Unfriended: Dark web - Film (2018)

Unfriended: Dark web
Locandina Unfriended: Dark web - Film (2018)
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Titolo originale: Unfriended: Dark Web
Anno: 2018
Genere: horror (colore)

Cast completo di Unfriended: Dark web

Note: Seguito di "Unfriended" (2014).

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Tutti i commenti e le recensioni di Unfriended: Dark web

TITOLO INSERITO IL GIORNO 18/05/19 DAL BENEMERITO DIGITAL
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Digital 18/05/19 11:33 - 1289 commenti

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Se il primo capitolo aveva dalla sua l’originalità di essere tra i primi esempi di film in cui la vicenda si dipana attraverso un monitor del pc, questo Dark web soffre di una prima parte alquanto monotona: succede ben poco e il tedio non tarda a sopraggiungere; ma il peggio lo si ha nella seconda parte, quando non basta settare al massimo la sospensione dell'incredulità per farsi persuadere da ciò che accade. E se neppure le sequenze più “forti” sortiscono l’effetto di far paura, si realizza di essere al cospetto di un film assai mediocre.

Taxius 14/12/19 21:05 - 1656 commenti

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Visto il buon successo del primo film ecco arrivare il sequel, che come causa di morte dei vari amici in chat non ha più il soprannaturale ma un sanguinoso gioco di ruolo a cui partecipano diversi utenti del dark web. Ovviamente va a perdersi l'effetto novità che aveva reso il primo quantomeno interessante e di conseguenza anche il risultato finale di questo sequel è inferiore. Nonostante tutto, pur restando su livelli mediocri, questo Unfriended: Dark Web riesce comunque a intrattenere. Diciamo che c'è ben di peggio.

Pumpkh75 13/02/20 14:18 - 1906 commenti

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L’assoluta oscurità del Dark Web, se ci si sofferma a bocce ferme, è davvero un qualcosa di spaventoso e profondamente allarmante. Dispiace quindi, dopo qualche genuino e passaggio inquietante, vedere il tutto stravolto da una grossolana sfilza di panzane complottiste che se non rovinano almeno la parte di genere (la scena del tappo in fronte è un cazzottone in faccia) sviliscono però il tema con disarmante leggerezza contenutistica e commerciale. Si fa una fatica matta a seguire tutti i dialoghi di chat e pop-up vari. Che spreco.

Pinhead80 24/02/20 13:17 - 5493 commenti

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Il primo Unfriended aveva stupito sia per l'originalità, sia per la capacità di costruire una storia con personaggi che interagiscono a distanza tra loro. Qui il successo viene replicato mantenendo la stessa costruzione ma con una storia ancora più angosciante legata al mondo degli snuff movie. Molto intelligentemente poi si è voluta implementare la sensazione di straniamento inserendo un personaggio non udente che, per forza di cose, non può rendersi conto di quello che gli sta capitando attorno. Ben fatto.

Anthonyvm 7/03/20 23:04 - 6626 commenti

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Stilisticamente è identico al predecessore, ma Susco tenta di incupire il soggetto abbandonando le svolte paranormali a favore di tematiche assai più inquietanti (il Deep Web, i crimini di Internet, le Red Room). I personaggi sono più tollerabili rispetto al primo capitolo e le sequenze di paura sono gestite correttamente. Ciononostante, l'approccio resta semplicistico e il plot molto inverosimile. Visti i temi trattati, uno svolgimento più realistico sarebbe stato gradito, ma preso per l'horrorino giovanile che è, una visione la si può dare.
MEMORABILE: I filmati snuff rinvenuti sul portatile; Il ragazzo creduto un terrorista dalla polizia dopo una falsa telefonata; Lo zoom-out rivelatore alla fine.

Lupus73 28/03/20 16:17 - 1614 commenti

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Non un sequel ma il meccanismo è lo stesso del primo: vediamo lo schermo del pc del protagonista con i social e la chiamata multipla con gli amichetti, se non fosse che qui la forza ostile non è sovrannaturale come nel prototipo ma "reale" e legata a traffici di video illegali "on demand" del "dark web", che fanno capo a una cerchia di individui malintenzionati e molto pratici nell'hacking. Nonostante le evidenti forzature esasperanti, la base di fondatezza rende il prodotto davvero disturbante e inquietante sul piano psicologico.

Fedeerra 2/03/21 13:09 - 769 commenti

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Niente di nuovo, intendiamoci, ma questa volta a fare davvero paura è, soprattutto, l’inermità dei personaggi di fronte al male (tangibile e reale) che li minaccia. A livello narrativo è il classico found footage impresso sullo schermo di un pc e, dialoghi inutili a parte, il film riesce a mantenere un livello di pathos sufficente da conquistarsi l’attenzione dello spettatore. Un buon horror d’intrattenimento che offre una visione del web decisamente poco consolatoria.

Teddy 7/11/22 04:56 - 1133 commenti

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Nonostante i suoi limiti “fisici” e produttivi, il film di Susco riesce a catapultarsi negli oscuri anfratti virtuali, nella iper-connessione patologica, all’interno delle case, per le strade, dentro il tormento (a)sociale. “Unfriended: Dark web” ci lascia quindi la sensazione  di aver visto non solo un buon teen-horror ma anche qualcosa che, senza mezzi termini, potrebbe assomigliare a un incubo e un terrore spaventosamente reali.

Schramm 19/07/23 12:38 - 4051 commenti

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Va bene tutto, ma non lo schermo prostituito a videoschermate videochiamate pixel bites. Mancava solo che l'immagine in movimento di adagiasse nell'artificioso paradiso dell'adsl diventando in mò-vi-mento. E ci mancava solo che il cinema diventasse sottotenente scavafossi guardialinee e pizzicagnolo del dark web, senza peraltro esplicitarne i visceri e rilanciarlo in tutto il suo vertiginoso orrore. E invece anche Blum cavalca il fullforcedevice-movie facendo starnazzare a Susco "Zoom zoom zoom zoom / la canzone che mi taglia via la testa", tagliando alla sala i viveri della paura.

Sonoalcine 25/05/25 02:04 - 264 commenti

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Si presenta come un thriller digitale, ma finisce per essere un esercizio vuoto di cliché e tensioni forzate. Stephen Susco fallisce nel costruire suspense reale, affidandosi a trovate visive che irritano più che coinvolgere. Il film è un susseguirsi di dialoghi piatti e situazioni prevedibili, incapace di offrire profondità od originalità. Invece di esplorare il lato oscuro della tecnologia, si perde in una narrazione confusa e sterile. Il primo almeno aveva una discreta dose di suspense, questo proprio no. Una delusione totale, priva di anima e di senso.
MEMORABILE: Il sito che si apre su un fiume digitale simboleggiando l'Acheronte e le anime dei dannati traghettate da Caronte.

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