Chiamate Nord 777 - Film (1948)

Chiamate Nord 777
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Titolo originale: Call Northside 777
Anno: 1948
Genere: drammatico (bianco e nero)
Note: Soggetto basato su una serie di articoli pubblicati nel 1944 sul "Chicago Daily Times", relativi ad un caso di cronaca giudiziaria.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 27/03/11 DAL BENEMERITO RAMBO90
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Rambo90 27/03/11 13:15 - 7679 commenti

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Un uomo viene arrestato per l'omicidio di un poliziotto, nonostante lui si proclami innocente. Undici anni dopo un giornalista decide di cercare prove per discolparlo. Uno dei primi (se non proprio il primo) esempi di film d'inchiesta in stile documentaristico. Hathaway è un ottimo regista e sa come creare la tensione e avvincere lo spettatore (soprattutto nella seconda parte) con una storia tutto sommato lenta e drammatica. Grandissimo come sempre Stewart nel ruolo del giornalista, bravi anche Conte, Cobb e la Walker. Un piccolo classico.
MEMORABILE: Lo sviluppo dell'ingrandimento della fotografia.

Saintgifts 11/03/12 19:03 - 4098 commenti

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Un film perfetto in tutte le sue sfaccettature. Forse si può sospettare una leggera propaganda a favore degli USA, ma niente che disturbi. I personaggi sono dipinti benissimo anche nelle loro introspezioni e nel loro privato e sono sorretti da interpreti eccellenti. Il dramma avvince ed è portato avanti con i tempi giusti, fino alla svolta che porta ad un finale commovente. In genere l'ottimismo emerge qua e là, ma non supera mai il livello di guardia e viene lasciato spazio anche ad una certa suspense. James Stewart favoloso!

Lythops 7/09/15 17:19 - 1019 commenti

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Inizialmente documentaristico, uno dei primi film sugli errori giudiziari e i suoi retroscena. Dalla narrazione semplice ma non per questo superficiale, fa molto riflettere sulla volontà di trovare un colpevole a tutti i costi attraverso un processo imbastito in tutta fretta e senza approfondire le testimonianze. Fotografia, inquadrature e bianco e nero ottimi come la gestione dei tempi, degli interpreti, dei luoghi comuni e dei pregiudizi. Ottimo per cineforum anche oggi, nonostante siano passati 67 anni.
MEMORABILE: Il puzzle, figura dell'indagine giornalistica; L'assenza del letto matrimoniale come da leggi del cinema di allora; Lo "scopritore di bugie".

Daniela 19/01/18 01:26 - 12626 commenti

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Coinvolto suo malgrado nella vicenda di un detenuto che sta scontando 99 anni di carcere per un omicidio di cui si è sempre proclamato innocente, un giornalista, abbandonato l'iniziale scetticismo, cerca le prove per la revisione del processo... Informato come un documentario, serrato come un thriller, interpretato da un cast di grande spessore, il film di Hathaway segna un punto di riferimento ineludibile per il cinema dedicato alla professione giornalistica. L'epilogo può sembrare troppo ottimistico, ma non intacca il valore dell'opera.
MEMORABILE: La madre del detenuto spiega al giornalista da dove provengono i soldi da lei offerti a chi saprà dare notizie in grado di scagionare il figlio.

Nicola81 26/03/20 12:21 - 2840 commenti

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Buono ma sopravvalutato. Hathaway adotta uno stile per l'epoca decisamente moderno, coniugando il taglio documentaristico con la tensione del thriller; gli interpreti sono ottimi (Stewart in una delle sue migliori prove di sempre), ma in fondo è tutto abbastanza edulcorato perché personaggi realmente cattivi non ce ne sono e il tutto si risolve nella solita propaganda filo-americana. Infatti la morale è che solo un grande paese può ammettere di aver commesso uno sbaglio, quindi dall'autocritica all'autoassoluzione il passo è breve. Come sempre.

Myvincent 26/06/20 08:20 - 3727 commenti

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La filiforme silhouette di James Stewart è il marchio di qualità di questo noir giudiziario in cui, a causa di un annuncio su un giornale, viene riaperto il caso di una condanna conclusa frettolosamente 11 anni prima. Solo la caparbietà del cronista-detective riuscirà a stabilirne la verità in un'opera nella quale non solo brillano le stelle del firmamento hollywoodiano, ma anche grandi comprimari. Emergono l'omertà di una polizia "senza peccato", le precarie condizioni economiche e sociali dei polacchi emigrati negli Stati Uniti. Insomma, un film anche di denuncia politica.

Pessoa 12/11/20 16:38 - 2476 commenti

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Piccolo classico del cinema noir con una storia coinvolgente e piuttosto verosimile affidata alla grande arte drammatica di Stewart, qui in una delle sue migliori interpretazioni. Buona prova del resto del cast, decisamente in palla, con Conte sugli scudi. Di livello la confezione con una regia attenta ai dettagli, fondamentali per questo genere di pellicola. Ottima la sceneggiatura che disegna i personaggi con la precisione di un orafo. Grande cinema, che merita sempre un'occhiata e che, a modo suo, riesce ad essere ancora attuale a 70 anni di distanza.
MEMORABILE: L'ordine e la disciplina all'interno del carcere; I duetti fra Stewart e Conte.

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  • Homevideo Digital • 28/02/18 09:38
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