Fuga da Absolom - Film (1994)

Fuga da Absolom

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Postatomico travestito da carcerario futurista alla Carpenter. Cos'altro è Absolom se non una nuova Alcatraz abbandonata a se stessa come la città preda di bande criminali di FUGA DA NEW YORK (e che Carpenter stesso trasformerà in isola nel “sequel” FUGA DA LOS ANGELES)? Ma Ray Liotta non è Iena Plissken né tantomeno può avvicinare la monolitica granaticità di Clint Eastwood, così come il modesto Martin Campbell è lontanissimo dal talento...Leggi tutto carpenteriano e dall'efficacia di Don Siegel. Perciò si butta sul postatomico stile Mad Max (il numero 2) e mette in scena, molto più prosaicamente, due popoli che abitano la stessa isola/prigione seguendo due stili di vita opposti: gli “Interni” (guidati da Lance Henriksen, l'unico a recitare in modo degno), rifugiati in un villaggio e i più spietati e primitivi “Esterni” (comandati dal ghignante Stuart Wilson), che scorrazzano selvaggiamente sull'intera verdeggiante isola con pellicciotti, armature, tatuaggi di guerra... Non ci sono sorprese, se si frequenta abitualmente il genere: dialoghi elementari, sguardi truci e languidi, nemmeno l'ombra di una donna, lotte di massa e violenze assortite (con un paio di omicidi al fulmicotone). Un prologo che si poteva tranquillamente evitare e una conduzione registica assai modesta, che appiattisce una sceneggiatura già di per sé non esaltante. Un film che manca della necessaria brillantezza (anche nella fotografia), capace a tratti di far indovinare un budget discreto perso nel tentativo di spacciare per particolarmente profondo un film al contrario ingenuo, penalizzato per di più da un cast (Henriksen escluso, per l'appunto) decisamente inadeguato. Finale tirato via e risibile.

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Redeyes 29/01/08 10:24 - 2462 commenti

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Non mi spiego perché ma questo film l'avrò visto almeno 3 volte. L'idea è banalotta e già vista e poi riaffrontata (vedi HyperCube, L'impacabile, ecc.) e poggia sull'ennesimo condannato (innocente?!) dato in pasto ad un sistema giudiziario marcio. Per il resto è un action movie cui si deve, a mio giudizio, approcciarsi con cognizione di causa e pertanto non aspettarsi un DeNiro o un plot da capogiro. Liotta recita come sa (e non è che sappia molto). Finale scontato. La fuga in barca ha un che di mutuato e modificato ad hoc da Papillon!

Galbo 23/02/08 08:57 - 12532 commenti

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L'esperto Martin Campbell (autore di pregevoli action come Goldeneye che rivitalizzò la saga di Bond) dirige questo non disprezzabile Fuga da absolom. L'idea di una colonia penale dalla quale il protagonista cerca com'è ovvio la fuga, non è originalissima e il regista non risparmia molti dei luoghi comuni di film del genere ma il tutto è realizzato con molta cura e le sequenze più movimentate sono ben realizzate. Valore aggiunto la presenza del bravo e sottovalutato Ray Liotta come interprete principale.

Daniela 28/01/09 16:27 - 12960 commenti

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Derivativo nella trama (che incrocia il filone carcerario con quello post-atomico, richiamando vari film di successo, Spartacus compreso), ma scattante nella realizzazione, con sequenze d'azione ben realizzate ed un protagonista che è un mio mito personale dai tempi dell'esordio delinquenziale in Qualcosa di travolgente. E poi c'è pure Lance Henriksen, altro mito e campione del cinema di serie B, nella parte del "Padre", capo del villaggio dei "buoni" assediato dai fetenti vestiti alla Mad Max. Poco originale, ma avvincente: 3 convinti pallini.
MEMORABILE: L'ottima scena dell'omicidio iniziale, la cui motivazione resta ignota per buona parte della vicenda.

Puppigallo 6/07/09 22:32 - 5386 commenti

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La storia in sè non è niente di speciale (i presunti buoni mandano il presunto cattivo a morire su un'isola carcere, ma il presunto buono non ha nessuna intenzione di schiattare). Detto questo, i personaggi non sono male: il protagonista se la cava dignitosamente; e con lui, quello che chiamano il Padre, l'effeminato (carognetta) e il cattivone (un po' caricaturale, ma accettabile). Non tutto funziona (ci sono inutili lungaggini), ma l'azione e gli scontri non mancano; e anche i cosiddetti detenuti buoni, con le loro regole, proprio così buoni e comprensivi non sono. Non male, dopotutto.
MEMORABILE: Il cattivo dice a un piantagrane: "Non fai molto ridere". Poi si volta di scatto, gli taglia la testa e aggiunge: "Ora sì che fai ridere".

Stubby 15/07/09 10:44 - 1147 commenti

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Visto un paio di volte ma non mi coinvolge affatto; sarà probabilmente il protagonista che non mi convince come potrebbe fare un Van Damme, uno Stallone oppure un Russell (che non sono mostri di recitazione ma in queste parti solitamente spaccano), sta di fatto che non riesco proprio a farmelo piacere. Per cui nonostante non sia nemmeno girato malissimo lo boccio in toto.

