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TITOLO INSERITO IL GIORNO 23/05/08 DAL BENEMERITO AAL
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Aal 20/09/09 09:40 - 321 commenti

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Film piuttosto didascalico sull'amicizia "particolare" di un uomo maturo con una ragazzina. Dentro ad una sceneggiatura semplice e fin troppo lineare Clementi riesce a dare credibilità al tormento interiore del suo personaggio, sempre in bilico tra l'amore innocente, quasi paterno e la forte tentazione erotica. Molte le scene di nudo della Berger, all'epoca tredicenne: ecco perché il film è introvabile, nonostante un approccio per nulla morboso ad una tematica diventata l'ultimo invalicabile tabù della nostra società.

Stefania 12/01/12 00:29 - 1599 commenti

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Il colpo di fulmine di Clementi! Stempiato e svogliato, l'ex-icona del cinema della contestazione s'infogna in un anchilosato e ammuffito psicodramma erotico, maldestramente filmato, tra tramonti fluorescenti, campi di grano e laghetti coi cigni da oleografia impressionista. Il Nostro ricopre il ruolo di un signorotto di campagna, reduce dalla Grande Guerra, che s'invaghisce di una contadina dodicenne: la veste, la spoglia, la immortala in dagherrotipi... tutto qui, veramente. Prometteva poco, mantiene di meno. Aridatece il conte Tiepolo!
MEMORABILE: Clementi impedisce alla Berger di assistere all'accoppiamento tra due cavalli: "Cose che una bambina non deve vedere!" L'auto-commiserante voice-off.

Moro 21/02/12 16:29 - 36 commenti

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Era troppo arduo riuscire in appena 80 minuti a dare spessore psicologico ai protagonisti di una vicenda così drammaticamente intensa. Il film, infatti, sprecando maldestramente un soggetto potenzialmente più che valido, si riduce ad una rappresentazione bidimensionale, cioè quasi del tutto priva di profondità. A niente servono, dunque, i virtuosismi fotografici di Cattarinich per salvare un prodotto che andava concepito con ben altre ambizioni. La rivelazione del dramma di Paul fa rischiare al film una rovinosa deriva tragicomica. Peccato.

Ciavazzaro 30/05/12 20:52 - 4768 commenti

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Tremendo. Neanche i volti degli amati Bologna (purtroppo doppiato) e Paul Muller (prete) riescono a rendere il film guardabile. Lolitesca la Rey in alcune audaci scene di nudo, Clementi spento come il suo personaggio; anche le musiche di Cipriani sono più sottotono rispetto ai suoi standard; tanto che il mortifero finale arriva allo spettatore quasi come una liberazione.
MEMORABILE: I terribili flashback sessuali del protagonista e il liberatorio finale (per lo spettatore!)

Schramm 18/11/12 12:28 - 3490 commenti

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Più che un film, una chincaglieria atta a stimolare una domanda da psicologi di massa: perché cercarlo se non per la prurigine di curiosare fino a che punto Cattarinich si è spinto nell'azzardo, nel mostrabile, nel profondo? La risposta vale darla per evitare ai cultori dello scabroso l'equivalente di una pera con l'ace gentile: Cattarinich non si è proprio spinto. Immota è la sua opera, sclerotizzata nell'estetismo da cartolina che vorrebbe ampollosamente sublimare o -hai visto mai- metaforizzare la purezza dell'amore, ma che puzza assai più di edulcoratio per infinocchiare censore e fruitore

Saintgifts 23/04/13 16:04 - 4098 commenti

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Mi sembra che la chiave sia: lasciamo lo spettatore all'oscuro di una realtà basilare che se rivelata con troppo anticipo vanificherebbe tutto lo sforzo per creare un'aspettativa (che porta volutamente ad altre mete). Il film però non poggia solo sull'immagine fine a se stessa (come le innocenti ma allo stesso tempo ambigue fotografie di David Hamilton) o sull'eterna attrazione uomo maturo verso adolescente in boccio che, se non dominata porta difilato alla pedofilia, ma anche sull'effetto terapeutico, o di morte, che porta con sé la giovinezza.

Marcolino1 1/12/16 18:44 - 553 commenti

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La storia di un sentimento platonico, debitore di Nabokov, è qui descritto con poesia e finezza hamiltoniani. È un rapporto irrealizzabile non solo per il divario d'età, ma anche per la violenza della guerra che ha devastato Clementi nel corpo e nella mente in modo irreversibile. La giovanissima Eva qui rappresenta la voglia di vivere, l'innocenza, la purezza andati ormai perduti nell'amico molto più grande di lei, che riceverà il colpo di grazia dal gioco adolescenziale, crudele e incosciente, nei confronti dei sentimenti altrui.

Homesick 4/02/17 15:19 - 5737 commenti

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Si rasenta la pedofilia, ma più che l'erotismo morboso - anche perché il corpo della preadolescente Katya Berger non ha nulla da offire in tal senso - sembra che Cattarnich voglia illustrare la solitudine, gli scompensi e il mal di vivere del reduce della Prima guerra mondiale, riflesso dal volto di Clementi attraverso alcune espressioni degne di un Dirk Bogarde. L'elevata cura formale si declassa a sterile esercizio estetizzante, come non di rado accade in pellicole di questo genere prive del necessario sostegno diegetico. Bologna una volta tanto nei panni del servo anziché del padrone.
MEMORABILE: Clementi in bilico tra amor paterno e attrazione sessuale.

Faggi 18/04/17 15:29 - 1549 commenti

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In bilico tra catatonia e mistero erotico; claudicante nell'andamento narrativo; più audace e con certe eleganze nella figurazione, senza osare troppo (qualche immagine riuscita c'è, ma niente per cui andare in estasi poetica): non ci siamo, il lavoro è irrisolto, opaco. L'impresa (non facile) era una sfida visiva e un azzardo sul pathos; gli esiti, di codesta impresa, sono senz'altro curiosi e meritevoli di attenzione ma siamo lontani dal pianeta Marte; scusate, intendevo scrivere Arte.

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  • Curiosità Fauno • 17/06/17 17:20
    Contratto a progetto - 2742 interventi
    Dalla collezione cartacea Fauno, il flano del film:

  • Discussione B. Legnani • 28/08/17 10:54
    Pianificazione e progetti - 14947 interventi
    E' mancato Cattarinich (fonte: pagina Fb di Alessio di Rocco).