Dove comincia la notte - Film (1991)

Dove comincia la notte
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MMJ Davinotti jr
Anno: 1991
Genere: thriller (colore)
Note: Scritto e prodotto da Pupi Avati durante le riprese di "Bix".

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

In bilico tra thriller e soprannaturale, il film di Zaccaro (scritto e sceneggiato da Pupi Avati mentre stava girando BIX) è un eccellente esempio di quanto un copione valido, se diretto senza troppe indecisioni, può diventare un ottimo film pur senza disporre di grossi mezzi né di un protagonista di gran nome. Tom Gallop, quasi una copia “raffinata” del nostro Ricky Memphis, eredita dal padre morto la casa dove questi aveva vissuto con una ragazzina sedotta e poi morta suicida (a quanto si dice). Ma molti sono i punti interrogativi, anche perché sembra che lei sia stata vista anni dopo la sua presunta morte. Sarà vero?...Leggi tutto Avati, che col thriller ha sempre avuto ottimi rapporti (senza tornare alla pluricitata CASA DALLE FINESTRE CHE RIDONO si pensi al più recente L’AMICO D’INFANZIA), è stato capace di scrivere una storia che si sviluppa in modo intelligente, senza mai svelare troppo e sempre in grado di mantenere alta la tensione e l'attenzione. Non c’è il facile sensazionalismo cercato da chi punta al film da cassetta. C'è invece un gran senso della misura, della raffinatezza (che il regista esordiente Maurizio Zaccaro ha saputo cogliere in pieno), che contribuisce a rendere al meglio un'atmosfera sospesa, a tratti quasi sognante. E’ lodevole l’uso della bella colonna sonora a base pianistica, spiazzante il finale (che Gallop purtroppo rischia di far sconfinare nel ridicolo involontario), tante le idee intelligenti e allora si dimenticano anche quella fotografia un po' da tv-movie, la confezione non proprio sfavillante...

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Homesick 10/06/07 17:16 - 5737 commenti

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In tutto e per tutto un film di Avati (autore di soggetto e sceneggiatura), benché assente dietro la macchina da presa: atmosfere inquietanti, presenze impalpabili, fantasmi del passato, misteriosi delitti e opprimenti legami familiari sono il plot di questo bel thriller soprannaturale, ambientato in un'America irriconoscibile, poiché assai somigliante alle consuete locations romagnole avatiane.

B. Legnani 16/12/07 22:03 - 5523 commenti

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Discreta storia di mistero, in uno Iowa che è un po’ Comacchio, un po’ Haddonfield, con influssi di Psyco e di Profondo Rosso (ma mai in maniera esagerata). Immagini, ambientazioni e movimenti della macchina vellutati e carezzevoli. Trama con qualche forzatura, ma nulla di grave. Finale non brutale, un poco eccessivo nella sua rappresentazione, ma con un fotogramma conclusivo di alta classe.

Undying 18/12/07 14:02 - 3807 commenti

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Pupi Avati è regista (in questo caso anche sceneggiatore e produttore) che lega il suo nome ad un tipo di horror psicologico, sotteso e mirante a generare ansia e fobia grazie a sensazioni suggerite ed implicite. Se buona parte della sua filmografia testimonia la capacità di Avati di infondere angoscia partendo da temi razionali e facendo ricorso a suggestioni (ricordi, leggende, presenze fantasmatiche legate a fatti passati), la produzione di "Dove comincia la notte" apparenta il film diretto da Zaccaro a quello di Laurenti (La stanza accanto).

Hackett 28/03/08 11:59 - 1865 commenti

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Buon film, questo di Zaccaro, in cui l'ombra di Avati si fa sentire in maniera insistente. L'opera infatti segue diligentemente un'ottima sceneggiatura, la quale sa guardare con l'inconfondibile occhio avatiano il senso di inquietudine che un oscuro passato a volte porta con sé. Ottima costruzione della trama (credibile e convincente), alla quale viene aggiunto un piccolo elemento soprannaturale, quasi a testimoniare l'incapacità umana di comprendere ogni cosa.

