Kickboxer - La vendetta del guerriero - Film (2016)

Il remake di un classico come Kickboxer era un'operazione rischiosa ma che a conti fatti si può dire riuscita in pieno; il plot originale è perlopiù rispettato (con qualche elemento anche dal secondo film della serie) e il ritmo è altissimo, con scontri quasi continui dall'inizio alla fine, ben coreografati e sanguinosi. Moussi non convince troppo come attore (ricorda più il Mitchell di Kickboxer 2) ma è un buon atleta; Bautista è sufficientemente pauroso, pur se meno dell'originale Qissi (che qui fa un cameo); ottimo il ritorno di Van Damme.

Nel 1989 l'originale Kickboxer ha avuto il merito di far conoscere al pubblico l'iconico e atletico Van Damme sdoganando parecchio certo cinema action basato sulle arti marziali. 27 anni dopo siamo di fronte al suo remake che ne mantiene intatta l'ossatura di base potenziando ancor di più le coreografie marziali e l'azione senza sosta. Il nuovo cast se la cava bene a partire proprio da un Van Damme ancora in forma e con il raro dono dell'autoironia. Spaventoso Bautista nei panni di Tong Po, anonimo ma abbastanza convincente Moussi.

Remake del VanDammico picchiaduro, che non sfigura, nonostante un protagonista poco carismatico. Come sempre, la parte più ghiotta riguarda gli allenamenti, dove l'ironia è presente come nell'originale. Van Damme allenatore, con l'inseparabile cappello, riesce in parte a compensare la poca incisività dello sfidante. Mentre lo spietato campione fa quel che deve (mena e, all'occorrenza, uccide). Naturalmente non può mancare la bella (agente!), che rende più piacevoli le pause tra un allenamento (con cocchi, bici immersa da un bue, mazzate) e l'altro. Non male, dopotutto.

M'approssimo col mito in testa. Cult per appassionati, kickboxer, sembrava inarrivabile, eppure qualcosa di buono qui c'è, a cominciare dalla seconda giovinezza di JCVD. La trama è piuttosto fedele all'originale, migliorata nella fotografia ma depauperata del suo carismatico protagonista. Moussi non risulta antipatico ma non trasmette l'empatia dell'originale e finisce per impoverire persino un comunque bravo Bautista-Po. Lo sviluppo è già cosa nota, ma visto la buona cura dei colpi, accattiva abbastanza. Azzeccato il parallelo finale Moussi-Jcvd.

Remake discreto, superiore all'originale per ritmo e confezione (il vecchio è ormai datato ed era girato alla meno peggio) ma mancante di un vero coinvolgimento o di una certa tensione. Comunque il personaggio di Moussi funziona e lui è in parte, così come un Van Damme invecchiato ma non domo, che torna nei panni di maestro ma dispensando anche una buona dose di calci. Bautista è un villain di un certo livello, inutili invece la Carano e St. Pierre. Bello il combattimento finale, insulsa la sottotraccia amorosa. Per nostalgici del genere.