Follow me - Film (2020)

Influencer e collaboratori in Russia per girare la puntata celebrativa, ma troveranno qualcosa di terribile. L'autore di Escape room torna con il suo cavallo di battaglia, ma con una certa complessità di livelli (a scatole cinesi) e riferimenti a iosa. Parte social, diventa Escape room misto Saw ma a sua volta il contenitore è una sorta di Hostel che diventa horror-web e horror-social network (Dark web, Death tube, Funhouse) per rievocare addirittura The game di Fincher: l'influencer vedrà ritorcersi la sua attività su se stesso. Peccato per il finale troppo gratuito e telefonato.

Youtuber specializzato in avventure giramondo accetta l'invito a trascorrere una vacanza a Mosca insieme ad un gruppo di amici. Sarà un'esperienza piacevole? Ma certo, cosa volete che succeda se si viene imprigionati in una escape room ricavata da una ex prigione sovietica? Ecco, succede tutto quello che si può immaginare, mutuato da una pletora di pellicole precedenti e condito da dialoghi imbarazzanti. Il peggio però arriva alla fine con un twist intuibile, anch'esso scopiazzato, che conferma lo scarso QI di tutti i personaggi in campo. Film non orrifico ma orrido.

Youtuber di successo accetta la sfida proposta da alcuni amici di partecipare a una escape room estrema nell'ostile e diffidente terra russa. Modaiolo nei contenuti e prevedibilissimo nello svolgimento, questo thriller saccheggia a piene mani le suggestioni da torture porn anni 2000 ma non riesce mai a decollare, soprattutto per via di personaggi piatti e stereotipati. Il finale si riscatta in parte con un colpo di coda non così previsto.

Wernick torna nella sua tanto amata escape room esplicitando, questa volta, sogni e deliri nell’era dei social media. Il film è sterile e dinamico, sopraffatto dai soliti personaggi standardizzati ma anche da un criptico voyeurismo al cubo. Phatos e sangue esondano (con due sequenze gore eccellenti) mentre il finale regala una stoccata malignamente lapidaria. Funziona.