Cotola 20/01/08 03:01 - 9012 commenti

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Delicato e raffinato psicodramma, con labili tinte gialle, che può contare su una buona regia del giovane Zaccaro, che nonostante l’argomento (la storia tra un maturo professore ed una sedicenne) evita con grande sobrietà di soffermarsi su particolari morbosi e pruriginosi, così come pure evita coraggiosamente di intraprendere la strada del paranormale. Merito anche della bella sceneggiatura scritta da Pupi Avati. Un piccolo film meritevole di essere visto.

Capannelle 4/06/08 10:17 - 4399 commenti

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Buon prodotto girato con pochi mezzi, tanto che il contenuto prevale sulla confezione. Ma la regia non è male, Zaccardo tiene giustamente un profilo più da giallo psicologico che da film scabroso. La vicenda è intrigante, Avati la popola di indizi che sembrano portare alla via d'uscita (le date, il rossetto) e con qualche passaggio a vuoto (la storia tra il ragazzo e la signorina). Attori nella media.

Herrkinski 12/06/08 18:11 - 8072 commenti

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Non male questo film di Zaccaro, nato sotto l'egida di Avati (e si vede). Infatti l'intera pellicola è un melodramma dalle tinte fosche, con qualche spruzzata di giallo e paranormale. I temi sono molto avatiani: i fantasmi del passato, l'oscura vicenda su cui i protagonisti decidono di indagare, il ritrovamento di antichi documenti, strane e spettrali atmosfere... Bella l'ambientazione nella casa dove si svolge buona parte del film, discreti gli interpreti. Una pellicola malinconica e strana, con uno sconfortante finale. Da riscoprire.

Lovejoy 12/03/09 17:55 - 1823 commenti

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Thriller piatto e prevedibile, dalla conclusione banalissima. La regia di Zaccaro vale quanto quella di un qualunque anonimo mestierante, il ritmo è fiacco e il cast è del tutto anonimo. Produce Pupi Avati, ma ciò non toglie che la pellicola non valga il tempo che le si dedica. Anzi...

Tomastich 11/03/09 08:23 - 1255 commenti

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Pupi Avati ci ha messo le mani e si sente (visto che il soggetto rielaborato sarà poi simile a quello del Il nascondiglio). Maurizio Zaccaro, buon regista discepolo del maestro, è pacato nell'esecuzione, come a voler girare un film senza disturbare "qualche presenza". Si, proprio questa connessione tra stile-non stile e spirito-non spirito è una chiave di lettura avatiana. Momenti anche poetici e drammatici in un film da riscoprire. Molto bello.

Galbo 4/10/09 16:16 - 12380 commenti

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Su soggetto e sceneggiatura di Pupi Avati, Maurizio Zaccaro ha diretto questo thriller con venature horror, realizzato negli Stati Uniti, a Davenport (Iowa). Il film è girato con stile e il regista (nonostante sia praticamente agli esordi) appare già ampiamente "padrone" del mezzo, tanto che nonostante si tratta di un'opera realizzata a basso costo non sfigura di fronte a produzioni più importanti. Buone la sceneggiatura, la fotografia e la prova del cast.

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Funesto 7/11/09 17:47 - 525 commenti

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Dopo un'eccitata attesa l'ho visto e non m'è dispiaciuto, anzi. È un bel giallo fantasmagorico molto accattivante che evita totalmente le scene di sangue (ma delle quali non sentiamo minimamente il bisogno) e punta molto sulla malinconica atmosfera della villa (simile a quella di Un topolino sotto sfratto) teatro di inquietanti fenomeni paranormali. Passabile la prova del cast (ma personalmente trovo Gallop inadatto) e buono il finale, orchestrato però molto sottotono. Peccato per la brutta resa filmica da TV-movie... 3 palle.
MEMORABILE: Lo spannung del film è la scena del lampadario che tintinna... ma che non c'è più da quattordici anni!

