Classico storico, religioso, blockbuster dell'epoca. Un cast eccezionale per l' epoca, che comprende anche Jean Merilyn Simmons (la tunica) e Peter Ustinov (Spartacus). Racconta le vicende storiche del 1400 prima di Cristo con gli occhi del tormentatissimo Sinuhe, medico di ricchi e poveri, che tra alterne vincende amorose, drammatiche determina la storia dell'Egitto stesso con un finale sorprendente.
MEMORABILE: Per me è un film godevolissimo anche se non è Spartacus o Quo Vadis, ma è un must del genere. In Dvd esiste solo versione americana.
Nel corso degli anni, le vicende parallele di due amici al tempo dell'antico Egitto: Sinuhe diventa medico, Horembeb un militare ambizioso che farà molta carriera. Kolossal simil-demilliano: tanti personaggi, passioni e perversioni, sesso, religione (il faraone cerca di imporre un nuovo credo monoteista). L'interesse è scarso per quando riguarda l'azione ed il disegno dei personaggi, ma la confezione è di lusso nel cast, nelle musiche e nella sfolgorante fotografia di Leon Shamroy, per cui il polpettone risulta comunque gradevole alla vista.
Classico esempio di peplum di ambientazione egiziana, è la storia di due uomini che vivono alterne vicende nell'Egitto del 1700 a.c. Come molti altri film dello stesso periodo e di simile ambientazione, si tratta di un prodotto estremamente curato, grazie sopratutto alla regia professionale di Curtiz. Purtroppo le sue stesse caratteristiche lo rendono anche piuttosto datato con alcune parti che si segnalano per un certo umorismo involontario.
Trovatello diventa medico di corte al servizio del Faraone, ma alterne vicende lo sballottano dagli altari alle polveri e viceversa. Romanzone hollywoodiano di grandi ambizioni decorativo-spettacolari con tipico gusto anni 50: maestosi apparati, sfarzo produttivo, interpreti dal giusto appeal... E' invece scarsa l'attenzione ai meandri più sottili della narrazione, di cui vengono invece evidenziati gli aspetti più appariscenti: amori, amicizie, guerre, intrighi, passioni e meschinità. Un bel polpettone, comunque ben girato e costruito.
Vicissitudini di un medico dell'antico Egitto, la cui vicenda umana si intreccia a quella di Akhenaton, il faraone che impose (brevemente) il monoteismo come culto ufficiale. Il tutto tratto da un romanzo di Waltari, un autore finlandese allora di moda e con ambizioni di carattere spirituale. Di profondità ce n'è però poca e il filmone si vede volentieri soprattutto per la messa in scena davvero faraonica e per la presenza nel cast di Bella Darvi, una sfortunata attrice ebrea polacca, indimenticabile in un ruolo camp di cortigiana babilonese.
Complotti a corte e una faraonica ricostruzione d'epoca la cui splendida fotografia è messa in evidenza dalla recente edizione in dvd per un kolossal dal sapore antico, uno dei pochi film che ha il merito di mettere in luce la figura del faraone "rivoluzionario" Akhenathon, il primo a disconoscere gli dei. Non aspettatevi polpettoni ma una cena coi fiocchi a lume di candela. Per chi ama la storia.
Monumentale esempio di kolossal hollywoodiano anni ‘50 “more bigger than life” girato col sistema anamorfico a largo campo visivo con fotogramma a 2.35:1 brevettato dalla 20th Century Fox. Al film non mancava niente per conquistare le platee semplici ma bendisposte di sessant'anni fa: mistero, esotismo, avventura, amore, intrighi, passioni, religiosità. Un polpettone con ingredienti non raffinati ma che risulta molto farcito e saporito. Grande smalto scenografico e visivo mentre Curtiz conferma il suo eclettismo e la sua vasta abilità tecnica.
Grande kolossal d'altri tempi, narra le vicende di un medico "dei poveri" che viene insignito alla corte del faraone e da qui una serie di vicissitudini che svilupperanno il suo lato umano. La produzione è quanto mai sfarzosa, con costumi, scenografie e dettagli curati, con un cast stellare, che vede in primo piano Un Edmund Purdom protagonista assoluto. Il tono è roboante e naturalmente spesso convenzionale, ma è quello che ci si aspetta da pellicole del genere.
Monumentale peplum di Curtiz che narra con qualche ambizione storica della curiosa parentesi monoteistica nell'Egitto dei faraoni. Lo script mescola abilmente storia e leggenda e riserva qualche buon momento soprattutto nei dialoghi, molto curati; di buon livello anche le ambiziose scenografie e i costumi. Onesto ma non memorabile l'apporto del cast, privo di grandissimi nomi. Una certa enfasi retorica lo rende oggi forse difficile da digerire, anche a causa della durata fiume di oltre due ore e il ritmo non è sempre sostenuto, ma gli appassionati del genere potrebbero gradire.
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HomevideoZender • 2/01/17 08:00 Capo scrivano - 48268 interventi
Scriveva nelle note Akstern:
La Fox erroneamente usò un'immagine del film nel retro del dvd de "la Tunica".
DiscussioneDaniela • 30/07/18 23:02 Gran Burattinaio - 5936 interventi
Cast alla rinfusa, come da scheda IMDB. In effetti il protagonista è Edmund Purdom che veste i panni di Sinuhe, offerti in un primo tempo a Marlon Brando (sic!)).
Il successo del film valse a Purdom l'offerta di altri ruoli in peplum e biblici, girati in buona parte del vecchio continente.
La parte di Nefer doveva andare inizialmente a Marilyn Monroe, che fu in seguito scartata a favore di Bella Darvi, all'epoca fidanzata con il produttore Darryl F. Zanuck.
La rinuncia di Brando costrinse addirittura la Fox a posporre le riprese e l'attore fu citato in giudizio dalla casa di produzione che gli chiese 2 milioni di dollari. Tutto si risolse poi con la scelta di Brando di interpretare il film Désirée nello stesso anno. Per la sua sostituzione all'ultimo minuto si presero in considerazione anche Dick Bogarde, John Cassavettes, Farley Granger e Cameron Mitchell, ma poi la parte andò a Purdom, allora sotto contratto con la MGM. Per il "prestito" di Purdom la Fox pagò alla MGM 300.000$ ma l'attore guadagnò solo 500$ alla settimana.