Discussioni su Il primo re - Film (2019)

DISCUSSIONE GENERALE

10 post
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  • Thedude94 • 7/02/19 17:29
    Call center Davinotti - 19 interventi
    Visto che si ascoltano molto spesso lamentele sulla qualità e l'innovazione del cinema italiano, spero con tutto il cuore che un pò di passaparola faccia conoscere a tutti questa opera, che in questa prima settimana non è stata molto considerata dal pubblico
  • Bubobubo • 8/02/19 19:11
    Archivista in seconda - 271 interventi
    Non ho dubbi che il film sia molto buono (io, per cause di forza maggiore, dovrò recuperarlo solo in un secondo momento) e mi piace questo tentativo di tornare a certo cinema di genere che da troppo tempo non viene frequentato sulle nostre sponde.

    Il mio dubbio, enorme dubbio, è filologico. Che vuol dire "latino arcaico"? Quello delle Dodici tavole e del Lapis niger, o addirittura una sua fase precedente? Se fosse così, non mi sembra che l'operazione abbia molto senso. Tutto quello che sappiamo delle fasi più antiche della lingua, esclusi quei quattro reperti in croce che sono sopravvissuti sino ai giorni nostri e che ci restituiscono sì e no un vocabolario di 40-50 parole (di cui, penso, almeno la metà contestabili), è dovuto alla ricostruzione comparata: che, però, appunto, ricostruzione rimane, e in nessun caso ci può restituire l'idea di un sistema linguistico vero e proprio se non con infinita e ahinoi inevitabile approssimazione.

    Sarebbe come dire: recitiamo un film in protoindoeuropeo. L'unico PIE che conosciamo è un oggetto linguistico interamente ricostruito a posteriori: non avrebbe alcun senso.
  • Thedude94 • 8/02/19 19:29
    Call center Davinotti - 19 interventi
    Bubobubo ebbe a dire:
    Non ho dubbi che il film sia molto buono (io, per cause di forza maggiore, dovrò recuperarlo solo in un secondo momento) e mi piace questo tentativo di tornare a certo cinema di genere che da troppo tempo non viene frequentato sulle nostre sponde.

    Il mio dubbio, enorme dubbio, è filologico. Che vuol dire "latino arcaico"? Quello delle Dodici tavole e del Lapis niger, o addirittura una sua fase precedente? Se fosse così, non mi sembra che l'operazione abbia molto senso. Tutto quello che sappiamo delle fasi più antiche della lingua, esclusi quei quattro reperti in croce che sono sopravvissuti sino ai giorni nostri e che ci restituiscono sì e no un vocabolario di 40-50 parole (di cui, penso, almeno la metà contestabili), è dovuto alla ricostruzione comparata: che, però, appunto, ricostruzione rimane, e in nessun caso ci può restituire l'idea di un sistema linguistico vero e proprio se non con infinita e ahinoi inevitabile approssimazione.

    Sarebbe come dire: recitiamo un film in protoindoeuropeo. L'unico PIE che conosciamo è un oggetto linguistico interamente ricostruito a posteriori: non avrebbe alcun senso.


    Difatti è un protolatino, una vera e propria ricostruzione linguistica, proprio perchè non ci sono poi tantissime testimonianze d'epoca special modo per la lingua parlata.

    Non credo abbia pretese linguistiche, si potrebbe considerare una lingua inventata, come l'elfico, e dunque non un film in latino con sottotitoli.
  • Raremirko • 8/02/19 20:18
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Di Rovere ho visto tutto, tranne questo; è un regista che stimo, che ha un suo stile.
  • Bubobubo • 8/02/19 20:44
    Archivista in seconda - 271 interventi
    Thedude94 ebbe a dire:
    Bubobubo ebbe a dire:
    Non ho dubbi che il film sia molto buono (io, per cause di forza maggiore, dovrò recuperarlo solo in un secondo momento) e mi piace questo tentativo di tornare a certo cinema di genere che da troppo tempo non viene frequentato sulle nostre sponde.

