Gigi & Andrea si fecero notare nel 1988 per una fiction chiamata "Don Tonino", ispirata ai racconti di padre Brown, portati in tv negli anni 70 da Renato Rascel. Gigi era il commissario e Andrea il sacerdote-investigatore. Strideva un po' vedere Andrea in sottoveste nera che non correva dietro alle sottane tipo Acapulco ultima spiaggia a sinistra, ma il mix thriller/commedia funzionava comunque. Da notare una giovane Vanessa Gravina nel ruolo di Sara, adolescente con sorellina antipatica.
Non è un capolavoro, ma si può vedere. Una serie comico-investigativa che si fa seguire grazie alle buone interpretazioni della coppia Gigi-Andrea e a discreti attori di contorno. Le storie nella loro semplicità sono godibili. Da rivalutare, secondo me.
Prodotto gradevole anche se dotato di una regia e di una fotografia pressochè atroci. Suonava invero un po' strano vedere Andrea Roncato nei panni seri di un prete, per di più investigatore, ma alla fine lo accompagnamo volentieri nello sviluppo dell'indagine di turno. I siparietti di Gigi non funzionano sempre al 100%, non tutti i comprimari sono proprio bravissimi, ma nel complesso la serie risulta gradevole. Ricordo in qualche episodio piccoli spunti horror veramente paurosi.
MEMORABILE: Vedi sopra: una medium in trance con gli occhi iniettati di sangue e la voce biascicante.
Uno dei migliori telefilm italiani di quel periodo. Ben scritto e diretto con brio, ha il suo punto di forza nelle interpretazioni dei due protagonisti, Gigi e Andrea (che in seguito non si ripeteranno a questi livelli) e di quella di Nicola De Buono, che ogni tanto in quel periodo imperversava anche in Casa Vianello. Bravi anche gli altri. Sigla iniziale memorabile.
Ottimo esempio di “prete-detective” (superiore al comunque gradevolissimo Don Matteo). La comicità elementare ma simpatica di Gigi & Andrea s’incastra in ottime trame gialle con risvolti horror che non t’aspetteresti, ma d’altronde erano gli anni d’oro dello "spaghetti horror" e dei vari Fulci, Bava Jr, Soavi… Con la censura e la poca voglia d’originalità della tv d’oggi sarebbe impossibile un prodotto simile. Da ricordare tra i classici.
MEMORABILE: Le luci, la fotografia e le scenografie, a tratti squisitamente gotiche. Le musiche, particolari e originali. L’assistente mezza cecata di Gigi.
Sicuramente la migliore performance artistica del duo comico Gigi & Andrea, autori peraltro di prestazioni non memorabili altrove. Questi telefilm non fanno gridare al miracolo e lasciano perplessi sotto molti aspetti (gli attori nei ruoli secondari), ma i due protagonisti sono in palla e le storie tutto sommato gradevoli.
Discreta fiction, sorretta quasi interamente da un Andrea Roncato ancora in forma e sorprendentemente a suo agio nei panni del sacerdote-detective. Ad essere irrimediabilmente datata è la confezione, a dir poco scadente: ritmo inesistente, pessima fotografia, comprimari non all'altezza (specie i giovani, tra cui l'ex-Beehive Manuel de Peppe!), scarsa cura generale; difetti comunque comuni a tutte le altre produzioni Fininvest del periodo. Insomma, un prodotto simpatico ma completamente sorpassato per gli standard odierni...
Una serie giallo-comica ben realizzata, che ha avuto sempre poca considerazione anche nella ristretta cerchia dei collezionisti. Invece, pur nella sua modestia e nel suo ambito di struttura a episodi, resta un buon esempio di cinema (minore) italiano, anche se eccessivamente stereotipato in alcuni passaggi. Va detto altresì della presenza di situazioni al limite dell'orrorifico, godibili proprio per la loro dualità intrinseca. Dopo le prime messe in onda, le repliche sono servite unicamente per riempire i palinsesti notturni di Mediaset.
