Pregevole ricostruzione romanzata (ma nemmeno tanto) del disastro datato 15 aprile 1912. Dopo meno di mezz'ora di film il Titanic è già salpato, portandosi dietro il suo carico di foschi presagi. Poco spazio, si può dire quasi nessuno, a storie personali: il regista Roy Ward Baker (inglese come il film) si concentra su di una visione d’insieme che renda il più possibile l'idea dell'atmosfera di gaiezza generale che si respirava sul transatlantico prima dell'affondamento: sfarzo per i passeggeri delle prime classi, semplice allegria per quelli delle terze. Bravo il regista a sottolineare più volte gli avvertimenti sottovalutati di possibili iceberg...Leggi tutto e blocchi di ghiaccio, efficace nel momento di descrivere in pochi attimi l'inevitabilità della collisione. Il seguito è tutto una progressiva presa di coscienza dell'equipaggio, dapprima infastidito da quelli che vengono creduti inutili allarmismi, poi (ma solo in un secondo tempo) costretto a lottare per guadagnare un posto sulle insufficienti scialuppe. Molto bravo Baker anche nell’alternare i lunghi momenti sul Titanic agli altri sul Carpathia e l'altra l'altra nave misteriosamente vicina ma inconcepibilmente distratta fino all'ultimo. Grande capacità nella ricostruzione dell'incidente, con un uso notevole degli effetti speciali e un Titanic che non sembra affatto un semplice modellino. Bravi gli interpreti per un film che James Cameron deve aver visto centinaia di volte prima di girare il suo “remake” del 1997: se infatti al film di Cameron togliamo la storia d'amore con DiCaprio, non resta altro che la versione colorata e rimodernizzata di questo.
Basato sull'omonimo libro di Walter Lord e sceneggiato da Eric Ambler, una splendida e
ancora oggi efficace rivisitazione dell'affondamento del Titanic. Bellissime le varie ricostruzioni degli interni della nave e gran bella regia di Baker, che firma diverse sequenze memorabili (in alcuni casi riprese da Cameron nel suo kolossal). Eccellente il cast, con Kenneth More e Michael Goodliff (il costruttore Thomas Andrews) su tutti.
MEMORABILE: Il costruttore che fissa il quadro in silenzio e che poi si abbandona, sfinito, su una sedia, aspettando la fine.
Il bravo regista Roy Ward Baker dirige un'ottima versione del tragico affondamento del Titanic. Un po' romanzata, ma More è molto bravo e la regia perfetta. Curate le sequenze del naufragio finale, non male anche il cast composto da buoni attori molto in forma.
Di sicuro non uno dei tanti film sull'affondamento del famigerato tranatlantico ma
tra i migliori realizzati sull'argomento specifico e più in generale su quello dei
naufragi. Ben diretto dal professionale Ward Baker presenta un buon ritmo ed una
discreta tensione così come la caratterizzazione delle varie tipologie di personaggi:
membri dell'equipaggio e gente comune. Gli effetti speciali sono "artigianali" ma in
ogni caso dignitosi.
Buon film sulla tragedia del Titanic costruito non sulle vicende private di questo o quel protagonista ma su una visione generale dell'evento, con particolare cura per il lato degli "addetti ai lavori", ovvero i marinai e gli ufficiali del Titanic e delle navi lì vicino. Da questo punto di vista niente da eccepire: tutto è ben realizzato ma, nel complesso, gli preferisco la versione del 1953, più lacrimevole ma più coinvolgente. Comunque merita di esser visto. ***
Prendete il film di Cameron del 1997, togliete tutta la melensa storia d'amore tra i protagonisti ed eccovi servito questo film. La differenza è che questo è l'originale. Meno orpelli e più azione lo rendono davvero pregevole, tanto che Cameron sembra averne copiato ogni piccolo dettaglio. Non c'è spazio per troppi sentimentalismi; Baker ci va giù duro sin dalle primissime inquadrature e le due ore di film passano velocente quanto l'affondamento del Titanic.
Non ancora orientato sul genere horror, Roy Ward Baker dirige uno dei migliori film sull'affondamento del Titanic, molto meno osannato del pluripremiato kolossal di Cameron, nei cui confronti vanta però un credito piuttosto evidente: in pratica manca la storia d'amore, ma il resto è quasi identico, con una prima parte preparatoria, in cui si delineano le psicologie dei personaggi e la seconda dedicata alla tragedia vera e propria. Crescendo di tensione, effetti speciali (per l'epoca) di buon livello, cast privo di grandi nomi ma ben diretto.
Prima che il kolossal di Cameron resettasse la memoria collettiva diventando il riferimento obbligato, questa era considerata una delle migliori ricostruzioni del disastro navale più famoso della storia in quanto costituisce un ottimo compromesso tra gli scrupoli documentaristici e le esigenze dello spettacolo. Confezione curata, buona prestazione corale del cast, tanti i momenti in cui è difficile resistere alla commozione mentre l'attenzione agli aspetti umani della tragedia compensa ampiamente la modestia degli effetti speciali, del resto dignitosi considerata l'epoca.
MEMORABILE: L'ultimo saluto del padre ai suoi tre bambini.
Ottima ricostruzione delle ultime ore del Titanic, lontana anni luce dallo sfarzo della versione del 1997, risulta essere più asciutta e facile da seguire. Ward Baker, solitamente avvezzo ad altri generi, non sfigura rendendo bene il senso di minaccia (alternata alla vita che si respira durante la crociera). Belle le scenografie ed eccellente il cast (More e McCallum in testa). Più di una volta affiora la commozione e le lacrime scendono, soprattutto verso la fine (i personaggi di Isidoro e Ida Strauss, realmente esistiti). Da vedere.
Tutto riuscito e ben curato, per l'epoca. La scena clou arriva già dopo una mezz'oretta, il che non è un "male" dal punto di vista dell'interesse verso il film. Perfetto tutto il cast. Non convince solo l'atteggiamento dell'equipaggio, tutti decisamente troppo rilassati, durante e dopo l'impatto con l'iceberg. Il personaggio di Ismay è decisamente più "buono" e meno avido rispetto ad altre versioni. Quello di Andrews è un po' freddo, non molto convincente. Quante volte l'avrà guardato Cameron questo film?
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DiscussioneDaniela • 13/08/20 08:06 Gran Burattinaio - 5926 interventi
Una curiosità che mi lascia perplessa: in wikipedia (voce italiana che riprende quella in lingua inglese)è riportata la presenza di Sean Connery: "In una inquadratura è possibile vedere un giovanissimo Sean Connery, con la barba, nel ruolo di un membro dell'equipaggio che cerca di separare una moglie dal marito per farla salire su una lancia." Il fatto che io non sia riuscito ad individuarlo durante la visione è poco indicativo, dato che ero presa da altre faccende, tipo babbi che danno l'addio ai loro piccini. Però Connery non figura nella scheda del film su IMDB neppure tra i non accreditati ed inoltre l'attore al tempo era giovane ma non giovanissimo (28 anni) e soprattutto aveva già un discreto numero di ruoli accreditati alle spalle. Nello stesso 1958 inoltre ricopre un ruolo importante inEstasi d'amore - Operazione Love accanto a Lana Turner. Mi pare quindi improbabile che non venga citato nel cast neppure come non accreditato.