Tommaso - Film (2019)

Tommaso
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Titolo originale: Tommaso
Anno: 2019
Genere: drammatico (colore)
Note: Presentato al XXXVII Torino film festival nella sezione Festa mobile.
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 8/12/19 DAL BENEMERITO COTOLA
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Cotola 8/12/19 22:18 - 9009 commenti

I gusti di Cotola

Tommaso è un regista che cerca soldi per un film. E' anche un ex alcolista che ha problemi con la moglie ed è in ansia per la figlia. Tutto qui? Sì. Non c'è altro da dire. E purtroppo lo spettatore se ne accorge dopo trenta minuti. Peccato che poi Ferrara ci costruisca su altri novanta minuti (per un totale smodato di due ore) di cinema ordinario ed impalpabile che annoiano non poco. Cinema casalingo (con punte autobiografiche) spacciato per autoriale. Generosa la prova di Defoe (che parla in italiano); generosi i nudi della Chiriac.

Bubobubo 22/02/20 11:51 - 1847 commenti

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Tommaso è Ferrara, è il Cristo di Scorsese, è il Dafoe allucinato dai fantasmi dell'Antichrist vontrieriano, è il regista che vuole fare un film mentre la sua stessa vita è un film, è il prototipo dell'artista maudit che più si vuole lasciare alle spalle gli eccessi più viene risucchiato dalle loro ombre. Film curioso, disomogeneo e imperfetto, che si segue più per affezione al protagonista (sentir recitare Dafoe in italiano non ha prezzo) che per il valore della sceneggiatura in sé. Finale un po' confuso, ma l'esperienza complessiva è buona.
MEMORABILE: Tommaso e le tentazioni erotiche; Tommaso e i ragazzi senegalesi attorno a un falò.

Leandrino 30/09/20 19:42 - 511 commenti

I gusti di Leandrino

Ostaggio dei fantasmi dell'alcolismo, Tommaso - alter ego del regista -, vive una tormentata quotidianità in preda a febbrili preoccupazioni per la figlioletta e l'incomunicabilità con la giovane moglie. Esteticamente attraente, il pedinamento costante del protagonista per le strade di Roma porta inevitabilmente alla sua martirizzazione, in una successione di piccole eventi che porta all'esasperazione sentimentale. La volontà di strafare - avvertita soprattutto nell'avvicinarsi al finale - è equilibrata dall'umile bravura di Dafoe e da una regia asciutta: il risultato è intenso.

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