Tralasciando l'errata traduzione dei titolisti italiani (che parlano di corpo anziché di cadavere) ecco davanti agli occhi una bella sorpresa ultradata. Lugosi fa il mad doctor utilizzando giovani donne per perpetuare l'avvenenza della sua consorte (Bathory incombe...) e si aggira in un'abitazione di freaks incredibili. Atmosfere bellissime e senso di disagio continuo. Gran film.
Il dott. Lorenz (Bela Lugosi), per mantenere giovane l'anziana moglie, ha trovato una cura: supportato da orchidee opportunamente trattate induce in stato di morte apparente giovani spose, dalle quali trae linfa vitale che inietta alla consorte. Una giornalista (Luana Walters) indaga. Il titolo idoneo sarebbe, dunque, I corpi scomparsi, ma la qualità del film non cambierebbe essendo, di fatto, modesta. Non certo per l'ironia di fondo, ma per una storia che non è plausibile, anche se emerge, inevitabile, l'ipotesi su influenze di molti titoli a seguire, tra i quali anche il nostro I vampiri.
MEMORABILE: L'illogico omicidio del figlio della governante e l'abbandono del fratello lillipuziano, lasciato sulla strada colpito da una pallottola.
Il mad doctor che uccide fanciulle per ridare vigore alla donna amata è interessante preludio – con opportune variazioni - a classici come I vampiri, Occhi senza volto e Hichcock, ma la pellicola di Fox si svolge nell’assoluta piattezza e sciatteria di ambienti, dialoghi e regia; i pochi colpi di scena accadono in modo pressoché inavvertibile e gli unici sforzi interpretativi provengono da specialisti come Lugosi – con tanto di freaks bistrattati e bara al seguito – e la Russell, donna-felino misteriosa e malefica in Cat People 1 e 2.
Bieco dottore rapisce sull’altare novelle spose (morte?) per guarire la moglie. Terribile e caotica accozzaglia di luoghi comuni da horror d’epoca, che nel guazzabuglio confusionario alla chi-più-ne-ha-più-ne-metta raggiunge l’estasi del kitsch puro, con il tocco impareggiabile del servo nano fratello del mostro servitore inspiegabilmente ucciso dal padrone: un delirio! La trama salta di palo in frasca bellamente come se fosse un trailer frettoloso. Lugosi stesso, male utilizzato, non emana alcun fascino. Risibile.
Raffazzonato e poverissimo, nelle idee e nella pecunia. Lugosi sembra il fratello stanco di se stesso nonostante dal successo di Dracula sia passato circa un decennio. E forse tale horror, più che uno sciocco accumulo di luoghi comuni del genere (nani e scienziati pazzi inclusi), è la testimonianza di come lo star system possa prima glorificare e poi ridurre a parodia le proprie creazioni. È da gustare (?) nella versione originale, comunque.
Lugosi è uno scienziato squilibrato; assistito da freaks che chiama "la mia famiglia" mantiene giovane e viva la moglie con metodi abominevoli; belle sposine scompaiono, la polizia brancola nel buio; soggetto e interprete sulla carta ottimi. Graziosa giornalista in pericolo (se la va a cercare), ville tenebrose, intemperie notturne, atmosfera sinistra pervasiva: materia per un buon prodotto; ma la regia sciatta, frettolosa e senza guizzi, non fa splendere il tutto. Resta il fascino da B-movie d'antan, sempre squisito, al quale abbandonarsi.
Lo sguardo allucinato di Bela Lugosi perfora il video in questo nebbioso racconto dark, dove fioriscono orchidee foriere di morte. Il tema è quello caro al protagonista: promuovere la vita attraverso la morte di giovani vittime. Insomma, una specie di variazione sul tema Dracula. Il risultato si lascia guardare, nonostante siano molto evidenti i segni del tempo.
La trama vede un dottore uccidere ragazze per ridare la giovinezza alla propria moglie, espediente che sarà utilizzato in seguito più volte. Non solo, forse il film in questione è servito da spunto pure a Ed Wood per la sua Sposa del mostro. Bela Lugosi rende più interessante una pellicola davvero povera, ma ci sono anche altri buoni attori, come Elizabeth Russell e Angelo Rossitto. Nelle versioni italiane spesso manca un bel pezzo della scena notturna nella casa del dottore folle: ciò compromette la valutazione di un prodotto già di per sé scadente
Modesto ma non indigesto B-movie della Monogram, prodotto in evidente economia ma non privo di elementi curiosi, a partire dal nutrito cast di caratteristi (dall'onnipresente Lugosi, con occhi sgranati e sorriso cadaverico, alla spassosa Minerva Urecal passando per l'inconfondibile Rossitto di browninghiana memoria). Interessante pure il connubio fanta-gotico a sfondo necrofilo che preannuncia pellicole più celebri e influenti (I vampiri di Freda per dirne una). Peccato che l'aura weird (se non proprio strampalata) arranchi nell'andazzo sonnacchioso, nonostante la brevissima durata.
MEMORABILE: L'estrazione degli ormoni della giovinezza dalle "salme" delle sposine; I sottintesi richiami omoerotici (per ambedue i sessi); Dormendo nelle bare.
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La versione italiana contenuta nel pessimo dvd della serie "Bela Lugosi Horror Collection" è tagliata, dura 55: 20 minuti, mentre la versione integrale che si trova su youtube in inglese dura 1:02:58