Die Hard - Un buon giorno per morire - Film (2013)

Die Hard - Un buon giorno per morire
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Titolo originale: A Good Day to Die Hard
Anno: 2013
Genere: action (colore)
Regia: John Moore
Note: Quinto capitolo della serie "Die Hard".
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 15/02/13 DAL BENEMERITO RAMBO90
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Rambo90 15/02/13 23:04 - 7659 commenti

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L'idea di McClane in Russia è buona, un po' meno la scelta di Moore alla regia, regista troppo attento all'azione e poco ai personaggi. Comunque ci si diverte, soprattutto grazie all'inossidabile maschera di Bruce Willis, alla sua ironia e a qualche battuta ben servita dalla sceneggiatura. Buone le scene d'azione (però una scazzottata vecchio stile manca), lineare la trama. Spero in un sesto capitolo che faccia da gran finale.

124c 18/02/13 13:46 - 2911 commenti

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Quinto capitolo della saga, iniziata nel 1988, sul poliziotto duro da uccidere di Bruce Willis. Stavolta è in trasferta in Russia per aiutare il figlio, un agente CIA che più che James Bond puzza di militare da lontano un miglio. Ennesimo prodotto creato per spegnere il cervello, che punta sul classica tema padre/figlio come è successo per Indiana Jones 3 e 4. Il "figlio" mi sta sulle scatole; meglio Willis, che ci regala perle d'ironia. Pur essendo il capitolo più debole della saga, è simpatica la resa dei conti alla centrale di Chernobyl.

Puppigallo 17/02/13 12:13 - 5250 commenti

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Mediocre sotto tutti i punti di vista. La figura del figlio del protagonista è palesemente posticcia, buttata lì per dare un minimo di senso a un episodio messo su in poco tempo (la sceneggiatura coi cattivi russi è a dir poco obsoleta). In più, nonostante l'azione non manchi, con tanto di inseguimenti e sparatorie, non essendoci particolari trovate, gli scontri risultano quasi ripetitivi; e anche Willis sembra aver ormai esaurito il caricatore del personaggio. Persino il colpetto di scena finale non risolleva più di tanto. Si può vedere ma non lascia tracce, a parte bossoli e danni.
MEMORABILE: La fuga iniziale col blindato, con Willis al telefono con la figlia mentre sta facendo disastri in autostrada, cercando di salvare il figlio.

Daniela 15/05/13 17:38 - 12606 commenti

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Ultimo (?) capitolo delle avventure di McClane, che potrebbe però chiamarsi Smith, tanto sono flebili i contatti con i precedenti, a parte qualche battutina scambiata fra una mitragliata ed un'esplosione. Willis pur in età pensionanda è sempre lui, ma gli hanno affiancato un figlio che sembra il Sam Worthington dei poveri e messo di fronte cattivi tanto anonimi da far rimpiangere non dico Rickman o Irons (altra categoria) ma pure quel pischello di Olyphant. Qualche scena d'azione discreta (l'inseguimento in strada, la resa dei conti nella centrale) ma difficilmente il film resterà impresso.

Viccrowley 4/06/13 01:37 - 814 commenti

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Giunto alla quinta interazione il franchise McLaneiano mostra pesantemente la corda (non che il quarto fosse chissà  che) e tutto il peso della vicenda si riversa sulle stanche spalle di Willis. Il buon McLane è di scena a Mosca per tirare fuori dai guai il figlio che non vede da anni in un tripudio di scene talmente esagerate da risultare noiose dopo mezz'ora di visione. Persino i villain che negli altri episodi erano di classe, qui sono un'accozzaglia di figurine bidimensionali. Bello il lavoro fatto sulla fotografia, archiviabile tutto il resto.
MEMORABILE: Il tassista russo che canta Frank Sinatra.

Galbo 10/10/13 05:54 - 12372 commenti

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Il quinto episodio dedicato alle avventure di uno degli eroi moderni del cinema americano sposta l'azione nella Russia neocapitalista putiniana. In assoluto è l'episodio meno convincente: la storia è banale e non decolla mai, e funzionano poco le dinamiche padre/figlio tra i due protagonisti (del resto il personaggio ormai sembra avere esaurito i familiari da coinvolgere nelle sue avventure). Non male invece l'ambientazione.

Schramm 6/01/14 12:53 - 3490 commenti

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Certi eroi andrebbero lasciati invecchiare in pace e fatti rivivere solo mnemonicamente o nella repetita filmica delle opere chiave. Se Sly e Schwarzy rinverdiscono il mito smontandolo, McLane al contrario lo indebolisce cercando di amplificarlo con riverniciature catarifrangenti. Colpa di una regia che prende mortalmente sul serio lui come l'epoca che l'ha generato e non sa innestarlo al centro di un film che comunque, sul fronte acrobatico e dinamitardo, promette frizzi pirotecnici e lazzi virtuosistici più che dignitosi. Speriamo sia davvero il giusto giorno per godersi il meritato riposo. **!

Cangaceiro 9/02/14 15:23 - 982 commenti

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Dopo aver ricomposto i rapporti con la figlia in Vivere o morire (anche qui un paio di apparizioni celestiali della Winstead), stavolta McClane corre in soccorso del suo giovanotto (poca personalità per Courtney) impelagato nell'ostile Russia. Stramba l'ambientazione da guerra fredda fuori tempo massimo, buona per dare il la alla fragorosa tappa finale a Chernobyl. È un film asciutto e senza fronzoli, fatto di azione nerboruta e colpi di scena inaspettati. Willis invecchiato e poco fumantino domina lo stesso la scena. Degna e piacevole puntata della saga.
MEMORABILE: Willis, a bordo di un Suv, slalomeggia a fatica e imprecando sopra i tettini delle auto ferme in colonna.

Nando 8/03/14 16:01 - 3806 commenti

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Ennesimo episodio della saga che vede Willis protagonista; niente di nuovo, anzi tutto abbastanza già visto, con azioni e sparatorie oltre cortina. Tutto gira intorno alle baracconate adrenaliniche che pullulano inesorabili, lo sviluppo narrativo conduce al finale telefonato. Willis recita con il pilota automatico e il resto del cast lo segue pedissequamente.

Piero68 16/01/18 09:09 - 2955 commenti

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Dopo la moglie e la figlia è arrivato anche il turno del figlio, di McLane. Speriamo non arrivi pure un nipote, nel prossimo eventuale sequel. Lo scenario questa volta si sposta in Russia ma la sostanza non cambia. Anzi sì, visto che con questo quinto capitolo ormai si raschia il fondo del barile e la sceneggiatura è imbarazzante. Male la regia e i dialoghi (che almeno nei precedenti episodi strappavano spesso la risata) e male Willis, attore ormai vittima di se stesso. Courtney fa quel che può.
MEMORABILE: L'inseguimento con i mezzi pesanti in città.

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Minitina80 30/05/18 09:06 - 2976 commenti

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Si raschia il fondo del barile e lo si nota in una sceneggiatura stanca e decisamente brutta. Qualche dubbio permane anche sulla scelta delle luci, che rivestono le immagini di una patina scura non proprio bella da vedere. Una certa spettacolarità nelle scene d’azione non manca e alcune sequenze hanno effettivamente un loro fascino innegabile, per quanto limitate da un contorno deficitario. Detiene probabilmente il record di automobili distrutte. Non esaltante nemmeno il doppiaggio italiano. Non lascia il segno.

Ryo 17/07/18 14:38 - 2169 commenti

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A 25 anni dal primo capitolo il film sembra voler rappresentare una sorta di passaggio di consegne, vista la presenza del figlio Jack McClane. Il protagonista infatti diventa praticamente quest'ultimo, con John/Bruce Willis, più stanco che mai, a fare da spalla. Fotografia ancora più cupa, ambientazione tutta russa, scene d'azione molto ridotte; la coppia padre/figlio che durante la calma cerca di ricucire il rapporto, dopo un po' annoia. Adrenalinica, esagerata e troppo inverosimile la sequenza finale.
MEMORABILE: McClane si fa strada camminando con una jeep sopra le altre macchine; Sequenza finale dell'elicottero.

Rigoletto 22/02/20 17:05 - 1785 commenti

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La trasferta russa di McClaine, alle costole di un figlio ribelle, non sembra portare una ventata di freschezza alla saga, ma piuttosto il gelo di quell'immobilismo dovuto a una certa pochezza idee. La salsa sara composta da sparatorie, inseguimenti automobilistici e tutta la paccottiglia che distrae gli occhi. Gravissima poi l'assenza di un villain dalla personalità forte. Ci si può accontentare, ma il vero McClaine era un'altra cosa.
MEMORABILE: "Sono in vacanza!".

Daraen4 1/04/21 12:35 - 102 commenti

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Imbarazzante pellicola action che non si sforza minimamente di dare un qualsivoglia taglio interessante e originale alla sua sceneggiatura, mettendo in mostra il classico film muscolare anni '80, con una dose di scene trash a zero livello di credibilità; peccato che il mondo in cui agisce Willis è il nostro, quello del disastro di Chernobyl. Si salva un twist nel terzo atto. Il figlio venuto fuori dal nulla da questa serie, buona solo a paventare certo superomismo americano, è la chicca sulla torta di fango lucidato. Penoso.
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  • Curiosità Puppigallo • 17/02/13 12:20
    Scrivano - 506 interventi
    Un Willis lampo verbale
    Il figlio si fa consegnare il cellulare. Willis glielo dà e lui lo getta per terra e lo distrugge pestandolo, perchè non possano intercettarli.
    Willis guarda ciò che resta, sconsolato, e commenta: "Avevo un coperto di due anni".
  • Homevideo Mco • 3/06/13 22:37
    Risorse umane - 9970 interventi
    Dal 7 Giugno 2013 in DVD e BD per 20th Century Fox.
    Per chi fosse interessato all'intera saga, alla stessa data la medesima etichetta farà uscire un cofanetto ("Die hard legacy collection") contenente 5 BD (o DVD) con tutti i film della serie dal 1988 al 2013.
  • Curiosità Magerehein • 6/11/22 13:46
    Call center Davinotti - 73 interventi
    Fra le varie comparse, l'autista del blindato che insegue Jai Courtney nella prima parte del film è il rapper ungherese (nazione in cui il film è stato girato e in cui egli vanta ottima popolarità) Zoltàn Zana, meglio conosciuto come Ganxsta Zolee:

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