Metuant 17/01/10 16:02 - 456 commenti

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In bilico tra il giallo, il surreale e il film di fantasmi, è a mio avviso un esempio rarissimo di questo tipo di cinema in Italia. Tralasciando la fallace locandina fatta solo per attirare pubblico (non solo non c'è una goccia di sangue nel film, ma tantomeno un assassino con coltellaccio), è un film che punta tutto sull'atmosfera misteriosa e opprimente della casa nella quale si svolge e sulla storia, degna di un racconto di fantasmi vecchio stampo. Da riscoprire.
MEMORABILE: L'enigmatico e per certi versi disturbante, finale.

Lucius 12/02/10 13:41 - 3015 commenti

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Un prodotto dignitoso e di mestiere venato di un certo mistero, questo film "avatiano" ricco di atmosfera. La sceneggiatura è buona, il finale forse un po' affrettato e scontato ma non per questo non meno affascinante ed originale chiude un lungometraggio da riscoprire, per chi non lo avesse ancora visionato.

Daniela 5/05/10 17:47 - 12626 commenti

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Avati, nelle vesti di soggettista e produttore, si esercita sul tema della casa infestata, su cui tornerà in anni più recenti con esiti migliori. Alcune idee sono buone (le "tracce" del passato che non vogliono scomparire) ma non può dirsi un buon film, sia per le incongruenze di sceneggiatura (alcuni passaggi sono tanto inutili da risultare irritanti) che la mediocre prestazione del cast. In particolare Tom Gallop è espressivo quanto un filetto di merluzzo e riesce a rovinare un finale che poteva essere suggestivo anche se anch'esso poco convincente.
MEMORABILE: Il lampadario con le decorazioni natalizie che tintinnano

Corinne 5/02/11 00:45 - 420 commenti

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Thriller suggestivo e gotico, penalizzato però da una soluzione finale che non mette insieme tutti i tasselli disseminati nell'ora e passa precedente (il rossetto, la "presenza" percepita non solo dal protagonista). La scena conclusiva rimane comunque impressa, mentre la regia e la fotografia fanno molto film tv. Nel complesso buono.

Mco 2/11/11 23:02 - 2324 commenti

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Un giovane eredita dal padre la casa teatro di una liaison dangereuse tra il de cuius e una sedicenne, poi suicidatasi. Lo attende un luogo carico di mistero, in primis quello relativo alla reale morte o meno della ragazza. Da un'idea del grande Avati, Zaccaro realizza una pièce cinematografica troppo lenta e per larghi tratti priva del necessario cipiglio gotico. Sia inteso, il prodotto vive anche di momenti affascinanti sfociando in terreni quasi supernatural, ma forse ci si attendeva di più da una produzione di tal nome.

Max92 17/10/11 10:35 - 104 commenti

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Un film dalla doppia anima: tanto originale ed avvincente nella prima parte quanto frettoloso, banale ed incomprensibile nella seconda. La mano esperta di Pupi Avati si vede nella ricostruzione fine ed inquietante dei misteri sepolti legati alla grande casa ereditata dal protagonista, ma soprattutto nella costruzione di una vicenda nella quale nulla è come sembra. Ma gli ultimi trenta minuti sono il caos e lo sbaraglio più completi: nulla viene chiarito e rimangono solo domande. Bravo e simpatico Tom Gallop.

Deepred89 6/12/12 03:13 - 3704 commenti

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Passabile thriller con venature fantasmatiche, un po' piatto nella confezione ma abile nel fornire agli spettatori elementi in grado di tenere costantemente vivo l'interesse. La soluzione è onesta ma troppo sotto le righe per lasciare pienamente soddisfatti, ma ciò che la precede intriga e non esclude qualche colpo di scena non disprezzabile. Protagonista discreto ma non esaltante; azzeccato il brano musicale al pianoforte. Nulla di che, ma per gli appassionati una discreta chicca.

Rambo90 21/01/14 03:04 - 7679 commenti

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Raro esempio di giallo italiano post-ottanta che sia riuscito bene, anzi benissimo. Pur con un protagonista non eccelso (Gallop ha lo sguardo fra l'inebetito e l'imbambolato) il film si fa seguire, grazie a una storia che confonde e intriga mettendosi in bilico fra il mistero e una storia di presenze. La regia di Zaccaro è buona, ma è soprattutto la sceneggiatura di Avati a essere decisiva, e con la rivelazione finale si guadagna l'eccellenza. Buona la colonna sonora.

