Il presupposto (poco originale e reazionario) del film è che la lotta al crimine si faccia attraverso squadre speciali che siano più dure dei (supposti) "molli" corpi di polizia metropolitani. Da qui il solito blockbuster hollywoodiano dove l'intelligenza dello spettatore viene messa a riposo a favore di una lunga (e tediosa) serie di inseguimenti, sparatorie e caccia al cattivo (che in onore alla tradizione americana è uno straniero, in questo caso un francese). Il film è fatto di poco altro. Si salva solo (per poco) il carismatico S. Jackson.
Tedioso, superficiale, narcisistico, prevedibile e reazionario. In pratica, uno dei soliti prodotti hollywoodiani di bassa lega ma dall'elevato budget. Se questo è il cinema di massa, c'è di che andar fieri. A nessuno è mai venuto in mente che forse il pubblico gradirebbe qualcosa di diverso? A Johnson sicuramente no. Due o tre attimi divertenti non bastano a risollevare le sorti della pellicola, che tira stranamente per le lunghe.
Osceno action americano sui corpi speciali SWAT. Quando la polizia non ce la fa ecco arrivare questi baldi marines metropolitani! La trama è una cazzatella da due lire ma da un film del genere voglio solo tanta - becera! - azione. Invece il film di Johnson si rivela una miccetta, di quelle che a 11 anni ti facevi scoppiare in mano per fare il bullo. Il cast giusto ci sarebbe anche, ma ogni singolo attore è sfruttato malissimo. L'anno prima l'EuropaCorp di Besson faceva uscire Transporter. Un consiglio? In pensione.
Non mi piaceva granché la serie anni '70 che l'ha ispirato, ma il film l'ho trovato carino. Inoltre, quando all'inizio Brian salva l'ostaggio pur ferendolo leggermente, ebbene, mi sono sentito molto solidale, giacché ho sempre odiato quelle pellicole ipocrite e buoniste dove c'è sempre un tipo che urla "non sparate, potreste colpire l'ostaggio!". Non mi sembra né reazionario, né narcisista. Scorre via bene. Proprio caruccia, infine, la peperina Rodriguez.
Americanata anfetaminizzata senza un briciolo di inventiva cinematografica né tantomeno un sussulto emotivo. Un telefilmone gonfiato e insulso, zeppo di stereotipi e convenzionalità a iosa. Un episodio di A-Team è molto più divertente di questa noiosissima sarabanda tronfia e loffia. Michelle Rodriguez fa la solita dura imbronciatona, il resto del cast è degno dei pupazzi di G. I. Joe, carisma zero per Farrell (salverei si e no Jeremy Renner) e la regia di Johnson è talmente piatta da avvicinarsi allo zero. E pensare che hanno fatto pure il sequel...
Direi che con la mitica serie anni '70 condivide soltanto il titolo. Quanto al resto non solo il film perde in fascino ma soprattutto trasforma degli eroi al servizio della legge in uomini meschini e maliziosi per i quali la cosa più importante è soltanto il proprio ego. Ancora un ruolo mal interpretato per Farrell mentre è decisamente più a suo agio il "cattivo" Renner, che convince una volta di più in un ruolo da macho. Discreto anche il resto del cast abbonato anche esso a ruoli duri, Rodriguez compresa. Scenggiatura debole e regia piatta.
Fumettone adrenalinico ricco di sparatorie e inseguimenti. L'azione regna sovrana con discreta lena e coinvolge emotivamente. Priva di buonismo, la pellicola si snoda tra la spocchia del capo e le azioni poliziesche. Interessante l'introspezione dei personaggi. Sempre carismatico Jackson mentre Farrell appare stereotipato. Sensuale la Rodriguez in versione virago.
Non l'ho disprezzato, anzi: è un action col giusto ritmo, buone scene d'azione e personaggi carismatici. In particolare è ben sviluppato il rapporto fra Farrell e il cattivo Renner, Jackson è un ottimo leader e la Rodriguez è un bel vedere. Buona anche la colonna sonora, mentre forse la parte centrale è un po' troppo diluita. Comunque divertente.
Bruttino. In questo film non c'è scena che non abbiate già visto o battuta che non abbiate già sentito centinaia di volte. Certo, Sam Jackson in divisa è una sicurezza (Shaft, Basic, La terrazza sul lago), così come la guerriera Michelle Rodriguez (basti pensare a Machete), ma al di là degli ottimi attori non c'è davvero nulla che si salvi: meno che mai regia e fotografia, da pomeriggio televisivo (che Clark Johnson evidentemente ama, visto che per il successivo The sentinel scritturerà Longoria e Sutherland). Perdibile.
Guardando questi film ti rendi conto di come il termine americanata renda l'idea meglio di mille altre parole che possono essere spese. I proiettili si sprecano in questo action movie che non ci pensa nemmeno un minuto a nascondere le proprie intenzioni bellicose e guerrafondaie. Una carneficina di idee che cadono sotto i colpi dei mitra senza pietà e in nome dell'insulsa pratica di anestetizzare il pubblico. Pessimo.
Film americano fatto per americani con attori americani dedicato soprattutto al pubblico americano. Onestamente c'è poco da dire su film così, senza trama e poco divertenti. La prima ora passa lenta con immagini di addestramenti, bevute e nient'altro. Gli ultimi 20 minuti sono già meglio in quanto si comincia ad apprezzare un po' di azione che, comunque, non è niente di speciale. Cast sprecato, risultato mediocre.
Il reparto di cecchini della polizia californiana, dopo la serie tv del 1975, che si ricorda soprattutto per l'iconica sigla iniziale, ottiene il suo film sul grande schermo, ma non è proprio un capolavoro. Già l'inglese Colin Farrell che fa l'americano è fuori parte, mentre quasi tutto il cast, a esclusione della sprecata e dura Michelle Rodriguez e del solito Samuel L. Jackson, non lascia il segno. Jeremy Renner mette dell'ironia nel suo poliziotto (traviato), ma praticamente anticipa lo stesso personaggio che farà anche negli Avengers.
Due nuove reclute della squadra anticrimine americana devono scortare un boss e consegnarlo all'FBI. Action movie di mediocre livello che coinvolge e intrattiene davvero poco. Non mancano momenti di tensione ma niente di eccezionale. Americanata al cento per cento. Regia di Clark Johnson piuttosto efficace. Colin Farrell e Samuel L. Jackson poco convincenti.
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DiscussioneRaremirko • 17/01/16 01:22 Call center Davinotti - 3863 interventi
Lo script di David McKenna rende bene solo alla fine, rendendo discreto un film altrimenti monotono e piatto.
Jackson ha fatto migliori interpretazioni, Renner anticipa il cattivo di The town e gli altri sono nelle media; ripeto, tra presentazione, allenamento e risvolti sociali conta per davvero il finale, ben fatto e diretto, anche come colpi di scena e tradimenti, mentre il resto ondeggia tra il medio ed il mediocre.
Comunque un film guardabile, tecnicamente valido, e poi gli SWAT mi hanno sempre colpito ed inquietato, sin dai tempi del Leon di Besson.
DiscussioneRaremirko • 17/01/16 23:27 Call center Davinotti - 3863 interventi
Buiomega71 ebbe a dire: Non dovrei scriverlo, perché appannerebbe il mio francesismo, ma non mi vengono altre parole: e proprio un gran film di M! (o una gran M di film)