I tre moschettieri - Film (1973)

I tre moschettieri

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Sdrammatizzando (a volgende spesso in ridicolo) il classico di Dumas, lo sceneggiatore George McDonald Fraser ottiene un film che, nelle mani del regista Richard Lester, dovrebbe quasi trasformarsi in una parodia. In realtà non è così: non mancano le trovate divertenti, è vero, ma la direzione generale è ancora quella del ricco film in costume, meno pomposa del consueto ma pur sempre appesantito dagli inevitabili duelli a colpi di spada, dai balli di palazzo e dagli amici impossibili (almeno nel sentimentale va comunque detto che Lester ci risparmia la melassa). Ciò che immediatamente colpisce, insieme alla ricchezza della confezione, è il cast, straordinariamente...Leggi tutto folto di star: oltre a Michael York (cui spetta di dare il volto a un D'Artagnan più guascone che mai), troviamo ad interpretare i tre moschettieri Oliver Reed, Richard Chamberlain e Frank Finlay, mentre nel cast femminile spiccano tre calibri da novanta come Geraldine Chaplin, Raquel Welch e Faye Dunaway. Se vi aggiungiamo ancora Charlton Heston (Richelieu, quasi irriconoscibile), Christopher Lee, Jean-Pierre Cassel e Josh Ackland avremo la misura del cast stellare coinvolto. Tutti insieme per una commedia avventurosa tuttavia troppo pachidermica per ambire alla spensieratezza necessaria. Meno grandeur e una sceneggiatura (nonché una regia) più efficace avrebbero giovato, perché si ride poco (e raramente per gag davvero ricercate). Un ibrido mediocre, il cui trailer (nei titoli di coda) dell'imminente I 4 MOSCHETTIERI conferma l'impressione di preconfezionamento.

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B. Legnani 29/12/08 13:43 - 5532 commenti

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Abbastanza sacrilego. Un grande classico, a mio parere, non va stravolto, tanto meno sbuffoneggiandolo. Si rischia di fare il tifo per il Cardinale, perché è l'unico personaggio maschile di rilievo che non viene messo in burletta! La ricerca, talora arzigogolata, delle gag diventa quasi fastidiosa, per il semplice motivo che non fanno manco sorridere. I duelli, e neppure alla lunga, stancano. La Dunaway e la Welch, lo si sa, sono fra quanto di meglio hanno prodotto gli Stati Uniti nello scorso secolo.

124c 30/12/08 17:02 - 2918 commenti

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A me fa veramente ridere questa versione cinematografica Anni Settanta. Messo da parte il glamour hollywoodiano del 1948 di George Sidney, Richard Lester confeziona un prodotto divertente, con un cast colorito, duelli al limite dell'assurdo e belle donne. Micheal York è veramente un d'Artagnan zotico, ma è difficile non apprezzarlo, anche se la parte del leone va a Oliver Reed (ed al suo Athos guerriero e sempre ferito). Notevoli i decolleté di Faye Dunaway e di Raquel Welch.
MEMORABILE: D'Artagnan: "Dannato marrano ti sputo in un occhio!" - De Treville: "Cosa?" - d'Artagnan: "Non a voi... A quel guercio in strada!"

Galbo 2/01/09 07:16 - 12393 commenti

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Del celeberrimo romanzo di Dumas esistono innumerevoli versioni cinematografiche e questa è decisamente quella più singolare. Il regista Richard Lester effettua una rilettura pop delle avventure di D'Artagnan e soci, realizzando non tanto un film d'avventura quanto una "action comedy", in cui i toni brillanti prevalgono e lo spettatore (inizialmente spiazzato) viene trascinato in un film diverso da quello atteso ma, tutto sommato, piacevole anche se non memorabile. Buono il cast.