Nicola81 2/03/14 20:53 - 2840 commenti

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Personalmente l'ho trovato molto deludente. Piatto nella confezione, spartano nella messa in scena, interpretato da un protagonista imbambolato e inespressivo come pochi; anche la tanto decantata sceneggiatura di Pupi Avati lascia troppi interrogativi in sospeso. Zaccaro dirige discretamente, ma in un film già abbastanza esangue anche la sua correttezza formale rischia di accentuare la sensazione di povertà. Peccato, perché la storia potenzialmente era interessante. Calzanti le musiche di Stefano Caprioli. Due pallini.

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Nando 25/04/16 12:03 - 3810 commenti

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Thriller psicologico in cui le efferatezze sono praticamente nulle e si cerca un'indagine introspettiva di una vicenda familiare avvenuta circa tre lustri addietro. Interessanti le situazioni nonostante un cast anonimo e ambientazioni statunitensi prive di appeal. Buona colonna sonora e soprattutto finale fuori dai canoni.

Ira72 1/12/16 15:41 - 1309 commenti

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La locandina è senz'altro ingannevole, perché non vi saranno né sangue né coltelli, o comunque nulla di efferato o splatter. Si tratta più di una ghost story, in cui la tensione è retta dal visto non visto e dal mistero irrisolto. Porte che si aprono e si chiudono, lampadari che tintinnano: colpa del vento che tutto muove? Oppure la giovane abitante della casa non si è suicidata veramente ed è ancora viva? La trama, sebbene abusata, è sviluppata con originalità senza cadere in cliché visti e rivisti. Un film non memorabile ma che intrattiene.

Minitina80 12/12/16 18:46 - 2980 commenti

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Come Rebecca nel film omonimo di Hitchcock, Glenda Mallory non appare mai, eppure la sua presenza è forte e costante riuscendo a penetrare fino al midollo. Non si sobbalza mai dalla sedia e non è necessario avere antiemetici a portata di mano poiché il dramma è psicologico e la paura suggerita senza mai ricorrere al sangue. Zaccaro non sembra un esordiente, forse per l’ombra di Pupi Avati e gira con mano sicura un thriller sopraffino che meriterebbe di essere ampiamente riscoperto.

Jdelarge 14/03/17 01:05 - 1000 commenti

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Film difficile da giudicare complessivamente, proprio perché appare palese una sproporzione qualitativa tra la piuttosto anonima regia (certamente non aiutata dal cast di attori) e l'interessante sceneggiatura firmata Pupi Avati. Una buona atmosfera pervade il film dall'inizio alla fine, ma le indagini, su cui ci si sofferma per molto tempo, sembrano slegate da quello che è il senso del film: la famiglia che si ritorce contro, la cui assenza/presenza rimane come un segno indelebile sul giovane protagonista.

Myvincent 17/08/17 14:35 - 3727 commenti

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La sceneggiatura e lo stile di Pupi Avati ne fanno una sorta di sua opera apocrifa, per le atmosfere sovrannaturali ed esoteriche, incastonate in una trama tutta giallo sangue. C'è una villa ereditata e su di essa sembra gravare una malefica sorte. Circonvoluzioni e sviluppi misteriosi fanno il resto, con sapiente regia, raggiungendo l'acme in prossimità di un finale davvero inaspettato.

Alex1988 10/03/20 18:34 - 728 commenti

I gusti di Alex1988

Film targato Pupi Avati, qui in veste di soggettista e sceneggiatore (diversi membri del cast tecnico sono suoi abituali collaboratori) ma firmato dall'esordiente Maurizio Zaccaro, il quale sembra cogliere lo spirito avatiano poco avvezzo alla spettacolarizzazione del genere thriller; molte sono le reminiscenze del classico La casa dalle finestre che ridono. Giusta dose di tensione, quindi, ma, probabilmente anche a causa del ristretto budget l'esito finale non giova troppo all'operazione.

