La bella regina Cleopatra scommette con Roma che riuscirà in tre mesi a far costruire uno sfarzoso palazzo. Il corrotto architetto Numerabix si accinge a sabotare il progetto, ma della partita sono anche Asterix e i suoi amici... Formidabile secondo capitolo dell'Asterix cinematografico, ancora migliore del primo come ritmo, trovate, musichine (l'indimenticabile "Cleopatra fa il bagnetto"... ), e personaggi di contorno come l'ineffabile architetto. Da non perdere
Divertente, brioso, con molte trovate (la scommessa tra Cleopatra e Cesare, il leone di Cleopatra, l’assaggiasapone, come la Sfinge perse il naso, l’architetto bislacco, il veleno preparato cantando, “Quando l’appetito c’è”). Nota di merito per i pirati (regolarmente pestati e affondati quando incrociano Asterix e Obelix), specialmente per il capo (“Chi ga dito all’arembagio?”). Meritano però una menzione anche i braccianti e il cattivone. Obelix è particolarmente spiritoso. Tratto piacevole. Notevole e da vedere.
MEMORABILE: Il capo dei pirati, dopo l'ennesima legnata subita: "Niente si è perduto, salvo l'onore".
Così come nei fumetti originali, in cui questo episodio risultava migliore del capostipite, anche nella trasposizione cinematografica Asterix e Cleopatra batte Asterix il gallico. Chi conosce la storia la troverà fedelmente trasposta su grande schermo anche se, come al solito, parte del fascino delle strisce si perde. Comunque da vedere per chi ama gli irriducibili galli.
Nella sfida tra Cesare e Cleopatra finiscono il piccolo Asterix con il grosso Obelix. Simpaticissimo, divertente, gustoso e imperdibile: decisamente un ottimo passo in avanti rispetto al primo Asterix il gallico, nonostante la qualità tecnica molto elementare. Ma in questo caso la felicità di molte invenzioni rendono il film un "must" per grandi e piccini.
Divertente film, superiore ad Asterix il Gallico, con trovate metacinematografiche (i giochi sul doppiaggio, i geroglifici) e richiami cinematografici (la spia); decisamente godibile anche per le musiche che accompagnano alcuni segmenti, veri e propri numerini musicali. Una volta era tradizione natalizia di Montecarlo trasmetterlo, non si sgarrava mai. Altri tempi...
Dopo Asterix il gallico, questo è il secondo lungometraggio dedicato alle avventure dei personaggi creati da René Goscinny e Albert Uderzo. Si tratta anche di una delle migliori trasposizioni cinematografiche di Asterix: il film è infatti caratterizzato da una sceneggiatura divertente e ricca di gag e personaggi ben delineati; il tratto grafico è semplice ma gradevole e il doppiaggio più che buono.
Brillante trasposizione dell'omonimo fumetto. Praticamente una serie di gag e battute a ripetizione, intervallate da qualche siparietto musicale comunque comico. Nel complesso, davvero molto divertente. Ottimo anche il doppiaggio dei romani con autentico accento romanesco!
MEMORABILE: Obelix che tenta di bere la pozione magica fingendosi egiziano; gli scontri con i pirati.
Parzialmente (ma troppo) traditore. Inspiegabile che si sia modificata in modo non necessario la vicenda orginale (il fumetto è forse il migliore dell'intera serie), visto che le gag migliori vengono da lì e visto che le cose che non funzionano (come i tre pretoriani e la spia Zerozerosettete, invero tremenda) sono quelle inventate di sana pianta. Si è anche rinunciato a tocchi deliziosi del fumetto (il sedere dell'architetto che resta fuori dalla copritura d'oro...). Assurdo rendere siciliano l'architetto e nazista il rivale: non più di **.
Seconda trasposizione delle avventure di Asterix e Obelix, questa volta nell'antico Egitto della Regina Cleopatra. È un giocattolino assai divertente e molto ben congegnato che risulta essere costruito meglio del primo episodio. Ottima anche la varietà e la caratterizzazione dei personaggi. Chicca da gustare.
MEMORABILE: Le performances canore del leone di Cleopatra! La preparazione della torta avvelenata!
Spassosa avventura di Asterix e Obelix, alle prese con la scommessa fra Cleopatra e Cesare. La trama è un po' esile in alcuni momenti, ma si ride troppo per potercene rendere conto. Geniale adattamento in italiano con lo straordinario apporto di grandi voci tra le quali si riconoscono facilmente Oreste Lionello, Ferruccio Amendola e Luigi Pavese, senza dimenticare le altre (Gammino, Pisu, Sannipoli...). Memorabili i momenti musicali sulla colazione di Obelix e il bagno di Cleopatra. Divertimento assicurato per grandi e piccini.
MEMORABILE: La colazione di Obelix; Il leone di Cleopatra; Obelix che tenta di avere la pozione magica.
Il secondo episodio, nonostante una storia più avvincente del precedente, non mi convince del tutto a causa di quelle parti musicali (a me indigeste) che ogni tanto fanno da contorno alle sequenze. Anche qui scazzottate a volontà con i nostri protagonisti che hanno la meglio contro i nemici senza il minimo sforzo. Divertenti i personaggi di Giulio Cesare e dell'architetto Siculo.
Secondo film animato di Asterix, in trasferta in Egitto, con Obelix e il mago Panoramix, per aiutare un costruttore siculo a erigere un palazzo per conto della regina Cleopatra. L'incontro fra personaggi fittizzi e due leggende classiche come Cleopatra e Giulio Cesare è molto spassoso. Cleopatra è un'isterica, ma è la cosa migliore del film; Cesare invece un furbastro che vuole fregare tutti, come nei fumetti originali. Le gag non si contano, come le scazzottate coi romani e l'architetto cattivo. Oreste Lionello torna a doppiare Asterix.
MEMORABILE: Giulio Cesare: "A 'sti galli malefici je faccio 'ffà l'antidopping!" Servo: "Il leone di Cleopatra canta meglio di Sinatra e non soffre il raffreddor".
Superiore al precedente, sia per l'animazione più raffinata sia per la trama, che si accosta di più al fumetto introducendo alcune gag che diventeranno ricorrenti (sono pazzi questi...). Piacevoli anche gli intermezzi musicali, orecchiabili e divertenti. Ottimo il doppiaggio italiano (anche se si prende alcune licenze, come quella di ribattezzare Idefix cl nome di Ercolino).
Bella trasposizione da albo a cartone animato. Ricco di gag divertenti e con la buona idea dell'aggiunta delle canzoni (anche se una maggiore orecchiabilità non avrebbe guastato). Curiosa la stereotipizzazione degli schiavi di colore, disegnati con i labbroni rossi e l'osso in testa. Ovviamente le animazioni sono quelle che sono, vuoi perché viene dagli anni 60, vuoi perché il budget non è quello dei film Disney. Ottimo il doppiaggio italiano.
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DiscussioneGugly • 8/02/09 12:05 Archivista in seconda - 4712 interventi
Qualche tempo fa ho recuperato la traccia originale della canzone cantata dall'architetto e dal suo sgherro mentre preparano il budino avvelenato:la musica è identica, e l'adattamente italiano è rimasto molto simile anche nelle voci.