Schramm • 25/11/15 15:24
Scrivano - 7824 interventibeh ma quelle che tu chiami derive sono semplici citazioni o injokes come tanti ce ne sono in tutte le serie, e del resto il riferimento a
fight club oltre a essere talmente evidente da diventare immediato accostamento primario per chiunque ne parli, è di tale consapevolezza semantica a priori che il problema non si pone a livello qualitativo. o lo si accetta o no. stessa cosa per
v per vendetta la cui citazione è spinta a estremi da quasi parodia da annullarsi e comunque risignificarsi, e a breve scoprirai come e perché. ecco la cosa importante e che mi lascia fermo su un pentapalla deciso, è che non si tratta di sterili e compiaciuti copy and paste, ma di innesti che vengono rielaborati e prendono altre vie e significati segnici altri da quelli dei film d'origine.
non ho visto
house of cards, ma di io narranti che si rivolgono parabasicamente allo spettatore è tracimante la storia della letteratura dalla tragedia greca in poi, e del cinema (dovendone indicare uno come eco metafilmico, mi verrebbe già più alla mente
arancia meccanica). quel che qua diventa plusvalore d'eccezione è che lo spettatore viene inteso come qualcosa di virtuale, di inesistente se non nella mente di chi lo interpella, un amico immaginario, o un file di word riempito da un testo, e non interpellato come un'essenza cognitiva, valenza che non credo di aver mai trovato in nessun altro film.
quando di
dexter parli di personale associazione mnemonica, non potresti essere più nel giusto perché non mi sembra proprio che il riferimento voglia essere l'end season della quarta stagione, dato che i personaggi, la storia, le caratterizzazioni, gli sviluppi, le dinamiche che spinsero a quel finale sono di tutt'altra pasta e di diversissimo vettore. non credo nemmeno troppo sensato raffrontarli, per quanto siano in tutto e per tutto differenti. stante che se proprio si deve mettere a paragone due entità narrative così dissimili, personalmente su
dexter già ben sai come la penso. e sulla fine dell'ep 6 di
mr robot pure.
ripeto, non affidarti troppo alle ultime tre per la straordinarietà (e se riesci distanzia temporalmente di quel pelo gli eps, o rischi davvero l'overload) , anche perché questa esplode fin dai primi minuti e il bello di
mr robot è proprio il suo essere contenutisticamente ordinario. è la veicolazione formale, esuberatissima, survoltata a ogni frame, a renderlo straordinario anche nei contenuti. e ripeto non aspettarti il minuto finale col botto o rischi la delusione cocente. potrebbe davvero chiudersi benissimo così e sarebbe compiuto, anche a dispetto di qualcosa di insoluto.
a me la violenza non è parsa inutile né finta, e la vera violenza dell'opera sta tutta, a mio avviso e di nuovo, nella forma. passa per la potenza e l'intensità data dalla combinatoria alchemica delle superfici: dell'immagine, del suono (che è davvero poderoso, se ascoltato ad alto volume o in cuffia: sarebbe qualcosa di pazzesco esperito in sala). i due aspetti che metti all'indice sono, come le chiami, scelte di sceneggiatura per allertare sullo stato di amoralità, pericolosità e dissociazione del personaggio, se ti aspetti di trovarle giustificate nel finale preparati ad abbassare il voto (sebbene c'è una situazione che ancora deve lievitare, che non posso anticiparti). io le ho trovate funzionali senza residui fastidi di sorta. se proprio devo trovarne uno, è la strana virata umorale di quasi stasi che prende dall'ep 7 in avanti, ma sempre tenendosi eccellente.
ci si riaggiorna stasera, ma se per te l'apogeo di tutte le serie resta
dexter anche dopo un'
utopia (della quale bene o male mr robot è cugina), ho già capito che resterai saldo sulle posizioni già prese, o che forse addirittura si smorzeranno gli entusiasmi.
Ultima modifica: 25/11/15 15:28 da
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