Il piccolo Billy prende in prestito dalla sua biblioteca un pesante librone, “Evil in the woods” (che è poi il titolo originale del film): rifugiatosi nella sua cameretta all'ombra di un grande poster di “Live after death” degli Iron Maiden ne comincia a leggere le pagine, facendoci già capire l'impostazione del film: c'è un narratore, ci sono di tanto in tanto schermate con didascalie che riassumono la situazione, c'è Billy che saltuariamente interrompe la lettura staccandoci dalla storia nella storia per farci capire come stia subendo il fascino e l'influenza nefasta del libro. Riassunto così sembrerebbe anche un soggetto con un senso; il problema è che il tutto viene trattato con tale...Leggi tutto spirito amatoriale e demenziale da precipitare il risultato nel trash più deleterio fin dall'inizio. Il libro (e di conseguenza il film) racconta la disgraziata avventura di una troupe cinematografica trasferitasi in un bosco vicino ad Atlanta per girare un fantahorror a budget zero (con un bigfoot che attacca un gruppo di ragazzotti e viene poi in contatto con alieni atterrati lì in disco volante). Stabilitasi nel bosco con le tende, la troupe verrà invece decimata da una famigliola di mutanti cannibali che infesta la zona e che è chiaramente derivata (nelle intenzioni) dal Craven delle COLLINE HANNO GLI OCCHI. In più, in una casetta tra gli alberi, agisce una strega che ha appena rapito un bimbo e che perde ore a preparare i suoi intrugli (con gran tedio per chi guarda). Come detto, a colpire subito è l'estrema povertà della confezione (aggravata in Italia da un doppiaggio penoso che oltretutto chiama yeti il povero bigfoot): evidentemente conscio dei propri limiti, Williams J. Oates (che dirige e sceneggia) la butta subito sull'ironico e sull'allegramente catastrofico; spinge sull'acceleratore trash con effetti “speciali” a dir poco baracconeschi (i costumi son degni dei carri di Viareggio), si bea di una recitazione al di sotto di ogni standard, fa un caos tale col montaggio che c'è da perderci la testa, inserisce qualche faccina strana del piccolo Billy e si lancia a capofitto in un finale che è l'apoteosi della carnevalata. Insomma, un film difficilmente sostenibile in cui si ha costante la sensazione di esser presi per i fondelli da quattro amici che si son ritrovati con la cinepresa in mano e han deciso di andare nel bosco a filmare quel che capitava. Mai visti dei freaks mutanti tanto disgustosi e fastidiosamente sopra le righe...
Se l'aspetto puramente tecnico è di infimo livello, ci si potrebbe, forse, salvare con la narrazione e qualche buona idea. L'esperimento metacinematografico non aggiunge nulla alla storia e lo spettatore si becca 90 minuti di attori che gareggiano per inespressività, dialoghi involontariamente trash e un'atmosfera amatoriale alla "buona la prima" che ha lo sgradevole retrogusto della presa in giro. I mutanti delle battute conclusive sono la pietra tombale di un film indecoroso anche per gli amanti del trash.
MEMORABILE: L'attacco dello yeti diviso in due dal montaggio; Il bambino completamente indifferente al pericolo dietro la porta della cameretta.
Brutto, confuso e sconclusionato film americano di serie Z. Tutto sa di poco e di fatto male, dagli attori alla trama alle ambientazioni, passando per fotografia e regia. Non fa paura, non fa ridere, non fa niente... dopo averlo visto rimane un senso di vuoto e noia.
NELLO STESSO GENERE PUOI TROVARE ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.