Teen slasher piuttosto famoso in america. Diciamo che si rifà molto a Scream. E' un prodotto nella media di questo tipo di film; niente di che. Purtroppo è stato molto censurato nelle versioni che circolano. Da ricordare la scena del killer che irrompe all'orgia-party (ma che forse poteva essere fatta meglio ed è troppo sbrigativa). Il killer è facilmente individuabile (era la mia prima scelta tra tutti i sospettati). Molto bella e sexy Brittany Murphy, un po' troppo scura la fotografia.
Inferiore alle attese. Discreta l'idea del ribaltamento della regola d'oro degli slasher, ma penalizzante il mix di registri e la messa in scena di piattezza assoluta. Soluzione lampante dopo mezz'ora anche grazie al (pessimo) doppiaggio italiano, ma a Wright poco interessa mescolare le carte. La Murphy, anche con brutta acconciatura corvina, trasuda sesso da ogni poro e il rifiuto del ragazzo di andare a letto con lei è uno dei momenti cinematograficamente più implausibili degli ultimi dieci anni.
Uno dei tanti, mediocri prodotti partoriti sulla scia del grande successo di Scream. Questa volta il misterioso maniaco di turno – la cui identità si intuisce invero fin dall’inizio – fa a pezzi i ragazzi vergini di una scuola. Sceneggiatura puerile con i soliti dialoghi adolescenziali a base di sesso e gossip, tensione nulla, regia piatta, attori miserrimi, musiche scadenti.
Discreto thriller-horror giovanile, leggermente superiore alla media e chiaramente destinato al mercato home-video. Tutto sommato non è malaccio e i risvolti parodistici di altri film similari ci vengono qui abbastanza risparmiati. Certo la rappresentazione dei giovani è sempre pietosamente superficiale, comunque qualche buon colpo di scena, una sceneggiatura che funziona e un finale tutto sommato ad effetto rendono il film perlomeno godibile. Sangue ce n'è, azione pure e Michael Biehn è sempre un ottimo attore, spesso sottovalutato.
Cherry Falls è un vero e proprio insulto allo spettatore. Mi sento offeso dalla bruttezza e dall'insulsaggine di questo film e dalla sfacciataggine del regista che probabilmente pensa che gli estimatori dell'horror siano così cretini da sentirsi in diritto di rifilar loro questa ridicola "cosa" che ha prodotto. Tutto nel film è un susseguirsi di elementi ridicoli; dalle battute iniziali al finale, uno dei più stupidi e meno credibili che il cinema horror abbia mai partorito. Una boiata!
"Cherry Falls" è un mediocre thriller giovanile che mescola rimandi a famose pellicole da cui riprende diversi temi (Halloween, Scream) come la verginità da perdere per scampare alla morte da parte del killer. Sceneggiatura penosa piena di cliché del genere e recitazione mediocre. La regia è sui limiti, c'è un buon incipit e la fotografia in più punti è davvero buona. Bella scena finale. Tutto sommato niente male, nonostante alcuni momenti di noia mortale davvero atroci e una confezione piuttosto piatta. Da vedere? Non so...
MEMORABILE: Le cascate che si tingono di rosso; l'incipit.
A Cherry Falls, da quando la verginità non è più garante d'incolumità fisica, incombe un olocausto d'imeni. L'ormone dilaga gagliardo verso un "party ficcatoio" in cui depennarsi dalla lista delle vittime potenziali... Lo slasher non ha certo un genoma di lusso, ma ha saputo negli anni evolversi con brio: epperò non basta sovvertirne un'assioma per vitalizzarne lo schema, bisogna anche andare al fondo delle conseguenze. Wright - professionale ma senz'anima - intrattiene con latenze e aspettative, spalma morbi d'incesto, per poi svaccare in un finale smutandato e "porky'ssiano". Modesto.
Per il sottoscritto il miglior slasher mai girato, che manda in cantina Scream & company. Ci voleva il regista del tosto Romper Stomper per realizzare il vero, unico slasher movie del nuovo millenio. Squarci visionari, il massacro al party dove tutti i giovani fanno sesso per non essere uccisi, con i corpi seminudi dei teen ager che fuggono, si accalcano, vengono maciullati, imbrattati di sangue, tra David Lynch e Larry Clark. Non è solo il plot rivoluzionario e potenza visiva, furia devastante. Chi non fa sesso muore. Gioellino da non perdere.
MEMORABILE: Le cascate di Cherry Falls che si tingono di sangue nel finale. Pura potenza visionaria.
Il film è invero bruttino, girato con una fotografia scadentissima ed interpretato in maniera ridicola come fosse una soap uruguaiana; però l'idea che si debba perdere la verginità (con tanto di festa organizzata all'uopo) per aver salva la vita è decisamente spassosa. Certo il serial killer ricorda troppo sua maestà Richard "Madre Parucca" Benson per poter essere preso anche minimamente sul serio. Tra l'altro dopo una decina di minuti già si intuiscono trama, colpevole ed epilogo del film ed a tratti la storia si pianta come Cavendish sul Pordoi.
Un horror di basso livello che riesce a regalare momenti di spudorata cretineria! Un killer "vestito per uccidere" (alla De Palma), sequenze che presentano le forzature tipiche dei clichet, omicidi obrobriosi da serial televisivo, personaggi monodimensionali e addirittura un finale che riesce a sconfinare persino nel comico involontario. Di sicuro il peggior teen slasher mai realizzato. Da evitare...
In Virginia un serial killer ce l'ha con le vergini di un paese di provincia, al punto che gli studenti organizzano un mega sex-party per autosalvaguardarsi. Il film è girato con ironia e freschezza, sicuramente intrattiene con brio, ma ha il difetto delle ultime produzioni horror: tanto rumore per nulla.
