Fuga dalla scuola media - Film (1995)

Fuga dalla scuola media
Locandina Fuga dalla scuola media - Film (1995)
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Titolo originale: Welcome to the dollhouse
Anno: 1995
Genere: commedia (colore)

Cast completo di Fuga dalla scuola media

Note: premiato al sundance del 1996

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Tutti i commenti e le recensioni di Fuga dalla scuola media

TITOLO INSERITO IL GIORNO 20/05/08 DAL BENEMERITO FORD
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Ford 20/05/08 13:32 - 583 commenti

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Dawn Wiener è una ragazzina brutta e sfigata, odiata da tutti a scuola e non troppo amata a casa... sembrerebbe il classico film pre-adolescenziale, la ricerca della popolarità, le prime stupide cotte... ma qualcosa non va: Dawn è un'accentratrice di sfighe e cattiverie e sembra non possa far nulla per risollevarsi. Una commedia nerissima. Ottima la Matarazzo in un personaggio ai limiti dell'irrealtà. Si ride di gusto per non piangere...

Scarlett 11/07/08 17:17 - 307 commenti

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Una parentesi sullo sviluppo adolescenziale e quanto sia difficile essere diversi nel contesto degli anni delle scuole medie. C'è veramente molto poco di cui sorridere degli episodi della vita di Dawn, appena approdata alle scuole medie, schernita, emarginata, gelosa delle attenzioni dei genitori verso l'ultimo genita. La qualità più grottesca di questa commedia per modo di dire è che potrebbe tranquillamente essere reale.

Cotola 23/11/09 23:53 - 9512 commenti

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Bell'esordio di Solondz che mette subito in luce la sua vena di cattiveria e la sua figura di regista sgradevole cui non importa nulla di andare incontro alle usuali aspettative del pubblico. Lo stile è già personale e i temi sono quelli del cinema a venire di questo cineasta. Davvero buona soprattutto se si pensa che è un'opera prima. Giustamente premiato al Sundance.

Galbo 26/11/09 06:45 - 12641 commenti

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Seconda prova del regista indipendente Todd Solondz, nonché vincitore del festival americano di Sundance, Fuga dalla scuola media (orrendo il titolo italiano !) è una intelligente e caustica commedia sugli adolescenti e sulle difficoltà di rapportarsi con il mondo degli adulti. Sceneggiatura brillante (che mette acutamente alla berlina diversi luoghi comuni) e regia personale sono gli elementi più convincenti dell’opera.

Gestarsh99 29/05/11 10:10 - 1395 commenti

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Chi si aspettasse una frizzante commedia adolescenziale all'insegna della riscossa finale oppure l'incanto di un'evasione fantasy in stile Matilda 6 mitica, cadrebbe in un errore madornale. Solondz non ci pensa lontanamente ad indorare la pillola all'infelice, piccola Dawn e la relega ad una vita scolastica, famigliare ed affettiva tragica e disastrosa sotto ogni profilo. La sua provicia USA non ha pietà, né rispetto, né comprensione per chi è in difficoltà ed ogni tentativo di ribellione non fa altro che ritorcersi sul più debole. È una black-comedy ma si ride col magone in gola.
MEMORABILE: La preoccupazione di Heather Matarazzo dopo l'annunciato ultimatum di violenza carnale nei suoi confronti.

Mickes2 31/07/11 13:48 - 1672 commenti

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Si respira aria purissima da Sundance. Con lo humour nero che lo contraddistingue, il regista americano racconta senza alcuna forzatura, con gran delicatezza e sincerità, uno durissimo e tormentato spaccato di vita che si chiama infanzia. Utilizza un contesto normale, composto da personaggi normali, con vite e dinamiche familiari normali e mette in risalto l’importanza del bisogno di affetto nella famiglia; sottolinea questo bisogno mettendo un accento sull’insensibilità e l’indifferenza degli adulti, genitori o insegnanti che siano. Brioso.
MEMORABILE: La colonna sonora; l'interpretazione della Matarazzo; l'incipit; il cinismo, l'ironia, i toni beffardi, malinconici e divertenti di Todd Solondz.

Daniela 9/10/11 16:09 - 13269 commenti

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Se si è occhialuti, bruttini, goffi, la scuola media può essere veramente un inferno... lo sperimenta sulla propria pelle la protagonista, già poco amata in famiglia dai genitori distratti che preferiscono il fratello maggiore secchione e la sorellina sempre in tutù rosa (detestabile). Subito prima del folgorante Happiness, Todd Solondz gira come notevole commedia amarognola, in cui lo spettatore si identifica con la protagonista (chi non ha mai sperimentato quanto possono far male certe cose?) ma anche ne ride, dato che è davvero troppo sfigata.

