
B. Legnani, Kanon
Potente. Grande l’inizio a quadri familiari, infarciti di humour nero. Film che colpisce per la sua sagace commistione fra ripugnanza ed attrazione, senza sparare colpi bassi, con una confezione di cospicua eleganza. Indimenticabile il protagonista, aerodinamico, spesso diafano. Ricco di momenti indimenticabili, come al ristorantino post-spettacolo, fino alle splendide scene accompagnate dalle maestose note di Henry Purcell ("Funeral Music for Queen Mary"), presenti pure un Arancia Meccanica.
MEMORABILE: La traduzione al volo di “Vulpes pilum mutat, non mores”.
Inguaribile bastardello avvelenatore (seguace del tallium, sostanza mortifera) sperimenterà su cavie umane, raddrizzando i torti subiti, ma non solo (tutto sembra, ma sottolineo sembra, nascere da un primo fallimento). È questo il bello del film: la lucida follia del protagonista (scienziato del veleno). Notevoli tutte e tre le fasi (sperimentazione, carcere e reinserimento nella società). Il ragazzo è decisamente bravo e convincente: e all'inizio, vedendo chi gli ruota attorno (la famiglia con matrigna), quasi si parteggia per lui. Da vedere!
MEMORABILE: L'esperimento con la matrigna usata come cavia (di rara perfidia; mostra il totale distacco del protagonista). Le tazze della morte.
Solforica black comedy in cui lo straniato protagonista si diletta a somministrare dosi degli elementi più odiosi in assoluto (antimonio e tallio) ad amici e parenti tutti. Questa elegante ricostruzione della carriera criminale di Graham Young non disdegna di fare un vetriolico ritratto della società inglese, senza però cadere nel sensazionalismo: l'esposizione è fredda e oggettiva, resa simile ad un esperimento dalla narrazione del protagonista. Ricco di fascino criminale, il film è contrassegnato da una variegata colonna sonora.
MEMORABILE: La matrigna che scopre il quaderno in cui Graham riporta l'andamento della sua intossicazione.
Commedia nera che ricorda nella sua struttura Arancia meccanica, perfino nel suo umorismo inglese. Differente è invece l'indole del protagonista, che non pare tradire intenti sadici o ludici ma semplicemente una morbosa e pericolosa fascinazione per i veleni ed i loro effetti. Certo la sceneggiatura si prende qualche libertà di troppo ed il giovane O'Conor abusa un po' troppo (per me) del tipico sguardo da folle, ma il lavoro ottenuto è comunque ben fatto e coinvolgente, pur nella sua freddezza espositiva. Un piccolo classico da riscoprire.
A Ross non sembra interessare tanto il dato biografico del più lucido avvelenatore che il 900 abbia mai covato in seno, quanto il romanzarlo, adulterarlo e decostruirlo attraverso le griglie di un'acida black-comedy a sua volta strutturata come un cripto-remake di Arancia meccanica (lo score, l'irriducibilità alla propria natura, i vani tentativi di cura, il mancato reinserimento familiare, lavorativo e sociale). Del vero Graham c'è solo l'alone di antimonio che non manca di intossicare le certezze spettatoriali. Blasfemo lasciare a impolverare negli sgabuzzini dell'oblio tanto d'opera. ***!
Ragazzino con la passione della chimica, poi giovane affascinato dai veleni, che sperimenta su familiari e colleghi sia per riparare presunti torti che per puro spirito speculativo. Regista che ha fatto questo e poco altro, protagonista semi-sconosciuto, cast di secondo piano, nessuna nobile ascendenza letteraria: ecco un fiore nel deserto, un film sorprendente, un piccolo capolavoro di humor nero che, senza mai calcare la mano ed anzi mantenendo una freddezza quasi entomologica, riesce a farti entrare nella mente di questo "piccolo chimico" che, se potesse, avvelenerebbe il mondo intero
MEMORABILE: La vendetta nei confronti della sorella; la sperimentazione degli effetti del nuovo veleno sulla matrigna
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- a maggior ragione non posso risponderti se non che, dovendolo pallinare oggi, si buscherebbe un pentapalla.
- Schramm ebbe a dire:
a maggior ragione non posso risponderti se non che, dovendolo pallinare oggi, si buscherebbe un pentapalla.
Capisco. Grazie.
Io ho tutti miei pallinaggi dell'epoca del sufreccia/giùfreccia, perché li mett[ev]o in un file excel. - Esatto Schramm: non ci sono mai stati, non è che si son persi...
- Direttamente dalla collezione privata di Buiomega71, la vhs Rcs/Eagle Pictures
Ultima modifica: 9/02/14 11:42 da Zender - proporrei allora la possibilità per ciascuno o per gli utenti effati di rivisitare gli oldiest e aggiornarli con i pallinaggi...
- Ovviamente è in progetto da circa quattro anni la cosa. Se vuoi ricordarlo a Xamini... Io non ci posso far niente purtroppo.
- Schramm ebbe a dire:
ce l'ho anch'io, purtroppo col tempo si è mezza smagnetizzata... non capisco cosa aspettino a recuperarlo in dvd.
La mia penso sia ancora in perfette condizioni (come avrai notato manca il running time, segno che non l'ho ancora visionato) - Buiomega71 ebbe a dire:
Schramm ebbe a dire:
ce l'ho anch'io, purtroppo col tempo si è mezza smagnetizzata... non capisco cosa aspettino a recuperarlo in dvd.
La mia penso sia ancora in perfette condizioni (come avrai notato manca il running time, segno che non l'ho ancora visionato)
dagli priorità, è un filmone! - Schramm ebbe a dire:
Buiomega71 ebbe a dire:
Schramm ebbe a dire:
ce l'ho anch'io, purtroppo col tempo si è mezza smagnetizzata... non capisco cosa aspettino a recuperarlo in dvd.
La mia penso sia ancora in perfette condizioni (come avrai notato manca il running time, segno che non l'ho ancora visionato)
dagli priorità, è un filmone!
Ne avrò più della metà da vedere...Mi sà che resterà nel "cassetto" ancora per un bel pò...
