Snuff - Corto (1998)

Santi numi, eccone un altro che si accoda alla ormai lunga fila della metamorte e guineapigeggia che è un piacere: in 9' Bogliano (già 16 horror dal 1997 a oggi: sta a vedere che ci toccherà salutare l'Argentina come sottovalutata culla della nouvelle vague orrorifica?) imballa ad arte un finto snuff per la gioia dei grandi e piccini che li vorrebbero sottratti alla leggenda metropolitana. Come è lecito aspettarsi, effetti speciali ottimi e abbondanti e più reali del vero, al netto dei quali il cinema va a comprarsi le sigarette.

Le agghiaccianti torture alla ragazza sono realizzate con un iperrealismo pazzesco e senza alcuna mediazione verbale o musicale o contestuale: pura assolutezza a autorefenzialità della crudeltà nella simulazione (davvero perfetta e sconcertante) di uno squallido snuff. Ma proprio questa purezza amorale e questa perfezione lo rendono troppo uguale a un vero snuff, facendo perdere la suggestione poetico-ansiogena del primo minuto in cui lei vaga in un palazzo labirintico, per piombare in uno sterile e insostenibile esibizionismo horror.