The passenger - Film (2021)

The passenger

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/07/22 DAL BENEMERITO HERRKINSKI
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Herrkinski 4/07/22 15:18 - 8117 commenti

I gusti di Herrkinski

Fanta-horror spagnolo che, pur rifacendosi all'intera cinematografia di genere, da L'invasione degli Ultracorpi fino a tutto il filone sulle mutazioni e le contaminazioni, riesce a risultare piuttosto fresco; l'atmosfera in stile 80s, richiamata - oltre che dal tipo di storia - da una fotografia ad hoc, è particolarmente suggestiva e gli scambi tra il cast, su cui spicca un ottimo Blas, sono certamente meno scontati del solito, specialmente nella prima parte. Non mancano splatter e azione, per questo piccolo horror che segna un inizio promettente per i due registi spagnoli.

Buiomega71 5/06/23 00:51 - 2912 commenti

I gusti di Buiomega71

Geniale l'idea di contrapporre la musica folkloristica spagnola (vero tormentone della pellicola) al fantahorror anni 80 (di cui il film è uno spudorato omaggio) tra mutazioni zombificanti, piccoli e repellenti xenomorfi e tutto lo scibile da Dimensione terrore in poi. Sgangherate trovate surreali (la toreada con la mostruosa aliena posseduta), un po' troppe chiacchiere dello sbruffone di Blasco, il topico make up degli infetti che sta tra Rodriguez e Kervyn ma il finale alla locanda ghiaccia il sangue, così come i deliziosi SFX prostetici e puramente stevejohnsoniani di David Ambit.
MEMORABILE: L'orrenda mutazione di Lidia; I corpi senza testa; Il parassita alieno che si insinua nell'indice di Marta; La creatura poltigliosa e "robbottiana".

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  • Discussione Buiomega71 • 5/06/23 10:28
    Consigliere - 25997 interventi
    Simpatico tributo a tutto il fantahorror americano anni 80 (da Dimensione terrore a L'alieno in poi) con le tipiche mutazioni zombificanti tramite vermone vomitato in bocca, parassiti alieni che si insinuano sotto pelle e piccoli e repellenti xenomorfi che prendono il totale controllo del corpo ospitante, ridotto a "demone" sumero raiminiano dal topico look che stra tra Dal tramonto all'alba fino a Rabid grannies.

    Inizia come una sottospecie di commedia almodovariana tipicamente spagnola, per poi virare nella pura fantascienza di invasioni aliene che vien dritta dagli anni 50 (il ritrovamento della astronavetta schiantata in mezzo al bosco, la viscosa poltiglia "robbottiana" che ne esce, Marta che tenta di toccarla e un tentacolo fallico le "spara" nell'indice un vermetto paracronenberghiano ) fino a mutarsi in una sottospecie di "zombi movie" tra paesini spettrali abbandonati e cadaveri decapitati.

    Un pò troppo macchiettistico nella figura del logorroico e sbruffone Blasco, qualche stoccata surreale che fa storcere il naso (Blasco che fa la toreada con l'aliena posseduta) e forse un pò troppo derivativo (le creature si muovono e gorgheggiano come quelle di The Descent)

    Ma è geniale il contrapporre l'atmosfera body horroresca del colore mutaforme venuto dallo spazio con la musica folkloristica spagnola (vero tormentone del film), la trasformazione di Lidia sul pulmino è davvero impressionante e il finale alla locanda abbandonata riesce a ghiacciare il sangue.

    Bravissimi i due talentuosi registi spagnoli, che da un budget miserello, sono riusciti a tirare fuori un filmetto che potrebbe competere, senza problemi, con qualsiasi b-movie indipendente americano, lasciando intatta la natura andalusa del film.

    Bravissima anche la ragazzina dal volto sfigurato (e dalle tette enormi per la sua età) con tutte le regole imposte dal "monster movie" (compresa la fiammata per annientare l'henenlotteriano alieno).

    Ma la pellicola andrebbe vista anche solo per il deliziosi e stevejohnsoniani SFX prostetici di David Ambit, una vera goduria per tutti i nostalgici del lattice e dell'animatronic anni 80.
    Ultima modifica: 5/06/23 13:45 da Buiomega71