Daniela 3/03/09 14:02 - 12662 commenti

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I santi vanno lasciati stare, ma secondo il noto proverbio coi fanti si può pure scherzare. Però questi moschettieri zotici e sbruffoni, passato il primo momento di novità, rischiano di venire a noia e si finisce per rimpiangere la versione classica hollywoodiana con Kelly. Anche qui sfila un cast impressionante, anche troppo, dato che alcuni sono chiamati a far la parte degli imbecilli. Nel Reed riesce ad essere un grande Athos nonostante il tono pagliaccesco, mentre i cattivi fanno una buona figura grazie a Heston e Lee. 

Caesars 26/04/11 10:51 - 3790 commenti

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Lo ricordavo più divertente, invece alla lunga si avverte un po' di stanchezza e il gioco rischia di diventare pesante. Intendiamoci, la pellicola non è male e la regia di Richard Lester dona brio alla storia; però le intenzioni sono migliori del risultato perché, forse, manca il coraggio di buttare tutto in parodia e la parte avventurosa ha il sopravvento sul resto. Gli interpreti maschili, pur senza strafare, sono funzionali, mentre della Dunaway e della Welch non è possibile non apprezzare l'avvenenza.

Rambo90 3/12/11 01:06 - 7697 commenti

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Come film d'avventura è divertente, ma mi aspettavo di più (visto il cast coinvolto) e una maggiore epicità. Comunque sono molti i momenti che suscitano sorrisi e il ritmo è indubbiamente svelto. Anche se non ho apprezzato York/D'Artagnan, ho ammirato il resto del cast (soprattutto i cattivi Heston e Lee, la bellissima Welch e il grande Oliver Reed, metre Chamberlain e Finlay sono un po' defilati). Un buon passatempo.

Matalo! 11/01/12 20:46 - 1378 commenti

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Lester fu specialista in parodie e questo primo sui moschettieri ne è l'esempio più celebre. Echi lontani di free cinema innestati sulla rocambolesca caccia ai puntali della regina. Ottimo cast con un York nella "pelle" di d'Artagnan per non dire dei ribaldi moschettieri. La Dunaway è una milady perfetta. Troppo senior la Welch come Costanza. Molte piccole libertà rispetto al testo (qui solo la prima avventura). Produzione panamense molto ricca. Un po' troppo ridanciano, visto che già in Dumas la parodia è leggermente presente.
MEMORABILE: La "raccolta" delle guardie del cardinale che cadono dall'albero come pere mature.

Nicola81 13/01/12 16:13 - 2857 commenti

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Lester rilegge il grande classico di Dumas in chiave scanzonata, ma non siamo alla parodia vera e propria perché la trama del romanzo viene comunque rispettata. Duelli non sempre entusiasmanti, dialoghi piacevoli, buon ritmo, musiche calzanti, ma quello che colpisce maggiormente è la grandezza del cast, in cui, più dei quattro protagonisti, spiccano Charlton Heston (un cardinale Richelieu semplicemente perfetto) e le superbe bellezze di Raquel Welch e Faye Dunaway (qui un po' defilata). Meglio il sequel, comunque.
MEMORABILE: Il combattimento nel lavatoio; La beffa finale al cardinale Richelieu.

Il Dandi 15/03/14 22:24 - 1917 commenti

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La migliore versione, a mio avviso, delle avventure di Dumas. A parte la sontuosità della rappresentazione (dopotutto nemmeno così ricca) ciò che dà al film un respiro epico è soprattutto il cast: i nomi messi in campo fanno pensare ad un'operazione di star-system, ma non c'è un solo attore che non sia indovinato, rendendo indimenticabili anche personaggi secondari e solitamente incolori. La versione hollywoodiana del '48 era ben più blasfema di questa, nella quale i momenti ironici sono invece in linea con il clima rocambolesco del romanzo.
MEMORABILE: Il primo incontro di D'Artagnan con i tre compari; la rassegnazione di Richelieu di fronte alla sconfitta.