Di fatto uno slasher come tanti, con killer traumatizzato e adolescenti al macello (ma il body count è molto inferiore alla media del genere), final girl e bla bla bla. L'idea di far uccidere i ragazzi vergini non è poi così innovativa, viste le motivazioni dell'assassino, ed è più che altro il pretesto per gag e battute e per il "pop your cherry" ("perdi la tua verginità" da cui il gioco di parole del titolo originale) party. Wright ammicca a Twin Peaks nel mostrare la cittadina con tanto di cascate, ma qualunque paragone sarebbe impietoso.
Uno slasher derivato dal successo dei vari Scream, ma molto più povero e approssimativo della saga di Craven. La tensione e la paura non si sentono mai, piuttosto si avverte un incredibile sensazione di ridicolo involontario. La trama non sarebbe nemmeno male se non fosse per i dialoghi pedestri e la pessima regia, che non riesce nemmeno a mettere in risalto i momenti degli omicidi (che in questi film dovrebbero essere almeno fantasiosi). L'identità del killer si capisce subito e questo non aiuta. Da evitare.
Di slasher pre o post Scream su teen americani idioti e in fregola trucidati dal cattivone di turno con problemi psichici ne avranno fatti centinaia. Questo mi destava interesse perché a dirigerlo risulta quel Geoffrey Wright autore dell'eccellente Skinheads. Grosso errore: niente di nuovo sotto il sole. Solita minestra coi soliti teen massacrati dal solito serial killer, che uccide qui a velocità accelerata con risultati comici. Quanto a morbosità Sleepaway camp èsta su un altro pianeta.
Dalla non è un consiglio ma un cantante, recitavano t-shirt non proprio eleganti, ma qui pare esser un ottimo suggerimento! Drammatico polpettone a metà strada tra un horror adolescenziale e un demenziale che va snocciolandosi proprio come ci aspetteremmo facesse. Il killer appare intuibile fin dalle prime scene e tutto quanto, finale compreso, sa proprio di ridicolo. La bella Murphy neppure ci prova, il resto del cast non perviene. Pietoso!
Slasherino post-Scream appena sufficiente. L'idea di fondo (un omicida che fa fuori soltanto i vergini) va simpaticamente contro una delle regole fondamentali del sottogenere, ma il film si sviluppa nella maniera più canonica possibile, non riuscendo a differenziarsi dal mucchio. Qualche spruzzata di sangue, pochi spaventi, un paio di dialoghi in grado di strappare un sorrisetto. Debolissimo l'elemento mystery: l'identità dell'assassino è palese sin da subito e ogni tentativo di confondere il pubblico è puerile. Violento ed energico il finale.
MEMORABILE: Il look dell'assassino che prende qualcosa da De Palma; Il festival del sesso organizzato dagli studenti; La mattanza selvaggia nel finale.
Teen slasher che sulla distanza fallisce il proprio tentativo di ergersi dalla moltitudine di prodotti simili. Pur nel suo essere standard, la partenza non è malaccio anche se si fatica a sopportare certi "prestampati" soprattutto nei personaggi (i compagni di scuola insopportabili). Momenti di vuoto che tendono ad abbattere l'attenzione dello spettatore, poi qualche spunto di vago interesse come il motivo del coinvolgimento della protagonista (la bellissima Murphy), la mega orgia salvavita, che ha un vago sapore acido. Il resto è noia.
Nello sterminato calderone dello slasher qualche numero per emergere ce lo avrebbe pure. La scrittura è discreta e riesce a mantenere una parvenza di quadratura che trova un senso compiuto nel momento in cui arriva la resa conclusiva. Tuttavia pretendere qualcosa di più di un’onesta sufficienza non è possibile e il rischio che lo spettatore non avvezzo al genere lo trovi mediocre è concreto. Un limite è rappresentato dal solito tratteggio dozzinale degli adolescenti e l’idea dell’orgia salvifica è buttata lì senza grossa convinzione.
Slasher dall'idea di base potenzialmente perturbante, ma Wright, visti forse i tempi non maturi e il target di riferimento, riduce a zero le scene di nudo e rappresenta quella che doveva essere la mega orgia adolescenziale fulcro del film come una festicciola danzereccia stile Il tempo delle mele. Sotto il versante thriller va un po' meglio, ma neanche troppo: delitti off screen, confezione anonima, buon ritmo, venti minuti finali pagliacceschi e un colpevole che era praticamente l'unico possibile. Il flashback con stupro e il look dell'assassino ricordano I ragazzi del massacro.
Sfizioso party post Scream, senza dubbio intrepido (quel che nella storia del genere è fonte di pericolo estremo, l’accoppiamento, qui diventa invece provvidenziale riparo da morte certa) ma incautamente indeciso quando si tratta di pigiare a manetta su sangue e sesso, anacquando di conseguenza anche l’orgia finale che girata senza pudori sarebbe stata probabilmente epocale. Molto bene la Murphy (specie se visionata in lingua originale), ingenua final girl un po' oca un po' impudente. Uno slasher con il preservativo.
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Il film era stato proposto anni orsono, con le stesse specifiche tecniche, in una collana editoriale della Edizioni Master, insieme al film "Man Thing" (era un DVD a doppia faccia).
HomevideoPumpkh75 • 18/10/22 14:20 Archivista in seconda - 443 interventi
Il film è stato più volte sforbiciato per ottenere una certificazione più benevola. Sfortunatamente tutte le versioni BR e DVD presentano la versione allegerita e il cut originale sembra irrimediabilmente perso, Anche secondo il regista: nel commento audio del BR Americano della Scream Factory lo stesso dichiara di aver provato a rintracciare la versione integrale per mari e monti, con esito ovviamente negativo. Una lista dei tagli si può trovare qui: