Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo - Film (2008)

Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Ormai quasi settantenne, Harrison Ford è chiamato per la quarta volta a ricoprire i panni dell'archeologo più famoso del mondo. E già l'età porta a sorridere, se consideriamo che l'avventura nella saga di Indiana è sempre stata fortemente mescolata con l'azione. Lo è anche qui, naturalmente, con la non più adeguatissima condizione fisica del protagonista che diventa il grimaldello per una rilettura sempre più divertita del personaggio. Senza rinunciare alle caratteristiche della serie, la sceneggiatura di David Koepp non poteva che spingere sul pedale dell'ironia arrivando in alcuni momenti a sfiorare la parodia. Non punge però...Leggi tutto granché e lascia che i toni si facciano blandi, rimestando nelle solite teorie fantastiche secondo le quali l'uomo, alcuni millenni fa, era dominato da una razza superiore di origine extraterrestre cui appartiene il teschio di cristallo che Indy va cacciando assieme al giovane Mutt Williams (LeBeouf). E' quest'ultimo infatti che, superato un deludente avvio a due passi da una base militare statunitense dove si sperimenta l'atomica, coinvolge il protagonista in un viaggio a Nazca per far liberare sua madre (Allen), trovare il vecchio professor Oxley (Hurt) e andare alla ricerca della perduta Eldorado in Amazzonia. Parte insomma la solita caccia al tesoro che fa questa volta base in Sudamerica tra Inca, Maya e iscrizioni in linguaggi astrusi tradotte come sempre al volo dal nostro. Il nemico questa volta non sono i nazisti ma i russi guidati dall'aitante Irina Spalko (Blanchett), già collaboratrice di Stalin e a capo di un gruppo di militari sovietici la cui efficienza è da considerarsi pari a zero, considerata la facilità con cui si fanno fregare dai “buoni” nei modi più stupidi e prevedibili. Ma in fondo è evidente come ogni elemento sia riletto con toni da commedia, mentre le numerose sequenze d'azione possono usufruire delle nuove tecnologie digitali che ovviamente, associate alla consueta abilità registica di Spielberg (le carrellate sontuose, i movimenti di macchina straordinari, il gusto ancora infallibile per le inquadrature), danno vita a uno spettacolo che appaga l'occhio. Anche perché la fotografia di Janusz Kaminski regala contrasti di luce fortissimi quanto eleganti e le musiche di John Williams (che riprendono il tema classico in infinite variazioni) sostengono il tutto a dovere. Peccato che in assenza di azione i dialoghi ristagnino, i personaggi intorno al protagonista deludano (di rara banalità i cambi di fronte del vecchio amico doppiogiochista, insopportabili i deliri da santone di Hurt o i sorrisi da paresi facciale della Allen, si salvano giusto Labeouf e la Blanchett ma senza brillare) e che non si metta mano al montaggio per accorciare le eterne scene negli antichi sotterranei del finale. Insomma, non ci si può troppo lamentare dal punto di vista spettacolare, ma le scene "di raccordo" in cui dovrebbe svilupparsi la storia sono particolarmente fiacche e puerili, rispetto al passato. Lucas, qui soggettista, inserisce la rivelazione sull'identità paterna in puro stile STAR WARS privandola di ogni suspense e senza certo preoccuparsi di dover stupire qualcuno...



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TITOLO INSERITO IL GIORNO 23/05/08 DAL BENEMERITO PUPPIGALLO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 21/09/20
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Puppigallo 24/05/08 01:06 - 5252 commenti

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Un inseguimento dietro l'altro, combattimenti (all'arma bianca e con sparatorie), esplosioni... insomma, Bim Bum Bam Patatrac per quasi tutto il film. Ma visto che si temeva non bastasse, ci saranno anche cose "dell'altro mondo". Bisogna dirlo, gli attori si fanno un mazzo così dall'inizio alla fine e le scene d'azione sono veramente ben girate, anche se il finale lascia un po' perplessi, nonostante sia visivamente appagante. Geronto-Harrison se la cavicchia ancora benino ed è piuttosto simpatico, mentre il ragazzo è sopportabile. Non male.
MEMORABILE: Il frigorifero antiatomico.

Dusso 26/05/08 09:37 - 1565 commenti

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Non posso fare confronti con i film precedenti perché li ricordo poco, ma questo "Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo"è un buon film. La regia di Steven Spielberg è ispirata e c'è un gran ritmo, tra lunghe sparatorie, ostacoli... Insomma, c'è di tutto e di più!

Mfisk 27/05/08 23:18 - 127 commenti

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Pro: azione; movimento; uso intelligentissimo della computer graphic (tanto che non la si vede nemmeno! finalmente!!!) Contro: sceneggiatura cedevole, fatta di pezzi solidi come mattoni, ma senza la calce intorno che li tenga uniti. Pro: un vero film, non un patchwork di citazioni dei tre episodi precedenti. Contro: un nuovo film che fatica a tenere il passo dei precedenti. Contro: Ford non ha più l'età. Pro: ciononostante, interpreta alla grande il personaggio e lo rende credibile. Pro: il primo tempo. Contro: il secondo tempo.
MEMORABILE: Pro: le formiche. Contro: la polvere magnetizzata. Pro: l'inseguimento nella foresta. Contro: il teschio di cristallo.

Xamini 27/05/08 12:55 - 1244 commenti

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Pellicola sbagliata. Lo si inizia a capire a partire dalla comparsa scevra del necessario carico di attesa di Indy nonché dall'esuberanza di colori che l'accompagna. L'ingresso del giovane "Marlon Brando" (il Selvaggio) porta una ventata di anni '50 e fino alle scritte nella cella tiene. Ma non emerge alcun duetto: i personaggi restano vuoti e vengono aggregati come Goonies, seppelliti sotto una sceneggiatura costruita sull'abuso della battuta a effetto ma priva d'anima e della corretta suspense. Le citazioni non tengono in piedi la baracca ed è la deriva: un collage di situazioni action ricche di CG buone per i ragazzini ma velenose per chi ha amato i precedenti. L'Indy 4 da ricordare resta il videogioco Fate of Atlantis.
MEMORABILE: La scena d'apertura che ammicca alle praterie de L'ultima crociata, prima di cambiare registro.

Diduz 31/05/08 12:39 - 5 commenti

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Nella prima mezz'ora, prima che cominci la ricerca del manufatto (?) del titolo, Indy viaggia in quinta. Impegnatisi con successo a ricontestualizzare il personaggio nell'incipit, gli autori avranno poi però pensato che allestire la "quest" fosse a quel punto un gioco da ragazzi. No. Personaggi inutili, salti narrativi costanti, spiegazioni nebulose, un mito guardato con freddo distacco. Se nemmeno ad Indy interessa più di tanto approfondire la questione, perché dovrebbe interessare a noi? Peccato, Harrison era in forma.
MEMORABILE: Il test dell'atomica.

Cif 17/07/08 15:39 - 272 commenti

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Onestamente mi attendevo di più. Più che ai precedenti tre film della serie, questo quarto capitolo assomiglia al recente Il mistero delle pagine perdute prodotto dalla Walt Disney. Indy è diventato un prodotto per bambini, poco credibile. Anche l'avventura ha troppo poco mordente, l'intreccio relativamente semplice, quasi banale, lo svolgimento lineare. Nessun colpo di scena e nessuna sorpresa. Peccato, l'idea dell'eroe invecchiato poteva essere usata meglio, molto meglio. Possiamo confidare in un riscatto per il quinto capitolo della saga?

Lovejoy 23/06/08 17:31 - 1823 commenti

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Ogni paragone con i film precedenti è improponibile, almeno per quanto riguarda il primo e il terzo, mentre il secondo lo supera ampiamente. Bella sceneggiatura di David Koepp, che fa un miscuglio divertente di tutti i film usciti sinora, per arrivare alla "solita" conclusione. Scene d'azione, combattimenti e sparatorie si susseguono senza un attimo di tregua e Spielberg realizza almeno due o tre scene da antologia. Buono il cast, con il "vecchio" Ford che si riscatta dopo una serie di apparizioni in filmacci inutili.
MEMORABILE: L'inseguimento in moto che si conclude in biblioteca; le divertite citazioni/omaggi a Sean Connery e Denholm Elliott.

Manulele81 1/07/08 18:01 - 83 commenti

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Divertente, rocambolesco, fantasioso quarto capitolo di una saga fondamentale, in cui Spielberg omaggia un personaggio, un tipo di cinema e anche se stesso provando a restituire l'immagine di gioco infantile del cinema di un tempo. Fatta eccezione per il finale a base di alieni (stonati col resto), la regia è quella del grande cinema d'azione e dà forza e vita a scene impressionanti, appena aiutate dal digitale. Attori in forma e divertimento alle stelle.

Hackett 8/07/08 11:09 - 1865 commenti

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Nei primi anni novanta Indy doveva tornare sugli schermi, ma il buon Harrison non ne volle sapere e "Fate of Atlantis" divenne un videogame. A troppi anni dall'ultimo episodio Spielberg ci riprova ma l'esito è deludente. Ford è ormai un po' troppo anziano per la parte ma quello che manca è lo smalto di un tempo nella costruzione di una trama coinvolgente. Il regista si fa prendere la mano e fa incontrare Indy con E.T., ma l'incontro ravvicinato non è di un buon tipo.

Samtam90 15/07/08 20:40 - 56 commenti

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No. L'atmosfera troppo diversa dai prequel, le cadute nel ridicolo (Indy in procinto di cadere dalla moto...), trovate imbarazzanti (la testata nucleare), ritmo a volte fiacco, LaBeouf c'è e non dovrebbe... Manca poi totalmente quel senso di mistero/avventura/scoperta che permeava gli episodi precedenti. Almeno Spielberg si ricorda dei fan: le citazioni sono ovunque (l'arca, la corsa in moto, l'inseguimento in auto, i graffiti, etc.). Il finale è troppo azzardato e non è stato sviluppato a dovere (anche se consolida l'atmosfera anni '50).
MEMORABILE: Il prologo, l'apparizione di Jones, la malinconia con cui si ricordano i decessi di Brody e Henry Sr., il ritorno di Marion, i graffiti nella prigione.

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Straffuori 18/07/08 13:32 - 338 commenti

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Il secondo film di Indy che vedo al cinema dopo Indiana Jones e l'ultima crociata. Bellino. La parte iniziale molto desertica, postatomica e "organizzativa" è la più divertente e memorabile come effetti speciali e azione frenetica. Ford, nonostante i 64 anni, è ancora mediamente in forma e la giovane spalla non è male. Dopo metà film il ritmo si affievolisce di molto ed il finale è un po' telefonato... tutto sommato un buon prodotto.

Sunchaser 2/09/08 13:58 - 127 commenti

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Vent'anni dopo "l'ultima crociata", Spielberg, Lucas e Ford partoriscono la nuova avventura di uno dei personaggi più famosi ed influenti della storia del cinema. Il risultato, però, lascia alquanto a desiderare. Spielberg dirige senza alcuna inventiva affidandosi unicamente ai portentosi effetti speciali del suo socio Lucas, autore di una sceneggiatura piatta: il risultato è un film che scorre liscio senza sussulti, a parte qualche scena d'azione realizzata con la consueta maestria. Stringe il cuore vedere la Allen e Ford così invecchiati.