    Il mio dubbio, enorme dubbio, è filologico. Che vuol dire "latino arcaico"? Quello delle Dodici tavole e del Lapis niger, o addirittura una sua fase precedente? Se fosse così, non mi sembra che l'operazione abbia molto senso. Tutto quello che sappiamo delle fasi più antiche della lingua, esclusi quei quattro reperti in croce che sono sopravvissuti sino ai giorni nostri e che ci restituiscono sì e no un vocabolario di 40-50 parole (di cui, penso, almeno la metà contestabili), è dovuto alla ricostruzione comparata: che, però, appunto, ricostruzione rimane, e in nessun caso ci può restituire l'idea di un sistema linguistico vero e proprio se non con infinita e ahinoi inevitabile approssimazione.

    Sarebbe come dire: recitiamo un film in protoindoeuropeo. L'unico PIE che conosciamo è un oggetto linguistico interamente ricostruito a posteriori: non avrebbe alcun senso.


    Difatti è un protolatino, una vera e propria ricostruzione linguistica, proprio perchè non ci sono poi tantissime testimonianze d'epoca special modo per la lingua parlata.

    Non credo abbia pretese linguistiche, si potrebbe considerare una lingua inventata, come l'elfico, e dunque non un film in latino con sottotitoli.


    Sì, è quello che intendevo dire: a questo stadio si può parlare a ragione di lingua inventata. Bene che non abbia pretese linguistiche.
  • Nancy • 20/02/19 16:57
    Fotocopista - 147 interventi
    Vedendolo comunque è molto più latino di quanto non dovrebbe. Voglio dire, Roma manco esisteva, figuriamoci il latino...e invece tanti dialoghi del film si capiscono anche solo col latino scolastico. In questo senso potevano dare più spazio alla fantasia che non a scervellarsi di ricreare un linguaggio che finisce con l'essere anacronistico rispetto al tempo della storia (non sono una linguista, ma questa è stata la mia impressione).
  • Rebis • 21/02/19 20:52
    Compilatore d’emergenza - 4419 interventi
    Beh, la storia sprofonda nel mito, credo che l'uso del latino sia più che altro una suggestione "acustica"...
  • Capannelle • 26/05/19 12:12
    Scrivano - 3509 interventi
    Significativo anche come vetrina delle nostre maestranze tecniche (costumi, fotografia, sonoro..), paga un po' nella parte centrale dove la forma particolare dei dialoghi e le diatribe di gruppo rendono meno facile la presa sullo spettatore.
    Ma è un esperimento ambizioso e meritevole e vorrei tanto vedere come funziona oltreconfine visto che avrebbe da poco trovato la via di alcuni mercati esteri
    Da noi ha incassato 2,4 milioni, un discreto risultato per un genere anche violento, però concentrato nel primo weekend.
    Ultima modifica: 8/03/21 23:22 da Capannelle
  • Bubobubo • 28/05/19 23:06
    Archivista in seconda - 271 interventi
    Avevo un discreto timore, ma alla fine l'ho trovato un buon film, a tratti molto refniano, atipicissimo per il nostro panorama (gli ultimi survivor pre- o post-apocalittici di cui ho memoria sono quelli di genere di fine anni '70/inizio anni '80, da D'Amato e Cavallone in avanti: bene così).

    Un solo appunto, ma importante, sulla lingua. Brava ed onesta intellettualmente l'équipe che ha ammesso di aver cercato la "sensazione" sullo spettatore, a discapito della correttezza filologica (impossibile anche solo da approcciare). Però che gli abitanti di Alba e delle foreste parlassero lo stesso idioma di Romolo e Remo, magari anche no.
    Capisco la necessità di semplificare, ma l'ho trovato un errore (o comunque una leggerezza) piuttosto grossolano. Se c'è una cosa per cui la penisola italica pre-Roma è nota è l'estrema eterogeneità delle lingue che venivano parlate da territorio a territorio o da città a città, anche a pochissima distanza. Assai improbabile (eufemismo) che esistesse una mutua intercomprensibilità fra popolazioni (al di fuori di scambi verbali minimi).
  • Poppo • 7/06/19 04:18
    Galoppino - 465 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Beh, la storia sprofonda nel mito, credo che l'uso del latino sia più che altro una suggestione "acustica"...


    Ho trovato il tutto molto greve. In poche parole il fascino di una immaginaria lingua arcaica latina che alimenta un'ideologia proto-fascista, dall'agnellino della scena iniziale al discorsetto finale del primo re.