È tratto da un articolo di Anthony Abbot ("The Perfect Case") che si rifà ad un fatto reale accaduto nel Connecticut: l'assassinio di un prete benvoluto da tutti (o quasi) di cui bisogna, per motivi di giustizia e soprattutto politici, trovare un colpevole. Girato in un ottimo b/n, con un cast notevole, è nell'aula di tribunale (ma non solo) che si svolgono le scene più interessanti, ancorchè non immuni da errori di forma che non danneggiano l'atmosfera di coinvolgimento (nonostante lo spettatore sappia già chi è il colpevole).
MEMORABILE: L'assurda ricerca di persone sospette solo perché indossano un cappotto nero ed un cappello chiaro.
Per l'omicidio di uno stimato reverendo che ha scatenato una ondata di indignazione nell'opinione pubblica, viene incriminato vagabondo reduce di guerra. Il processo sembra avere un esito scontato data l'abbondanza delle prove a suo carico, ma... Quasi documentazione nella prima parte, il film di K. diventa in seguito uno stringente one-man-show processuale in cui a difesa dell'accusato si erge non il suo avvocato ma la pubblica accusa. Essenziale nella messa in scena, curato nei dialoghi, il film può contare inoltre su un cast eccellente, con Andrews in uno dei migliori ruoli in carriera.
MEMORABILE: Il diciassettesimo tentativo, questa volta in aula
Tratto da un fatto di cronaca vera, per Elia Kazan è ancora un'occasione propizia per scavare negli aspetti sociali di un'America dove la giustizia può essere orientata dagli interessi politici del momento. Nulla di nuovo sotto questo cielo grigio, complice una storia dove si intravede il movente (e il probabile assassino), pretesto per mettere in scena ben altro. A tratti verboso e forzoso nei suoi intenti "politici", brilla per la naturalezza attoriale di un grande Lee J. Cobb.
Un buon film diretto da Elia Kazan, il quale si avvale di un cast di tutto rispetto. La regia è solida, ma non particolarmente tagliente. Spesso si ha l'impressione che l'eccessiva verbosità rubi la scena all'azione, nonostante i dialoghi siano ben congegnati. Molto bello l'incipit con tanto di voce narrante, mentre il finale risulta un po' frettoloso.
Ispirandosi a fatti reali, Kazan sforna un bel film di chiara matrice progressista in cui convivono inchiesta, denuncia sociale ed esigenze spettacolari. Buon ritmo, finale abbastanza inconsueto e ottimo cast in cui accanto a Andrews, procuratore che resiste alla pressione dell'opinione pubblica e alle ingerenze politiche, troviamo un grande Cobb e Malden poliziotti, Kennedy reduce di guerra accusato del delitto, Begley ambiguo uomo d'affari e la Williams testimone non proprio disinteressata. Peccato per gli strafalcioni del nostro doppiaggio.
MEMORABILE: La testimonianza della Williams; Il diciassettesimo tentativo; Il finale.
Più estremamente singolare che particolarmente riuscito, questo noir sui generis di Kazan costeggia e anticipa il "thriller realistico" di Dassin se non i cronachismi di Hathaway (produce De Rochemont "attraverso" Zanuck), caratterizzandosi già per alcuni stilemi che diverranno tipici del regista di origini greche. Così è soprattutto il naturalismo manierato nella recitazione di Andrews (in uno dei ruoli più gratificanti della carriera), Kennedy e Cobb a restar impresso, assieme alla solidità stilistica, piuttosto che la denuncia del potere poliziesco e del cortocircuito corruttivo.
MEMORABILE: Kennedy tormentato dal sonno.
Karl Malden HA RECITATO ANCHE IN...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (Ciclo: "Lo specchio scuro", giovedì 23 gennaio 1986) di Boomerang, l'arma che uccide:
CuriositàDaniela • 23/12/16 13:38 Gran Burattinaio - 5944 interventi
Ispirato ad un fatto di cronaca - l'omicidio di un anziano sacerdote avvenuto nel 1924 a Bridgeport nel Connecticut - il secondo film diretto da Kazan venne girato negli stessi luoghi dove era avvenuta la vicenda, come dichiarato in una didascalia posta subito dopo i titoli di testa.
Ampie notizie sull'omicidio dell'anziano reverendo, sulle indagini di polizia e sul processo che ne seguì si trovano inserite nel volume Cold Cases: Famous Unsolved Mysteries, Crimes, and Disappearances in America, scritto da Hélèna Katz, ora liberamente disponibile online attraverso Google libri.
Il caso in oggetto si trova descritto a partire da questo punto.