Caesars 3/09/08 08:22 - 3773 commenti

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Indiana Jones doveva essere una trilogia: sarebbe stato molto meglio per tutti (escluso che per le tasche dei produttori, ovviamente). Invece a distanza di tanti, troppi, anni Spielberg decide di "regalarci" un quarto epidodio che rovina irremediabilmente il buon ricordo dei 3 precedenti. La trama è banale e senza nessun colpo di scena, gli attori cercano di rendere credibili i loro personaggi ma non riescono nel loro scopo (che tristezza vedere John Hurt coinvolto in questa operazione) e tutto è affidato a roboanti effetti speciali.

Almayer 24/09/08 08:33 - 169 commenti

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Mi è piaciuto perché adoro Indiana, perché Ford è ancora in gamba, perché LaBeouf ha un ruolo ben incastrato, per l'atmosfera da fumetto anni 50, per la Blanchett inverosimile e quindi perfetta, per la storia discretamente interessante, per qualche tocco magico come la cassa con l'Arca che si vede all'inizio. Però, però, però. Indy mi è sempre piaciuto perché più realistico di Bond & co., qui tutto diventa fumettone esagerato e a mio avviso questo stona. La storia alla fine è di molto sconclusionata...

Supercruel 20/10/08 20:22 - 498 commenti

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Quarto episodio del franchise e Indy è ancora in forma, vista l'età. La sceneggiatura è forse un po' troppo cialtrona (gli alieni, il test nucleare) e il finale è una gran cafonata. Rimane però una tonnellata d'azione servita con indubbio stile, certo un po'baracconesca (l'inseguimento è inverosimilmente folle!), ma che colpisce il centro del bersaglio. LaBeouf non è molto adatto al personaggio e a dire la verità nemmeno la Blanchett convince più di tanto. Però, insomma, al cuor non si comanda e Indy è un fottuto mito, anche a 60 e rotti anni.

Ammiraglio 7/10/08 13:55 - 150 commenti

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"Indiana Jones and the Kingdom of the Crystal Skull" è la prova che è possibile girare un film (guadagnando milioni di dollari) senza una sceneggiatura. Un film dovrebbe avere uno script che abbia un senso, scritto in maniera decente, con dei personaggi plausibili e dialoghi interessanti e scene d'azione avvincenti. La sceneggiatura di quest'ultimo Indiana Jones è più o meno questa: Indy più un tizio triplogiochista, la sua ex e suo figlio scappano per due ore dai sovietici e infine portano un teschio di cristallo in un tempio e trovano gli alieni.

G.Godardi 11/11/08 15:43 - 950 commenti

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Pregi: non è un brutto film, non sfigura e nemmeno fa rimpiangere i film precedenti, riesce a ricreare quella sensazione di spettacolo ingenuo e avventuroso di certi vecchi pomeriggi domenicali al cinema, il cast è quasi tutto all'altezza, Spielberg è ancora un gran manico come regista. Difetti: gli effetti digitalizzati fanno rimpiangere quei bei insettoni e rettili dei capitoli precedenti, alcune situazioni fanno del film l'imitazione di sè stesso, facendolo assomiglaire troppo alla serie de La mummia o a Peter Jackson. Godibile e trasversale.

Manowar79 13/11/08 01:05 - 309 commenti

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Chi vi parla è uno degli sfortunati a cui un'emittente italiana (si dice il peccato, ma non il peccatore!) rivelò il finale del film con larghissimo anticipo. E una mossa del genere darebbe molto fastidio... se non si trattasse di un film dove il finale viene di fatto rivelato all'inizio del secondo tempo. Finale che, fra l'altro, fa scadere inevitabilmente la coerenza della saga nell'irrecuperabile. Componente narrativa e visiva degna di un telefilm di serie B.

Galbo 13/11/08 05:45 - 12372 commenti

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A circa vent'anni dalla sua ultima apparizione sullo schermo, torna Indiana Jones e con lui viene recuperato quasi per intero (a parte qualche ruga di troppo sul volto del protagonista) lo spirito della saga. La rischiosa operazione di Spielberg si può dire coronata dal successo e il film risulta godibile e, come i precedenti episodi, all'insegna del divertimento (alcune scene d'azione sono realizzate in modo magistrale) condito da una robusta dose d'ironia. Buono il cast.

Bruce 16/02/09 10:24 - 1007 commenti

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Se ne poteva fare a meno. "Indiana Jones e gli extraterrestri" o "Indiana Jones e il figlio di Indiana Jones", come avrebbe dovuto chiamarsi, è un film divertente e avventuroso, come sempre, con una sceneggiatura però confusa e stiracchiata. Al solito è benissimo realizzato ma pecca di poca linearità, proprio come se il plot fosse variato nel corso della scrittura. Non aggiunge nulla alla famosa trilogia.

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Ale nkf 17/05/09 09:18 - 802 commenti

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Dopo parecchi anni dall'ultima apparizione al cinema, torna Indiana Jones con un fantastico Harrison Ford (che io ricordo per l'eccellente interpretazione in Le verità nascoste). La storia è ben costruita e il prodotto è buono anche se Ford sta cominciando a diventare abbastanza anziano! Da vedere.

Capannelle 12/06/09 16:14 - 4394 commenti

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La credibilità della trama non è mai stata un punto forte della saga. Lo sono state l'ironia del personaggio (e qui viene recuperata bene, vedi anche il test nucleare o il ritrovo con la futura moglie) e il senso giocoso degli inseguimenti (ben congegnati anche se troppo lunghi). Discreti gli attori, Ford non denuncia l'età e ho apprezzato la patina anni '50 delle scene, ben assistita dalla fotografia. Finale prevedibile e chiassoso, come in tutti gli altri Indiana Jones passati.

Belfagor 5/07/09 17:23 - 2689 commenti

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Questa baracconata chiassosa e grossolana non merita l'accostamento con le altre tre pellicole della saga. Il desiderio di infilare trovate su trovate si traduce in una bella dose di piombo sulle ali di questo film indegno del suo regista. L'unico a tenere un po' le redini è proprio Ford, che si conferma adatto grazie alla sua ironia. Del tutto sprecati Hurt e la Blanchett (i sovietici non attirano più nelle sale da un pezzo), mentre LaBeouf si conferma insipido e dispensabile.

Giacomovie 26/06/16 13:10 - 1397 commenti

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Dopo quasi vent’anni Spielberg dimostra di non aver perduto lo smalto degli anni migliori e anche se questo quarto episodio non raggiunge la brillantezza del primo e del secondo (come qualità e dinamiche si allinea di più al terzo), risulta ugualmente godibile. Nonostante ci sia qualche stanco momento interlocutorio, non mancano le peripezie avventurose e le fasi di ritmo avvincente girate in belle scenografie. Positivo il ritorno in scena di Karen Allen, che è invecchiata meglio di uno stanco Harrison Ford.

Stubby 28/08/09 22:21 - 1147 commenti

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Se Ligabue cantava: "...e Marlon Brando è sempre lui", io rispondo che Harrison Ford è sempre lui e soprattutto Indiana Jones è sempre lui, certo un po' invecchiato ma ancora in formissima. Parlando della pellicola non si può non paragonarla con gli altri tre episodi e certamente è l'anello debole della serie, però diverte comunque e si lascia vedere volentieri.

Tarabas 7/10/09 09:57 - 1878 commenti

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Indiana Jones torna in azione, si imbatte nel KGB, subisce una persecuzione maccartista, gli effetti di un'esplosione atomica e incontra gli alieni. Wow, considerato che è un signore di mezz'età. Ah, ci sono anche novità in famiglia. Una delle più belle serie di tutti i tempi avrebbe meritato un epilogo migliore (anzi, già l'aveva: il bel numero 3). Non che Ford non sia simpatico e sempre bravo, non che il film sia girato male. Però manca qualcosa che gli altri film avevano, l'equilibrio tra storie retrò e effetti speciali, ironia e azione, gag e tensione. Beh.

Rambo90 18/01/10 17:51 - 7661 commenti

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Grande ritorno per Indiana Jones/Harrison Ford in un film perfetto che recupera appieno lo spirito scanzonato e avventuroso dei precedenti capitoli. Solita componente fantastica (questa volta parliamo di alieni), grande cast di comprimari (che segna il ritorno di Karen Allen) e dialoghi impeccabili fitti di gustose battute. Ottime anche le numerose scene d'azione, dove Ford (nonostante i suoi 66 anni) non sfigura e, fregandosene di chi dice il contrario, ci fa sperare anche in un quinto capitolo!

Giuliam 14/11/09 16:16 - 178 commenti

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Indiana Jones qui è più cinico del solito: dopo i fascisti adesso se la deve vedere anche con i comunisti sovietici i quali vogliono impossessarsi, appunto, di un teschio di cristallo che si dice appartenga a antiche civiltà aliene. Un film non tanto spassoso, certe volte annoia tanto da farti addormentare già alla sua metà e soltanto il finale riesce a non rendere completamente questo "spot-hollywoodiano" una catastrofe, grazie gli efficaci effetti speciali e per la, nonostante tutto, fantasia (e genialità) indiscussa di Spielberg.

Enzus79 14/11/09 11:30 - 2864 commenti

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Il film più brutto, in assoluto, girato da Steven Spielberg ed ovviamente della saga di Indiana Jones. Una storia zeppa di inseguimenti, scazzottate e dialoghi idioti. S'è ridotta male anche la Blanchett. Harrison Ford è più antipatico del solito, ed è aiutato da Labeouf. Spielberg ne sbaglia uno ogni mille di film...

Rickblaine 14/11/09 16:23 - 635 commenti

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Un film che segue il suo percorso senza né esaltarsi troppo né deludere le aspettative. Mancava da molti anni quel personaggio e nonostante tutto non c'è quasi niente da ridire alla compagnia Spielberg-Lucas... Questa volta si è dietro ai comunisti e anche questi sono alla ricerca di qualcosa di tanto antico da svelare i segreti della vita. Metafora?... non penso.

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Siregon 1/03/10 15:08 - 352 commenti

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Non si sentiva il bisogno di un nuovo episodio di Indy. Spielberg è l'ombra di se stesso e le idee non sa più dove raccoglierle. Meglio che faccia il produttore. Non è ai livelli del penoso secondo episodio ma resta comunque una macchia nelle gesta dell'archeologo più famoso del mondo. Si vanno a pescare gli alieni e Karen Allen vecchia fiamma, sempre simpatica. Cate Blanchett insopportabile, effetti digitali poco convincenti (inseguimento in auto) e LeBeouf che scimmiotta il Brando del Selvaggio.

Mr.geko 8/06/10 01:43 - 34 commenti

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Indiana Jones è invecchiato, come Harrison Ford, e il tempo avanza fino alla fine degli anni '50 in cui è ambientato in modo divertente e inaspettatamente critico il film. La cultura pop di quegli anni traspare: armi nucleari, guerra fredda, complotti, Roswell, motociclette... e Indy ne esce piuttosto bene, da "matusa" che vede cambiare il mondo; a fare da spalla vecchie glorie e Mutt, con annessi simpatici siparietti familiari, degna di nota la cattiva Irina Spalko. Un po' semplice la trama e qualche esagerazione di troppo. Perdonabile esodo in ritardo.
MEMORABILE: L'inseguimento con la moto, il duello con la spada poteva essere un cult...

Luckyboy65 29/09/10 23:58 - 143 commenti

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La cosa più sciocca è che degli alieni così evoluti sono ingolfati perché gli manca lo spinterogeno di cristallo. A parte questo il 4° capitolo non è male (anche se i numeri pari sono inferiori ai numeri dispari) e vorrei essere in forma come Indy a 66 anni. Anche i precedenti erano film assurdi e li amiamo proprio per questo, perciò perché stupirsi di questo? La scena del duello con le spade però non c'azzecca, speriamo che Le Bouf non diventi il giovane Indiana dei prossimi capitoli... La vera aliena è la bellissima Blanchett.
MEMORABILE: L'esplosione nucleare; "Jonsy!!!"

Satyricon 18/10/10 22:33 - 147 commenti

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Come era presumibile pensare si è dimostrato una grandissima patacca, indegno finale (se così si può definire) della saga; ormai si va alla grande con i revival nei panni dei nonni: tra Rambo e questo non so quale sia il più ridicolo. Si termina indegnamente la saga di Indiana Jones con un nonno Ford che tenta di sgambettare come quando aveva 30 anni, tra insipide trovate kitsch del nuovo digital fantasy-movie e la resurrection di temi ormai obsoleti come quello della guerra fredda.

Mdmaster 18/10/10 12:37 - 802 commenti

I gusti di Mdmaster

Come film d'azione è indubbiamente solido e ben realizzato, con un cast più che decente (Ford sembra riscattarsi dalle sue ultime apparizioni da catetere) e una trama interessante. Inserendolo nella saga di Indiana Jones, invece, ne esce abbastanza maluccio, è un capitolo moderno che cerca a tutti i costi di far contenti i vecchi fan e di crearsene di nuovi... ma Shia non è Harrison e il passaggio del testimone è scena che farà venire il mal di pancia a molti. Se si chiude un occhio e si dimentica il contesto, ci si diverte.
MEMORABILE: Il ritorno della ex moglie è un bel momento.

Herrkinski 19/10/10 02:03 - 8052 commenti

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Epilogo fuori tempo massimo per la saga di Indy. Eppure la magia c'è ancora, nonostante qualche difetto imputabile al film; in primis la sceneggiatura, che mette molta carne al fuoco ma rischia a tratti di scadere nella baracconata; in secondo luogo gli effetti in CGI, che pur essendo spettacolari risultano fin troppo finti (il primo quarto d'ora sembra un videogioco). Ford è inaspettatamente in forma e il cast se la cava, anche se con un Connery di spalla le cose sarebbero andate decisamente meglio. Comunque ci si diverte e l'azione non manca.

Pigro 11/11/11 10:43 - 9624 commenti

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Che la saga di Indiana sia stata tirata per le lunghe con questo quarto episodio si vede nella sostanziale ripetitività e nello stiracchiamento familistico in cerca di novità: dopo il padre, il figlio... Ma che questo film sia ugualmente un fumettone godibilissimo, spettacolare e ottimamente realizzato è una gran verità. Insomma, la nuova avventura, sempre più iperbolica tra esplosioni nucleari e misteri amazzonici, conferma la piacevolezza dei precedenti, o meglio la funzione tutta ludica dell’opera. E poi Ford mostra di essere ancora in gran forma...

Piero68 16/12/11 08:46 - 2955 commenti

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Finiti i misteri "biblici" e terreni ci si affida a quelli extragalattici. Non ci sono più i nazisti cattivi ma subdole spie sovietiche in piena guerra fredda. Insomma, cambiano gli addendi ma la somma è sempre la stessa. Inseguimenti, sparatorie, duelli in punta di spada... Ford è invecchiato e lo è anche il suo personaggio. A tenerlo vivo però signori che si chiamano Spielberg, Lucas, Koepp per cui il prodotto è sempre di alto livello e si fa guardare piacevolmente.

Modo 18/02/14 14:36 - 948 commenti

I gusti di Modo

Sinceramente si poteva evitare, questo quarto capitolo. Mentre i primi tre risultano assai gradevoli questo è privo di fascino, nonostante l'azione non manchi. La trama comunque è piuttosto semplice. Ahimè, bisogna per forza paragonarlo ai capitoli precedenti e così facendo la pellicola ne esce con le ossa rotte. Indy forse è il meno peggio, invecchiato ma ancora simpatico.

Stelio 18/06/14 20:38 - 384 commenti

I gusti di Stelio

Film ingiustamente sottovalutato, anche rispetto ai canoni dei fan di Indy. Il teschio di Cristallo riesce a riproporre alla perfezione l'atmosfera, le situazioni tipiche della serie, integrate in novità sempre vive e riesce a essere tranquillamente superiore al "Tempio maledetto". Il difetto principale sta nel finale, poco coerente con le tematiche fumettistiche tipiche della saga.