Uno dei molti telefilm (dell'allora Fininvest) destinato a un pubblico di ragazzi, ma anche di adulti in vena di svago. Don Tonino (Roncato) è uno dei molti preti-investigatori che hanno costellato la nostra televisione (il recente Don Matteo non s'è invento niente!). Episodi gioviali a tinte gialle che all'epoca ebbero un certo consenso, anche se una regia più attenta ne avrebbe decretato un risultato artisticamente più dignitoso e duraturo nel tempo (ma la forza di queste serie erano basate sulla verve degli attori "a consumo").
Atipico telefilm tra il poliziesco e la sit-com. Le trame gialle non sono male, mentre altalenanti sono gli elementi di contorno del format: la rivalità oratoriale fra don Tonino e don Oreste, la sorellina spiona Lara Motta, il belloccio Manuel De Peppe (che in ogni episodio si esibisce in un saggio di bravura nelle più disparate discipline). La seconda stagione alza vistosamente il budget, tuttavia noi oltranzisti preferiamo la prima proprio per la messa in scena più casareccia (oltre che per la presenza di Vanessa Gravina, poi sostituita).
MEMORABILE: La genuina e naïf sigla animata della prima stagione, mentre quella mezza live della seconda diventerà fastidiosamente lunga e compiaciuta.
Serie poliziesca investigativa che si differenzia dai precedenti lavori della coppia Roncato-Sammarchi per una certa seriosità (con spunti comici più raffinati rispetto a quelli tipici della coppia) e per la presenza di sfumature quasi horror che non ci si aspetterebbe, in produzioni del genere. Il risultato è sorprendentemente godibile, per quanto gli episodi siano afflitti da una certa lentezza e soprattutto dalla trascuratezza della realizzazione che azzoppa molte produzioni televisive dell’epoca.
Serie tv anni 80 ben fatta e avvincente! il duo, solitamente impegnato in commedie di basso livello, qui rivela un notevole affiatamento aiutato da trame non scontate (in due o tre episodi si sconfina palesemente nell'horror) e intriganti. Anche il cast di contorno se la cava egregiamente. Da notare una giovane e già bellissima Gravina e un effimero idolo delle teenager quale Manuel De Peppe.
MEMORABILE: La sigla e l'episodio "Delitti diabolici".
Una serie tv che non convince del tutto, soprattutto per il fatto che Roncato (nei panni di Don Tonino) non pare avere nelle sue corde certi personaggi e spesso appare completamente fuori contesto. Sammarchi fa il suo, ma forse a ruoli invertiti il duo comico avrebbe dato qualcosa in più. Gli episodi sono privi di interesse e non sempre sono ben sceneggiati.
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Discussione124c • 20/07/09 18:23 Contatti col mondo - 5193 interventi
Zender ebbe a dire: Hai ragione, io la ricordo con simpatia. Fu un personaggio indubbiamente azzeccato, per Andrea. però è un po' che mi pare non la trasmettano... Chi le ricorda più?
Di solito, le reti Mediaset lo trasmette a notte fonda, perchè "Don Tonino" è un prodotto anni'80, cioè stravecchio per il 2000!
DiscussioneZender • 21/07/09 09:40 Capo scrivano - 48855 interventi
124c ebbe a dire: Zender ebbe a dire: Hai ragione, io la ricordo con simpatia. Fu un personaggio indubbiamente azzeccato, per Andrea. però è un po' che mi pare non la trasmettano... Chi le ricorda più?
Di solito, le reti Mediaset lo trasmette a notte fonda, perchè "Don Tonino" è un prodotto anni'80, cioè stravecchio per il 2000! Ah ecco, probabilmente nascosto nelle notti di Italia 1... Praticamente come non darlo.
DiscussioneAle nkf • 20/05/15 20:43 Contatti col mondo - 14031 interventi
Questo venerdì/sabato dovrebbero mandare in onda il secondo episodio della seconda stagione (su otto totali), quindi dovresti essere in tempo per vederne una buona parte...
DiscussioneAle nkf • 21/05/15 01:08 Contatti col mondo - 14031 interventi