Gugly 14/03/20 00:28 - 1185 commenti

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Aspettative in parte deluse: l'atmosfera paratelevisiva e fine anni 80 non disturba, quella della cittadina statunitense di grigia provincia nemmeno; a non funzionare sono il plot e le svolte del protagonista... Fino a un certo punto ok, seguiamo il suo smarrirsi in una storia che diventa più grande di lui, ma poi? La spiegazione e il finale non convincono. Piccolo esempio di occasione perduta.
MEMORABILE: Il lampadario che tintinna senza cristalli.
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  • Discussione Funesto • 19/12/09 14:21
    Fotocopista - 1415 interventi
    Provo a ritrovarne il link.
  • Discussione Funesto • 19/12/09 14:23
    Fotocopista - 1415 interventi
    Anzi, mi sembra si chiami piuttosto "Profondo Thrilling". Era un sito sul giallo all'italiana, con una sezione per dare i voti. Ma ricercandolo in tutti e due i modi non trovo nulla... indagherò.
  • Discussione Undying • 19/12/09 14:25
    Risorse umane - 7574 interventi
    Funesto ebbe a dire:
    Anzi, mi sembra si chiami piuttosto "Profondo Thrilling". Era un sito sul giallo all'italiana, con una sezione per dare i voti. Ma ricercandolo in tutti e due i modi non trovo nulla... indagherò.

    Mai scritto lì e mai date 10 stelline a questo film: se ritrovi il link, fammelo sapere.
    Grazie.
  • Discussione Funesto • 19/12/09 14:34
    Fotocopista - 1415 interventi
    Mi ci metto di punta e lo ritroverò ;-). Comunque non dico che i commenti te li ha copiati; dico solo che ha anche una buona affinità con te sui giudizi dei film che entrambi avete visto. Non vorrei che tu avessi capito che tale utente copia ciò che fai (tipo un troll...).
    Ultima modifica: 19/12/09 14:35 da Funesto
  • Discussione B. Legnani • 19/12/09 17:58
    Pianificazione e progetti - 14945 interventi
    Undying non ha mai scritto su Profondo thrilling. Inoltre su Profondo Thrilling non si danno voti ai film.
    Per me ti confondi con http://nonsolotrash.dyndns.org/
  • Discussione Funesto • 19/12/09 20:05
    Fotocopista - 1415 interventi
    Ma sì, è possibile... non ricordo precisamente il sito, e poi Profondo Thrilling credo che ora non esista più... non riesco più a collegarmici, è come se fosse stato cancellato.
  • Discussione B. Legnani • 19/12/09 21:56
    Pianificazione e progetti - 14945 interventi
    Funesto ebbe a dire:
    Ma sì, è possibile... non ricordo precisamente il sito, e poi Profondo Thrilling credo che ora non esista più... non riesco più a collegarmici, è come se fosse stato cancellato.

    È qui: http://thrilling.forumfree.org/

    Cliccando su "Back to main site" vai in modalità wiki.
  • Discussione Funesto • 19/03/12 14:59
    Fotocopista - 1415 interventi
    Una sciocchezza, ma che m'ha stupito un po'

    LEGGERISSIMO SPOILER
    L'assassino della ragazza incinta, nel film ancora vivo, nel corso del film non lo vedremo mai nè di persona nè in foto, anche se sapremo poi ovviamente di chi si tratterà. Lo sentiamo indirettamente solo al telefono col protagonista.
  • Homevideo Buiomega71 • 4/04/13 10:57
    Consigliere - 25937 interventi
    Direttamente dalla collezione privata di Buiomega71, la vhs Vivivideo

    Durata effettiva: 1h, 32m e 32s

    Ultima modifica: 29/04/14 15:43 da Buiomega71
  • Curiosità Buiomega71 • 20/05/15 17:09
    Consigliere - 25937 interventi
    Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (Ciclo: "Arena Italia"", venerdì 24 settembre 1993) di Dove comincia la notte: