Non voglio fare il
"picinioso" ma mi scappa.
Ok che le incongruenze e i blooper sono peccati veniali presenti in ogni strabenedetto film, ma in questo caso non si tratta della lacrima galleggiante di
Gravity (2013) - che in fondo è una licenza poetica indolore e persino suggestiva -, qui parliamo di implausibilità da
boccia di vetro con neve.SPOILER SPOILER SPOILERL'auto dei protagonisti resta intrappolata nel ghiaccio per 24 lunghissimi giorni, tonnellate e tonnellate di neve vi si abbattono sopra senza pietà
MA, miracolo dei miracoli, sul tettuccio ci son sempre quei 2/3 centimetri di nevischio che non aumentano mai di altezza e che lasciano sempre trapelare la luce esterna...
In pratica abbiamo due diverse ipotesi esplicative
patascientifiche:
* un raro fenomeno di precipitazione nevosa selettiva, con la straordinaria capacità di accumularsi solo attorno al veicolo e di schivare in automatico il tettuccio;
* un tetto panoramico dotato di ugelli spargisale, oltre che di proprietà idrofobe (e quindi repulsive all'acqua).
Si potrebbe proseguire parlando alla stessa maniera dell'ossigeno infinito capace di penetrare nell'auto attraversando la barriera del ghiaccio come farebbero i raggi gamma; oppure delle candele che bruciano per opera dello Spirito Santo e senza produrre monossido di carbonio, visto che nessuno dei due ingabbiati ne patisce minimamente gli effetti venefici. Ma forse è meglio stendere un velo nevoso e sciarci sopra per dimenticare.
P.S. Fortuna che il film è ispirato a una storia vera :D
SPOILER SPOILER SPOILER