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Taxius 26/06/15 23:37 - 1656 commenti

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Il regno del teschio di cristallo sembra la parodia, più triste che comica, della mitica saga di Indiana Jones. Indubbiamente uno dei peggiori film del buon Spielberg, che per motivi economici rispolvera un mummificato Harrison Ford e lo riveste nei panni dell'ormai ridicolo Jones. La trama è ridicola ed è un mix di avventura e fantascienza con gli alieni di mezzo, piramidi che si disintegrano, inseguimenti insulsi nella foresta coi nazisti... cosa non si fa per il vil denaro. Per gli amanti di quelli vecchi questo è da evitare come la peste.

Viccrowley 1/06/15 18:22 - 814 commenti

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Indiana Jones è ormai un'icona indelebile del cinema avventuroso e senz'altro non meritava di finire accostato a un così mediocre film. Fa strano vedere Spielberg, dopo tante mirabolanti regie, riprendere le redini di una saga che ormai aveva detto tutto e di tutto aveva bisogno tranne che di 120 inutili minuti di inseguimenti conditi da una storia insulsa. Non sapendo come impegnare un cast parecchio svogliato si riesuma il pericolo Rosso e si imbastisce un bel plot che ciancica di alieni forse in omaggio ai vecchi, gloriosi fasti.

Ryo 26/10/15 12:36 - 2169 commenti

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L'operazione nostalgica è dignitosamente riuscita: non si tradiscono né lo stile, né il ritmo, né lo spirito cartoonesco/fumettistico dei primi tre capitoli. Rattrista un po' vedere Indy così invecchiato, ma così come le persone, anche i personaggi crescono. Inapprezzabile, invece, Shia Lebouf: non all'altezza del ruolo, spesso fuori luogo e scarsamente convincente. Ottime le coreografie degli inseguimenti e delle scene d'azione, leggermente esagerato il finale, ma si può sorvolare: è il mondo di Indiana Jones!
MEMORABILE: L'inseguimento con le jeep; Le formiche giganti; Il finale con la gag del cappello.

124c 3/02/16 13:53 - 2911 commenti

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Torna, a sorpresa, l'archeologo di Harrison Ford con Karen Allen, re-entry del primo capitolo. Il vecchio Indiana Jones protagonista di una trama che sa di episodio medio di X-files ambientato nel '57. Si porta appresso Shia LaBeouf perché in quegli anni è il cocco di Spielberg (non a caso è l'odioso protagonista di Transformers). Non basta citare gli alieni scesi sulla Terra e la misteriosa area 51 per realizzare un buon prodotto d'avventura, specie se il personaggio ha già detto tutto nei primi tre film. Dall'Arca agli alieni; scontato.
MEMORABILE: Cate Blanchett cattiva con caschetto nero e accento tipico da comunista russa.

Redeyes 25/08/16 16:21 - 2442 commenti

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Nell'epoca post Tombrideriana torna il Signore dell'avventura. Un ritorno dal fascino sci-fi anni 50 che va scivolando, intrecciandosi con l'avventura che ne ha sempre contraddistinto le movenze. Jones è rallentato e un po' bolso, ma decisamente meglio dei suoi compagni di merende. Punti di forza restano sempre il fascino di intrecci esotico-tribali e un buon ritmo, di contro il giovane Indiana che verrà infastidisce un po', facendoci temere nuovi sviluppi. La cattiva sovietica Blanchett ci riporta ai cari anni 80. Assolutamente godibile.
MEMORABILE: Le formiche giganti.

Minitina80 3/06/17 19:04 - 2976 commenti

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Deludente oltre le aspettative. La sceneggiatura è ridicola, mischiando nella maniera peggiore le più comuni balle riguardanti le popolazioni precolombiane e gli alieni. I cattivi non potevano che essere i russi, ridotti a misere macchiette cui non crede più nessuno. Terrificante anche la contaminazione in stile America Anni Cinquanta simboleggiata da uno Shia LeBeouf irritante ogniqualvolta tira fuori il pettine. Come distruggere quanto di buono fatto negli episodi precedenti perdendo quel minimo di aderenza a una realtà avventurosa.

Rocchiola 30/04/19 09:37 - 952 commenti

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A quasi vent’anni dal terzo episodio Spielberg rispolvera la saga dell’archeologo più celebre al mondo. Consapevole del tempo trascorso decide di introdurre qualche nota malinconica sottolineando che il tempo è passato anche per il protagonista. Ma dopo un ottimo inizio all’insegna della smitizzazione il film si tramuta in uno sterile trionfo di effetti digitali che è l’antitesi del cinema stesso. Per fortuna il lieto fine chiude il cerchio iniziato con il primo film e sembra scrivere la parola fine a una saga che non ha più nulla da offrire.
MEMORABILE: "Siamo arrivati al momento in cui la vita ha smesso di dare e comincia a prendere"; La cora iniziale nel deserto del Nevada; Il test atomico.

Mco 25/05/20 18:06 - 2323 commenti

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Torna l'accoppiata Ford-Spielberg per la quarta avventura del più famoso archeologo sulla Terra. Siamo di fronte a una pletora di inverosimiglianze gettate davanti agli occhi senza soluzioni di continuità, invero con sequenze ad alta resa spettacolare. Il perfido colonnello Blanchett ruba la scena copiando il look alla Thurman di Pulp fiction mentre il protagonista regge più che bene l'avanzare degli anni sulla sua carta d'identità. Fascinoso il finale tra suggestioni extraterrestri (qualcuno ha riconosciuto E.T.?) e civiltà precolombiane.
MEMORABILE: Il "risveglio" della creatura.