Rigoletto 9/12/14 10:54 - 1786 commenti

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Americanata alla corte di Francia, che riesce a conferire un alone di trepidante simpatia per i moschettieri e D'Artagnan, qui impersonati da quattro attori dalla forte personalità. Ottimo Heston/Richelieu, un cardinale "politico", furbo, ma non viscido come quello di Tim Curry nell'omonimo film del 1993. Lee più defilato. Nel complesso l'impianto regge bene e le scene d'azione (a volte un po' troppo buffonesche) non mancano né deludono il pubblico. Spendo una parola per due personaggi secondari; Milligan/Bonacieux e Kinnear/Planchet: sublimi.

Richard Lester HA DIRETTO ANCHE...

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  • Discussione 124c • 30/12/08 17:09
    Gestione sicurezza - 5190 interventi
    Prima parte de "I tre moschettieri" di Richard Lester, la più simpatica, la più zingara, la più vispa delle delle due. Un cast stellare, per l'epoca, ma un susseguirsi di duelli in stile scazzottate di Bud Spencer e Terence Hull. Notevole e malvagio il cardinale di Charlton Heston, ma i delletè a balconcino e le cadute in terra di Raquel Welch/Castanza sonouna delizia. Questo film mi accompagna in tv fin dall'infanzia e ancora ci rido su...E se ci penso anticipa di due anni "Amici miei", che è il re dei film delle zingarate. Il re Luigi XIII di Jean Pierre Cassell, padre di Vincent, definisce i moschettieri dei bravacci...A me 'sti bravacci piacciono eccome, sopratutto se si chiamano Micheal York (un bellone inglese molto famoso negli anni'70 con gobbetta al naso), Oliver Reed (un Athos alla Wolverine), Richard Chamberlain (che col suo Aramis fa le prove per "Uccell di Rovo") e Frank Finlay (pre-Chiave di Tinto Brass)! Grande anche Christopher Lee, cameo di Faye Dunaway, che crescere nel secondo film, rubando la scena ai "bravacci".
  • Curiosità 124c • 30/12/08 17:10
    Gestione sicurezza - 5190 interventi
    Frank Finlay nel film ha due parti: Porthos e O'Reilly, il gioielliere del duca di Buckingham.
  • Discussione Patrick78 • 8/05/09 09:11
    Magazziniere - 545 interventi
    Selezionato da Quentin Tarantino per il terzo QT Film Festival(1999) ad Austin in Texas.Il film è stato presentato in "double bill" con Milady i quattro moschettieri nella sezione Epic Adventure Night.La particolarità dell'evento sta nel fatto che tutte le pellicole proposte dal regista vengono direttamente dalla sua collezione privata.
  • Discussione 124c • 4/06/10 18:00
    Gestione sicurezza - 5190 interventi
    Athos, Porthos, Aramis e d'Artagnan, secondo me, non hanno mai avuto una versione degna di questo nome dal lomtano 1973. Certo, la nuova pellicola sarò in 3D, ma il cast fa ben sperare:

    http://cinema.fanpage.it/orlando-bloom-chr...oschettieri-3d/

    Orlando Bloom relegato a fare Buckingham, son contento, tanto quanto la Milla che Milady! Spero che: A) non sarà una "ninja" come l'Emmanuele Beart del film frrancese di alcuni anni fa; B) Non si penta come la Milady di Rebecca de Mornay; C) si segua il romanzo con un certo rigore!
  • Discussione Raremirko • 18/01/19 20:55
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Io il film l'ho trovato più che discreto, ma comunque mi aspettavo di più e Legnani non ha tutti i torti nel suo commento.

    Praticamente, tra le altre cose, il lungometraggio è schematico: duelli, scene don donne, scene con uomini, duelli e via dicendo.

    Cast di alto livello (bello vedere Heston e Lee condividere la scena), lo stile di Lester si intravede ma, come già pensai di mio, la storia è stata presa sin troppo alla leggera, in modo troppo disimpegnato.

    Ben 2 i sequel, sempre di Lester.