Vatel - Film (2000)

Le sequenze più vivaci sono quelle in cui Vatel si aggira veloce ed ansioso per le cucine o dietro le scenografie da lui allestite a dirigere il personale in modo che tutto sia svolto egregiamente. Al di fuori di queste scene, il regista pare confuso e manca una vera trama; tanto che ci propina la solita e inutile storia d'amore atta a far appassionare il pubblico. Coreografie e ambienti ottimi, mentre alcuni attori paiono fuori luogo. Tipico esempio della cornice che risalta sul quadro.

Insolitamente dedicato alla figura di un cuoco, François Vatel, che operò nella Francia del '600, il film di Roland Joffé eccelle nella parte tecnica. Tutta la ricostruzione ambientale, le scene e i costumi sono ottimamente curati, così come valida è la prova di Gérard Depardieu, decisamente adatto al ruolo. Purtroppo il film non abbina alla forma la solidità dei contenuti. La storia è poco interessante e si presta a divagazioni noiose; anche la regia non riesce ad incidere più di tanto. Discreto il doppiaggio italiano.

Il maestro di cerimonie Vatel, al servizio del Principe di Condé, organizza sontuosi banchetti e spettacoli in occasione della visita del Re Sole e della sua corte. E' l'occasione che il principe attende per riconquistare il favore reale e evitare la bancarotta... Roland Joffé ha sempre avuto il vizio di una certa magniloquenza, anche quando era alle prese con soggetti che avrebbe richiesto una maggiore asciuttezza. Qui, in mezzo a pompe e parrucconi, squazza - colori, costumi e scenografie sono fastosi - ma la storia è sfilacciata, la vicenda amorosa pretestuosa, il cast non tutto in parte.

Con l'arrivo del Re Sole al palazzo di Condé, il maestro di cerimonie Vatel si assicura che ogni dettaglio sia curato alla perfezione. La storia segue i movimenti incessanti del protagonista, fasti della corte e bassezze morali ma, se i primi sono portati in scena con indubbia spettacolarità, le seconde non incidono come dovrebbero e il film corre il rischio di non andare oltre l'esercizio di stile. L'impatto visivo rimane comunque notevole, con un fluire quasi inineterrotto di sfondi e costumi e la prova di Depardieu è ottima.