Daniela 16/12/20 23:50 - 12606 commenti

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Tardivo e soprattutto superfluo quarto capitolo di cui non si avvertiva la mancanza dopo la chiusura in bellezza del terzo, in cui Indiana aveva dovuto competere col carisma ancora intatto del babbo. Qui invece non c'è partita: LaBeouf è un pischello molesto, imbarazzante quando fa la sua comparsa travestito da Brando selvaggio, mentre Ford si impegna ancora con anima e cappello, senza però riuscire a salvare del tutto una baracconata troppo declinata in stile Looney Tunes Cartoon nelle scene d'azione e troppo sempliciotta in quelle che dovrebbero essere enigmistico/riflessive.
MEMORABILE: Momento che lascia basiti: il frigorifero volante anti-radiazioni atomiche.

Disorder 3/01/21 16:07 - 1416 commenti

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Classico film ben girato, ma che fondamentalmente non aggiunge né toglie nulla a quanto già detto sul personaggio di Indiana Jones. La sensazione è che si sia puntato tutto sull'azione per la mancanza di vere idee di sceneggiatura; per carità, inseguimenti e duelli rocamboleschi sono sempre stati un must della saga, ma qui si è esagerato un po' e alla fine si rimane quasi frastornati. Ottima comunque la performance di Ford. Solo sufficiente.

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Thedude94 7/01/21 23:48 - 1084 commenti

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Il ritorno di Idiana Jones in età molto adulta è il solito concentrato di azione e ironia che soltanto Spielberg e Ford riescono a garantire con questa costanza e coerenza da ormai molti anni. Nonostante la trama sia un qualcosa di visto e rivisto e presenti situazioni a dir poco assurde e ai limiti del razionale (troppo anche per Indi), non si può far altro che apprezzare la messa in scena del regista, oltre che l'ottimo cast suggellato dall'eccelso Hurt. Le scene d'azione sono ottime e condite da effetti speciali invecchiati più che bene. Non male dopotutto.

Pinhead80 25/04/22 10:57 - 4715 commenti

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Ancora una volta Harrison Ford riveste il ruolo di protagonista in questa saga senza tempo capace di riportare in auge il genere avventuroso. Nonostante l'età del protagonista, il personaggio convince e le scene d'azione tanto care agli appassionati non mancano di certo. Non tutte le cose funzionano alla perfezione e la trama qua e là si sfilaccia ineluttabilmente sotto i colpi del già visto; detto questo, però, Indiana Jones mantiene quasi inalterato il fascino che lo ha sempre contraddistinto. I personaggi secondari non sfigurano e il villain femminile è notevole.

Anthonyvm 15/06/23 23:45 - 5615 commenti

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I nazisti hanno ceduto il passo ai sovietici e gli artisti della CGI hanno ormai monopolizzato il reparto degli effetti speciali. Ma va bene così: Ford non è invecchiato nello spirito e riesce ancora a divertire. Molto buono il setup anni '50, fra auto d'epoca, bulli e pupe, che raggiunge l'acme durante un'esilarante simulazione di attacco atomico. L'azione va tuttavia standardizzandosi nella tranche amazzonica, schiava di un'epoca in cui la sovrabbondanza di magie digitali attenua l'incanto dell'esperienza filmica, evidenziando il semplicismo fumettoso del plot. Comunque simpatico.
MEMORABILE: La città di manichini; Il serpente e le sabbie mobili; Le formiche giganti à la Marabunta; La spielberghianissima verità sugli scheletri di cristallo.
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  • Discussione Xamini • 27/05/08 14:52
    Call center Davinotti - 545 interventi
    Ci sono rimasto male.
    Non tanto per l'elemento diciamo così "esoterico", alla vista del quale vien naturale restare perplessi; no, quello ci può stare. È il modo in cui è sviluppato a lasciare il tempo che trova. Probabilmente hanno scelto questa sceneggiatura per sfinimento.

    Probabilmente il rifiuto di Sean Connery (che sceglie ormai la via del riposo ma che tanto aveva dato al personaggio di Henry anche a livello di battute e idee - vedasi i documentari inclusi nel dvd box della raccolta) ha pesato come un macigno e non sono riusciti a trovare un degno sostituto.
    Indecisi sul da farsi, hanno ripescato Marion, hanno fatto saltar fuori questo giovincello vestito come Marlon Brando ne Il selvaggio (il suo shot iniziale è proprio sputato), ci hanno aggiunto un Oxley praticamente muto e un Mac che prova a fare il verso al vecchio Sallah.
    Solo che nessuno di questi personaggi ha sufficiente carisma per duettare con Indy (anzi, con l'Indy che ci ricordiamo, dato che questo è molto macchiettistico) e così dentro tutti nella fase finale, nella speranza che l'accozzaglia regga.

    Poi Indy.
    Giocare sull'ironia del personaggio può funzionare (penso alla scena della jeep nell'Area 51 e ovviamente a tutte le precedenti splendide declinazioni cinematografiche), ma sarebbe stato meglio non abusarne, lasciando spazio solo a qualche battuta/scambio di sguardi fine senza pretendere di far ridere a ogni shot.

    Le sezioni "a enigmi" sembrano molto frettolose: la soluzione è sempre veloce e si presenta immediatamente a portata di mano; pare che Spielberg abbia ansia di dare ritmo incalzante, lasciando massimo spazio alle fasi di azione. Così si approfondisce poco la faccenda dei teschi di cristallo, che non riesce a godere di un minimo di mistero e non si carica nemmeno un po' di attesa. Quando si arriva al dunque pare una robetta come un'altra, invece della gran scoperta che dovrebbe essere (qualcuno sa comunicarmi il compito degli indigeni apocalyptici? I custodi del segreto del teschio di cristallo? Ah sì?).