Cangaceiro 1/10/10 23:49 - 982 commenti

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Una buona commistione tra film fantascientifico, d'avventura e carcerario in cui si passa dagli audaci squarci di splatter a (rari) momenti semi-spiritosi sulla scorta di una storia solida, dall'andamento un po' telefonato ma avvincente e ben sceneggiato. Ricostruzione ambientale ricca e accattivante, valorizzata dalla regia di Campbell. Liotta, colto nel suo periodo di massimo fulgore, fornisce una prova all'altezza in un ruolo da iron-man che a ben vedere non è proprio tra le sue corde. Henriksen si conferma gregario di lusso in queste produzioni.
MEMORABILE: Liotta che uccide in due secondi il primo degli Esterni.

Rambo90 3/06/13 02:38 - 7837 commenti

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Inizia come La fortezza con Lambert, ma poi se ne discosta inscenando una continua lotta fra due compagini di detenuti su un'isola-prigione. Un film ben diretto, con ottime scene d'azione, che si fa avvincente man mano che la visione prosegue. Campbell dimostra già il talento che metterà in campo in seguito (con 007 in particolare) e il cast è di tutto rispetto: ci sono i sempre bravi Liotta e Henriksen dal lato dei buoni e un convincente Wilson come cattivo. Ottimo.

Enzus79 4/04/15 16:14 - 3058 commenti

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Mediocre film carcerario. Seppur non propriamente noioso, la durata di quasi due ore si fa sentire e nell'attesa del finale (tutt'altro che originale) si assiste a scene che si ripetono o prive di interesse. Ray Liotta, nonostante sia in parte, per il genere action non è l'ideale. Buona la regia del sopravvalutato Martin Campbell.

Il Gobbo 10/04/15 18:41 - 3015 commenti

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Strano mescolone di vari sottogeneri (carcerario, dopobomba, survival) condotto con professionalità non disgiunta da una certa noia: effettivamente è troppo lungo. Per il resto Liotta, ancora magro, è abbastanza in palla, le situazioni canoniche ci sono, nell'insieme è guardabile ma non suscita entusiasmi.

Saintgifts 4/06/16 09:56 - 4098 commenti

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Parafrasando L'isola dei famosi, Absolom è l'isola dei cattivi. Isola dei cattivi già divisi in due: i cattivi cattivi, senza voglia di redenzione e i meno cattivi, che tentano di mettere in piedi una società "civile"; entrambi senza speranza di uscire dal luogo sconosciuto al mondo, ma controllato da quelli che sono i veri cattivi legalizzati. Non male come impianto, dove il protagonista (un bravo Liotta) ha modo di scombussolare ogni ordine e gerarchia. Scenografie, costumi e situazioni già viste, Absolom però ha un suo ben definito carattere.

Martin Campbell HA DIRETTO ANCHE...

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Pinhead80 8/09/17 21:01 - 5155 commenti

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Si riescono solo vagamente a intuire quelle che sono le coordinate spazio-temporali di quest'opera. Ci troviamo in un futuro non ben definito dove i carcerati possono essere trasferiti per punizione in un'isola prigione che non permette fughe. Alla fine si risolve come al solito nel conflitto tra buoni e cattivi, capeggiati da due padri di differenti vedute. Non mancano né azione né violenza, ma nell'insieme la sensazione è che il regista abbia svolto il compitino giusto per arrivare alla sufficienza. Si poteva osare di più.

Jena 27/12/18 10:37 - 1614 commenti

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Fiacca sottoimitazione della Fuga carpenteriana, a cui non si può certo paragonare. Piuttosto scontato nella trama (isola deserta coi detenuti irascibili e fegataccio colà spedito) rimane su di un livello di mediocrità, sia nelle scene di azione, sia negli effetti speciali, sia nella violenza tutto sommato contenuta. Ray Liotta non ha il "fisico" per ruoli del genere, Henriksen debole rispetto ad altre sue prestazioni. Appena potabile.

Pesten 29/05/22 02:36 - 810 commenti

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Action/sci-fi che, pur non presentando chissà quale novità nella trama, è di ottima fattura, con personaggi ben interpretati che danno vita a qualcosa che ancora oggi si lascia guardare con piacere. Liotta si conferma duttile e sottovalutato, e qui è ben affiancato da Henriksen e Wilson, ben calati e entrambi convincenti nei loro ruoli. Anche se le scene d'azione sono la parte migliore (e spostano il tiro dall'incipit distopico), le parti più tranquille con i dialoghi non scadono troppo nel futile.
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  • Curiosità Patrick78 • 15/06/09 09:41
    Magazziniere - 545 interventi
    Fa parte dei 190 film menzionati da Edgar Wright e da Quentin Tarantino che si possono trovare nel commento del film -HOT FUZZ- Questo "duetto" di opinioni e citazioni è incluso nel terzo disco DVD della collector's edition uscita per il mercato UK.Citato entsiasticamente da Edgar Wright data la presenza nel cast di Stuart Wilson presente anche in HOT FUZZ.