Dal famosissimo romanzo di Johanna Spyri, una trasposizione cinematografica abbastanza fedele anche se troppo riassuntiva. Alcuni personaggi sono tratteggiati troppo brevemente e la storia originale risente della brevità del film. Da segnalare la buona ambientazione sia montanara che cittadina, mentre le prove degli attori risultano troppo accademiche, a parte il credibile nonno (lo straordinario Bruno Ganz). Trascurabile, anche se un'occhiata la si può dare.
Compendio non solo del romanzo di Johanna Spyri, ma anche del classico anime tv di Isao Takahata e Hayao Miyazaki del 1974. La storia di Heidi con annessi amichetti, capre, nonni, istitutrici, maggiordomi e zie che non fanno altro che sbolognare la ragazzina da una parte all'altra è arcinota. Un film adatto alle famiglie che si aspettano quel che sanno già da cartoni, altri film e miniserie dal vivo sull'orfanella. Mediocre: era meglio tradire un po' il romanzo come nel film con Shirley Temple, dove Heidi viene venduta agli zingari.
La stupenda storia classica in un buon film. Il personaggio principale è caratterizzato benissimo, a partire dal sorriso che immediatamente impone Heidi su tutti. Certo, il racconto qui contiene connotati a volte un po' difficili e duri (come quando si scopre che la zia ha praticamente venduto Heidi alla ricca famiglia tedesca). La parte in città in effetti sembra troppo lunga, ma alla fine è comprensibile, poiché in montagna sarebbe stato forse ripetitivo descrivere le giornate dei fanciulli all'alpeggio. Finale sintetico ma sostanzialmente ben fatto.
MEMORABILE: Il volo dell'aquila: la libertà è una felicità "senza prezzo".
La storia è quella, non aspettatevi sorprese o licenze poetiche di sorta. Il film si indirizza ai bambini e di fatto non calca la mano su fattori negativi ma nemmeno diventa troppo scherzoso o mieloso. La recitazione, che pone in evidenza le capacità della piccola Anuk e del veterano Ganz e la cura dell'immagine sono di ottimo livello. Ritmo discreto, nei canoni della filmografia europea.
Da ragazzo ho visto la prima parte dei 52 episodi del cartoon giapponese, la mia compagna tutte e ansiosa di vederne la trasposizione cinematografica mi ha trascinato al cinema. Non la biasimo: ottimo riassunto della storia dove tutti i punti nodali sono riportati ed evidenziati, i personaggi sono alcuni potenti (gli anziani soprattutto), altri banali od odiosi. Non capisco perché sia considerato un film per bambini... Coinvolgente e commovente... Come Belle e Sebastien, altro film "adulto"!
MEMORABILE: Le alpi nella loro naturale bellezza e il pensiero fisso di Heidi di portare i panini morbidi alla nonna di Peter!
Pellicola abbastanza convenzionale che comprime tutti gli episodi dell'arcinoto cartone animato degli anni 70. Splendidi panorami e situazioni che non esulano mai dal racconto. Brava la piccola Steffen ben coadiuvata da un gigante come Ganz. Personalmente avrei visto la governante più arcigna rispetto a questa, abbastanza ridicola. Nel complesso un discreto film per famiglie.
Il romanzo di Johanna Spyri trova nuova linfa in questa trasposizione di Gsponer. La protagonista è qui una scatenata Anuk Steffen, sempre pronta ad aiutare tutti anche a costo di scontrarsi con l'arcigna signorina Rottenmeier (un'affascinante Schüttler). La storia è di una semplicità commovente, le lacrime sono all'ordine dei minuti, gli scenari meravigliosi. Il cartone animato rimane un must assoluto ma anche questo film riempie quasi due ore in modo più che soddisfacente. Per grandi e piccini.
Riproposizione cinematografica del noto personaggio che invero funziona meglio del previsto. La piccola Steffen è straordinariamente simpatica (cosa non scontata tra gli "attori bambini"), il nonno di Ganz ben tratteggiato e in generale il cast è ben scelto; gli splendidi paesaggi svizzeri si fotografano da sé e la parte in città, pure un po' troppo lunga, riserva comunque qualche momento divertente. In generale non ci sono momenti troppo smielati come ci si sarebbe potuto aspettare e i toni sono mantenuti in un buon equilibrio; film ben fatto.
Gradevole adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo, con un cast abbastanza in parte, specie il veterano Ganz e la giovane protagonista. Paesaggi mozzafiato, avventura, buoni sentimenti e un pizzico di buonumore vengono miscelati dignitosamente. Qualche eccesso nelle caratterizzazioni negative (della "solita" istitutrice malefica e del ragazzaccio amico della protagonista) non rovinano il risultato finale. Godibile per trascorrere una serata in famiglia davanti allo schermo.