    Vogliamo anche fare un cenno ai colori nella fase iniziale? Carichi in modo innaturale e inutile. Fanno il paio con il precoce ingresso dell'archeologo e persino della cattiva; perché non caricare un po' di desiderio quest'attesa? Dopotutto l'abbiamo aspettato per quasi vent'anni; dieci minuti in più e qualche battuta in meno ce l'avrebbero fatto apprezzare di nuovo con il sorriso.
    No, ripensandoci sarebbe servita una sceneggiatura con gli zebedei. Come quella del videogioco per PC Il destino di Atlantide, avventura d'antàn (1992) di Hal Barwood per Lucasfilm che a questo punto mi vedo costretto a consigliare a tutti i fan delusi come me.
  • Curiosità Xamini • 27/05/08 15:07
    Call center Davinotti - 545 interventi
    Citazioni.
    Ne infilo qualcuna a memoria.

    La scena delle auto iniziale che introduce il tema anni '50 (e che resta ben girata) rimanda a quella de L'ultima crociata.
    L'ombra di Indy sull'auto è analogo richiamo, così come il cappello che rotola e che viene raccolto verso la fine.
    L'arca dell'Alleanza era stata citata meglio ne L'ultima crociata all'interno delle catacombe veneziane ("ne è sicuro?" - "abbastanza"). Qui riluce e basta.
    Il Barnett College è lui, come pure la casa; le foto di scena di Sean Connery e Marcus Broody bah; meglio il dipinto appeso alla parete del corridoio (l'ingresso in aula del direttore è quello di Marcus con infinitamente meno carisma) o la statua.
    I riferimenti ai profanatori di tombe sono tutti per la serie videoludica Tomb Raider, a sua volta ispiratasi a Indy. Qui Lucas mostra modestia.
    Alcuni dialoghi (uno in particolare ma ora non lo ricordo) tra Indy e Mutt ricordano quelli tra Indy e Henry.
    E poi... e poi... sto dimenticando.
  • Homevideo Zender • 5/11/08 08:20
    Capo scrivano - 47700 interventi
    Esce oggi 5 novembre 2008 per la Paramount la Special Edition 2 Dvd del film.
    Audio: Ita.5.1
    Video: 16:9/2.40:1
    Extra: Il Ritorno di una Leggenda + La Pre-Produzione del Film + Diario di produzione dietro le quinte del Regno del Teschio di Cristallo + Guerrieri in sala trucco + I teschi di cristallo + Oggetti e icone del film + Effetti speciali di indy + Avventure in post-produzione + Primo piano, il team del film + Sequenze di pre-visualizzazione + Gallerie fotografiche + Trailer
    Fonte: Tempio del Video
  • Discussione G.Godardi • 11/11/08 16:06
    Fotocopista - 663 interventi
    Guardando il film mi chiedevo se il teschio di cristallo,col suo cranioa llungato, non sia sotto sotto un omaggio ad Alien,del resto nel cast c'è anche la presenza di John Hurt,il primo partoriente dell'alieno nel film omonimo.

    In alcuni momenti mi sono venuti in mente anche alcune situazioni alla Peter Jackson,specia in riguardo alle figure degli zombie.Potrebbe essere uan mia tara mentale,tuttavia nel cast c'è la Galadriel della trilogia tolkiana di Jackson....

    In definitiva il film mi è piaciuto,pur nella sua deriva sci-fi,quello che invece non ho amndato giù certe atmosfere a la Mummia(mi riferisco soprattutto al secondo della serie), specie per la figura della famigliola felice in vacanza,e soprattutto per quei brutti insetti digitalizzati.Bleah!
  • Discussione Zender • 11/11/08 17:43
    Capo scrivano - 47700 interventi
    Credo che la mummia, per quanto brutto possa essere, abbia aperto la strada a un certo tipo di avventurosi ampiamente basati sugli effetti digitali con qualche traccia horror. Anzi, forse la mummia è proprio una sorta di Indiana Jones moderno e i due han finito con l'influenzarsi vicendevolmente. Per quanto riguarda i crani allungati alla Alien credo siano stati ormai adottati universalmente come prototipo di figura aliena. La presenza di Hurt è comunque sospetta, in questo caso, e può far lecitamente pensare a un sottile omaggio.
  • Discussione G.Godardi • 11/11/08 17:51
    Fotocopista - 663 interventi
    Sì',senza dubbio,secondo me, La mummia è una riproposizione-clonazione del primissimo Indiana Jones.Cmq, a mio parere,per qaunto povero di contenuti possa essre,La mummia non è un brutto film:quando un film dura due ore piene e scivola via come l'olio,è cmq un film riuscito.
  • Homevideo Xtron • 18/10/14 16:19
    Servizio caffè - 2147 interventi
    Io ho il bluray PARAMOUNT contenuto nel cofanetto uscito nel 2012

    Durata 2h02m31s (immagine a 9m28s)

    Ultima modifica: 7/03/15 09:57 da Zender
  • Discussione Kanon • 7/02/16 20:14
    Fotocopista - 832 interventi
    Santo Iddio che razzie di film !!
  • Homevideo Rocchiola • 30/04/19 09:38
    Call center Davinotti - 1236 interventi
    Mi hanno prestato il cofanetto suddetto ed ho rivisto il film. Tecnicamente si tratta di un bluray davvero eccezionale con video 2.35 anamorfico restaurato e rimasterizzato in maniera praticamente perfetta. Disponibile anche in disco singolo.