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Discussioni su La sottile linea rossa - Film (1998)

DISCUSSIONE GENERALE

7 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Kaciaro • 24/01/10 16:33
    Galoppino - 507 interventi
    dai un film cosi' merita una discussione, io lo trovo sempre cosi'ammaliante, che e' un termine che stona un po' con un film di guerra,Malick sa' veramenteraccontare con passione totale io lo adoro!
  • Galbo • 25/01/10 09:54
    Consigliere massimo - 4019 interventi
    Senza dubbio un film che colpisce, mi hai ricordato che non l'ho commentato, pur avendolo visto più volte...
  • Magnetti • 23/06/10 10:16
    Call center Davinotti - 210 interventi
    Caro archivista, nel "nostro" database James Caviezel appare in alcuni film con il nome di James in altri con il nome di Jim. Premesso che gli stessi accrediti dei film portano in alcuni casi Jim in altri James forse sarebbe opportuno uniformare. IMDB ha risolto la questione mettendo James Caviezel e tra parentesi (as Jim Caviezel) in modo che facendo la ricerca si abbia successo in entrambi i casi.
    Ciao!
  • Zender • 23/06/10 10:56
    Capo scrivano - 49100 interventi
    Se si copiasse tutti da Imdb scriveremmo sempre James (gli "as Jim" non li mettiamo) e avremmo risolto il problema. Adesso vado a correggere i Jim, grazie.
  • Cangaceiro • 23/06/10 11:35
    Call center Davinotti - 739 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Se si copiasse tutti da Imdb scriveremmo sempre James (gli "as Jim" non li mettiamo) e avremmo risolto il problema. Adesso vado a correggere i Jim, grazie.
    Un problema simile qui sul Davinotti si pone nei film con Laurence/Larry Fishburne.
  • Zender • 23/06/10 14:28
    Capo scrivano - 49100 interventi
    Annientati anche tutti i Larry :)
  • Piero68 • 2/03/23 14:42
    Contratto a progetto - 245 interventi
    Rivisto qualche giorno fa sono rimasto ancora più deluso di quanto non lo fossi già dopo la prima visione.
    Malick, il cui stile è sempre quello di girare film a cavallo tra onirico e reale, non confeziona un film anti-bellico ma semplicemente una visione molto personale di ciò che la sua fantasia ha immaginato possa essere stata la guerra. Orizzonti di gloria è un film oggettivamente anti militaristico ed anti bellico come Full Metal Jacket (entrambi di Kubrick ovviamente). Platoon di Stone è un film anti bellico. O Apocalypse now di Coppola e potrei continuare. Film che contengono comunque frammenti di realtà. Nel film di Malick (che è anche sceneggiatore) invece è tutto frutto della sua fantasia. Dalle inverosimili scene di guerra ai personaggi che si aggirano sul "set" ed a i loro comportamenti "impossibili" . Da  Kosteas che rifiuta di eseguire un ordine diretto del colonnello (roba che può costare anche la fucilazione secondo il codice militare in tempo di guerra durante un azione di guerra), senza apparenti conseguenze. Come se un capitano potesse valutare e contestare la disposizione di un piano di attacco contro una postazione fissa previsto dallo Stato Maggiore. Come John Savage che, impazzito all'improvviso, vaga per il campo di battaglia come un fantasma senza che nessuno si accorga di lui. Come Caviezel, presumibile disertore (anche in questo caso senza conseguenze concrete) che si aggira e vive in un non ben specificato villaggio di indigeni.
    Ci sono poi le assurdità "belliche". Come ad Harrelson che esplode una granata nella schiena senza che il suo corpo venga letteralmente smembrato (questo è l'effetto che provoca una granata che esplode a contatto con un corpo umano).
    Ma quello che più di ogni altra cosa supera il senso della misura è la rappresentazione dei giapponesi. Descritti come un branco di sub umani impazziti, come straccioni morti di fame, privi di qualunque senso etico e della dignità che vivono letteralmente nel fango implorando non si capisce bene cosa. Forse la pietà del nemico.... boh!
    Sicuramente ad un certo punto della guerra l'esercito giapponese avrà iniziato a risentire della mancanza di approvvigionamenti e del senso di sconfitta che andava delineandosi. Ma sicuramente non nel modo esasperato e sub umano descritto da Malick. E sicuramente non in quel periodo della guerra visto che fino alla campagna di Gualdalcanal i giapponesi erano risultati sempre vincitori e Guadalcanal stessa è stata la prima vera controffensiva americana sulle isole del Pacifico
    Ultima modifica: 2/03/23 14:45 da Piero68