Werebadger 24/11/11 02:28 - 270 commenti

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Le disavventure di una ragazzina bruttina, timida e sfortunata, oppressa a scuola da odiosi compagni ed insegnanti e a casa da familiari altrettanto spregevoli. Una Carrie in versione "realistica", offre uno spaccato estremamente veritiero del mondo dell'adolescenza, una storia di profonda emarginazione e vittimismo. Si ride, ma si prova rabbia nel vedere le crudeltà subite da Dawn, ma anche la sua passività nel subire senza reagire quasi mai. Perfido.
MEMORABILE: La marcetta rock che si sente in sottofondo in alcune scene; Dawn acceca un'insegnante sparando un proiettile di carta ad un bullo.

Pinhead80 8/03/12 12:28 - 5405 commenti

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Il periodo delle scuole medie è sicuramente uno dei più difficili da affrontare sia perché cambiano le richieste che la società ci pone sia per fattori di sviluppo. Ne sa qualcosa la nostra protagonista, che si ritrova sostanzialmente contro tutto e tutti, vittima di un sistema che non la tutela e di una famiglia problematica a partire dai genitori stessi. Ecco quindi che rimane la fuga (che sia fisica o mentale) come sistema per allontanarsi o meglio come evasione sociale. Solondz inquadra perfettamente e cinicamente la questione.

Deepred89 24/11/12 14:54 - 3864 commenti

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Commedia divertente e amarissima immersa in un'America provinciale da brivido, un coloratissimo contesto da incubo che capovolge con toni fantozziani e nichilisti l'universo teen anni 80. Il tutto appare un po' sconclusionato e a tratti gratuito, ma la critica corrode nel profondo e la regia infonde al tutto la giusta raffinatezza. Buona fotografia, bei movimenti di macchina, azzeccatissima la giovane protagonista. Meno appagante del successivo Happiness, ma comunque molto interessante.

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Bizzu 23/02/14 23:10 - 218 commenti

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Sotto l'apparenza di una commedia americana (di quelle che ci propinano nei pomeriggi estivi sulle reti nazionali, per far capire lo spessore) si cela una perla nera. Disilluso, cinico, senza speranza, una pietà verso gli ultimi che nemmeno nei piu blasonati film da cineforum. Forse sto esagerando, fatto sta che la confezione apparentemente scanzonata ci fa buttare giù le peggiori nefandezze quasi senza accorgercene, ma alla fine del film tocca pagare pegno con la coscienza.

Jena 17/02/18 21:22 - 1669 commenti

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Al suo secondo film già l'universo originale e unico di Solondz si è definito. I suoi protagonisti sono i perdenti, gli ignorati della società o perché brutti o perché stupidi o grassi, in definitiva perché sfigati. Ma nel rappresentarli nessun vittimismo peloso o freddo compiacimento ma uno sguardo unico, originale, lucido e nel contempo commosso, che nessun altro regista ha. Si ride anche parecchio. La Matarazzo offre una prova superba, da Oscar, ma il merito sta sopratutto in chi la dirige. Finale bloccato, che non chiude nulla.

Paulaster 11/10/22 09:34 - 4874 commenti

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Ragazzina delle medie subisce vessazioni e bullismo all’interno del plesso scolastico. Quadro spietato che non si risparmia un gergo piuttosto offensivo (come conseguenza è presente anche il cinismo familiare). Il clima pesante si stempera in innocenti pulsioni sessuali (naturalmente non corrisposte) e sfocia nel rapimento della sorella minore, forse il momento più pasticciato del film. Nel complesso la denuncia è forte, anche se il focus è il diritto di essere felici (o perlomeno di essere accettati) difetti compresi. La giovane Matarazzo è perfetta per il ruolo.
MEMORABILE: Le scritte sull’armadietto; La festa per l’anniversario dei genitori; I 200 dollari per cantare; La fuga a New York.

Giùan 5/01/24 09:52 - 4925 commenti

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Il cinema palindromo di Solondz non conosce vie d'uscita fantastiche e grottesche (come quella d'un film che pure gli si può avvicinare per vaga assonanza) ma solo scorciatoie incolori, piatte eppure affettuosamente sensate come quella indicata nel finale dal catatonico fratello maggiore nerd. Un ritratto prepuberale perturbante che funziona perché Solondz non fa di Dawn l'eroina che conosce aprioristicamente il bene e il male ma una ragazzina che procede per tentativi di affrancamento e insana adesione al conformismo, a cui non si può chiedere un coraggio che ancora non si può dare.
MEMORABILE: La fuga di Brandon cui Dawn non può e sa unirsi.
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  • Homevideo Buiomega71 • 10/02/14 09:37
    Consigliere - 27097 interventi
    Direttamente dalla collezione privata di Buiomega71, la vhs Lucky Red

    Ultima modifica: 10/02/14 12:51 da Zender