La trama del romanzo e dell'indimenticabile cartone animato vengono sostanzialmente rispettate, quindi da questo punto di vista non dobbiamo aspettarci sorprese, anche se trattandosi di un film i tempi sono inevitabilmente molto più ristretti. I paesaggi svizzeri sono splendidi, la piccola protagonista è davvero deliziosa, ma è il cast nel suo complesso a funzionare, con ovvia menzione per il nonno di Bruno Ganz. L'inevitabile melassa viene propinata in dosi tutto sommato accettabili e comunque ogni tanto fanno bene anche queste pellicole...
Dopo una ventina di versioni del romanzo di Spyri non si sentiva l’esigenza di aggiungerne un’altra. Tanto più che questa racconta la storia di Heidi in modo piuttosto superficiale e patinato, con gli eventi che accadono uno dopo l’altro senza una vera necessità emotiva e senza approfondimenti, per giunta con una musichetta spalmata inutilmente per l’intera durata. Allora perché vederlo? Perché la vicenda è sempre graziosa (specie per un pubblico infantile), e poi ci sono bei panorami, una protagonista simpatica e un Ganz inedito.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
Scena cult il nonno Bruno Ganz che si beve ls grappa con nonna Sesaman quando Clara va a trovare Heidi...Ahh, vecchio marpione di montagna, ci provi con le vecchie riccone di città, eh?
Zender, le Note sono proprio sbagliate. Il film non è "ispirato all'omonimo cartone animato", ma all'omonimo romanzo di Johanna Spyri, da cui sono state tratte circa 20 versioni tele&cinematografiche... Sarebbe come scrivere che il film di Garrone su Pinocchio è ispirato all'omonimo cartone animato di Walt Disney... Io lo toglierei, ma se ritieni davvero necessaria una nota con scritto "Ispirato all'omonimo romanzo di Johanna Spyri", allora occorre metterlo anche nelle note del cartone animato del 1974, in quelle del film del 1937 "Zoccoletti olandesi" (pessimo titolo italiano dell'originale "Heidi", appunto), del film del 1952 "Son tornata per te" (appunto, originale "Heidi") e del film del 1955 "Heidi torna a casa": tutti questi sono già davinottati, mentre ce ne sono altri anche di un certo calibro (per esempio un "Heidi" del 2005 con Max von Sydow e uno del 2001 con Paolo Villaggio... e non è comico!) che stranamente ancora nessuno ha visto e commentato.
DiscussioneZender • 6/01/22 18:48 Capo scrivano - 48345 interventi
Zender, le Note sono proprio sbagliate. Il film non è "ispirato all'omonimo cartone animato", ma all'omonimo romanzo di Johanna Spyri, da cui sono state tratte circa 20 versioni tele&cinematografiche... Sarebbe come scrivere che il film di Garrone su Pinocchio è ispirato all'omonimo cartone animato di Walt Disney... Io lo toglierei, ma se ritieni davvero necessaria una nota con scritto "Ispirato all'omonimo romanzo di Johanna Spyri", allora occorre metterlo anche nelle note del cartone animato del 1974, in quelle del film del 1937 "Zoccoletti olandesi" (pessimo titolo italiano dell'originale "Heidi", appunto), del film del 1952 "Son tornata per te" (appunto, originale "Heidi") e del film del 1955 "Heidi torna a casa": tutti questi sono già davinottati, mentre ce ne sono altri anche di un certo calibro (per esempio un "Heidi" del 2005 con Max von Sydow e uno del 2001 con Paolo Villaggio... e non è comico!) che stranamente ancora nessuno ha visto e commentato.
Leggo bene? Heidi con Paolo Villaggio? A naso sento profumo di leccornia trash. :)
E' buffo che dallo stesso romanzo su Heidi siano stati tratti 4 film sostanzialmente simili, che sul Davinotti hanno avuto 2 "sentimentale" e 2 "drammatico"! Secondo me tutto sta nel significato di "sentimentale". Cioè, se intendiamo "che suscita sentimenti buoni ed emozionanti", allora va bene, ma a quel punto la cosa diventa molto soggettiva e soprattutto può suscitare sentimenti qualsiasi film di qualsiasi tipo (l'ho già detto: io sono di lacrima facile, e per me almeno un terzo dei film è "sentimentale" perché "....signora mia, quanto ho pianto!!!"). Se invece per "sentimentale" intendiamo "sentimentalismo", "che racconta una storia d'amore alla romanzo rosa", allora non c'entra davvero nulla perché questo è un film di bambini e per bambini. Sulla Treccani il genere è definito in maniera molto sfumata, pur partendo dal romanticismo e dal mélo, anche con inserimenti curiosi ("L'età dell'innocenza" di Scorsese e "I ponti di Madison County" di Eastwood, per dire...!): https://www.treccani.it/enciclopedia/film-sentimentale_%28Enciclopedia-del-Cinema%29/ Comunque, per come la si giri, la storia avventurosa di una bambina di montagna mi riesce difficile considerarla "sentimentale"...
DiscussioneZender • 14/01/22 08:25 Capo scrivano - 48345 interventi
Ma è drammatico? Non lo so, anche drammatico per Heidi... Poi ripeto, io non li ho visti quindi non ne ho idea...