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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Indovina chi viene a cena, che presento i miei al padre della sposa... Il filone dell'incontro/scontro tra il padre di lei e colui che dovrà sposarla continua a generare commedie un po' tutte uguali, che gli americani gestiscono tendenzialmente sempre allo stesso modo: prima metà scoppiettante, ricca di gag e momenti di divertente imbarazzo, seconda in cui le idee finiscono e ci si incanala verso la graduale conciliazione delle parti. L'unica vera differenza sta, col passare degli anni, nell'aumento esponenziale della volgarità legata alla sfera sessuale, ormai componente fondamentale del nuovo demenziale a stelle e strisce. James Franco è qui la perfetta incarnazione di uno dei personaggi più...Leggi tutto tipici del genere: giovane, bello (costantemente a petto nudo, per la gioia delle sue fan), sfacciato, di una sincerità disarmante che fa quasi tenerezza nonostante il turpiloquio incessante e di un candore solare anche quando esplicita i suoi pensieri più “inconfessabili”. Ned (Cranston) è la vittima designata, il buon padre di famiglia di saldi principi costretto a scendere a compromessi, a controllarsi e ad accettare le mattane di Laird (Franco) per amore della figlia (Deutch); sua moglie (Mullally) non sa bene da che parte stare, atterrita dalle sequela di volgarità di Laird ma insieme compiaciuta dai suoi brutali apprezzamenti e inaspettatamente disponibile allo "sballo". Con la coppia di genitori che raggiunge quindi la figlia e Laird nella lussuosissima villa di quest'ultimo, prototipo del nuovo ricco baciato dalla fortuna del business virtuale tutto app e videogames, c'è poi il figlio quindicenne (Gluck), immediatamente conquistato dal linguaggio giovanile e l'approccio diretto di Laird. Il viaggio tra le meraviglie della futuristica magione inizialmente conquista (l'imbarazzante scena al bagno è decisamente la più comica del film), poi certe trovate stancano fino ad irritare, nella loro prevedibile invadenza (la voce dell'assistente "domotica" che parla da dispositivi sul soffitto, le continue allusioni sessuali di Laird). Il maggiordomo moderno (Key) che attacca il suo padrone a sorpresa come faceva Cato con Clouseau (ovviamente citati, vista la spudoratezza dell'imitazione) eccede con le confidenze anche se miracolosamente, nella prima parte, tutto sembra bilanciarsi in un precario quanto magico equilibrio che dà la misura delle capacità degli sceneggiatori americani. Poi però la povertà del soggetto complica le cose e la seconda parte perde completamente di smalto, di grinta, smorzando ogni entusiasmo per condurci verso un finale deprimente, nonostante l'entrata in scena dei veri Kiss (Gene Simmons e Paul Stanley con le loro maschere originali, ridotti a suonare canzoni natalizie in salotto dopo che nel film avevamo ascoltato le solite "I Was Made for Loving You" e "Rock'n Roll All Nite"). Cast non certo da strapparsi i capelli (esclusi i due protagonisti la migliore è la Mullally, ben calata nel ruolo della madre basita dalla tumultuosa logorrea di Laird), epilogo tra i più zuccherosi mai visti. Cranston doppiato dal bravo De Sando non può non riportarci con la mente al De Niro di TI PRESENTO I MIEI (cui partecipava Ben Stiller, qui tra i produttori).

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 27/01/17 DAL DAVINOTTI
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Markus 28/01/17 11:40 - 3680 commenti

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Un argomento tanto abusato nel cinema come l'incontro tra un tipico papà americano e l'eccentrico (ma ricco) fidanzato dell'amata figlia viene rinverdito con questa divertente commedia. Lo schema, così basico, ha però il vantaggio di poter far scaturire qualche gag in più, senza doversi scervellare nel trovare una storia interessante (che qui, evidentemente, non c'è). Soprattutto nella prima parte si assiste a una carrellata di situazioni spassose con abbondante uso di una volgarità demenziale che però non disturba.

Saintgifts 22/02/17 10:37 - 4098 commenti

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Tra il padre che deve incontrare il boy friend della figlia e il boy friend stesso è stata cercata la maggior distanza di stile e di pensiero possibile. Questo per aggiungere più occasioni di scontro a quelle già conosciute, viste in commedie simili. Oltre alla grande differenza tra le professioni dei due, si è spinto molto sulla privacy sessuale e sul linguaggio: riservato quello del padre, estremamente sboccato quello del boy. È l'unica trovata, che regge fino a quando non riesce più a far sorridere e tutto rientra nella routine pacificatrice.
MEMORABILE: La toilette senza carta igienica (giapponese naturalmente).

Daniela 8/04/17 22:04 - 12606 commenti

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Spunto stravisto, ma non è questo il problema. Se in una commedia brillante la scena più divertente è quella in cui si vede Cranston seduto sul wc in crisi causa assenza di carta igienica... beh allora il problema è che per insaporire la vecchia ricetta le idee scarseggiano. Passabile la prima parte, a cui non si può neppure contestare la troppo volgarità dato che è proprio su questa che si incentra il personaggio del super-nerd Franco, ma la seconda, in cui si intuisce facilmente l'approdo in un "volemose bene" ultra convenzionale, è oltre modo stucchevole e l'epilogo fa cadere le braccia.
MEMORABILE: Poveri Kiss, obbligati a cantare una nenia natalizia

Galbo 11/06/17 06:50 - 12372 commenti

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Il sottogenere cinematografico "meet the parents" si arricchisce di un nuovo non esattamente imperdibile capitolo, coinvolgente due ottimi attori che avrebbero meritato migliore soggetto rispetto a questa scadente commediola che si basa su un'unica idea stiracchiata oltremisura con volgarità varie e totalmente prevedibile. Appena guardabile nella prima parte, intollerabile nella seconda che mostra uno stucchevole buonismo. Da evitare.

Didda23 6/01/18 17:36 - 2424 commenti

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Nonostante lo spunto di partenza sia tutto fuorché originale (da Indovina chi viene a cena? sino ai più recenti film di Stiller /De Niro), la visione risulta piacevole soprattutto per i cultori della volgarità alla Rogen e soci, con un personaggio principale (interpretato impeccabilmente da Franco) tutto parolacce e scurrilità. Il film si basa essenzialmente sullo scontro fra genero suocero con momenti di trascinante divertimento. Peccato che la seconda parte percorra lidi più convenzionale con un finale di incredibile prevedibilità.
MEMORABILE: Il water di produzione giapponese; La lavanda vaginale; Gli assurdi tatuaggi di Franco.

Pinhead80 15/01/18 13:11 - 4715 commenti

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Una ragazza decide di far conoscere il proprio fidanzato all'intera famiglia scatenando una serie di situazioni assurde e grottesche. Niente di nuovo all'orizzonte se non la buona prestazione dello sboccatissimo Franco, sempre pronto a combinarne una più del diavolo per accaparrarsi la simpatia dei "suoceri". Si cerca la risata facile attraverso stereotipi razziali finendo nella volgarità più assoluta. Poca cosa.

Piero68 9/10/18 10:33 - 2955 commenti

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Sulla scia della saga dei Fotter un film dal soggetto similare prodotto, manco a dirlo, da Ben Stiller (e Jonah Hill). Il film parte pure discretamente con un paio di gag che lasciano ben sperare. Poi però piano piano inizia a diventare ripetitivo finendo con l'arenarsi del tutto, vista la riproposizione sistematica delle stesse gag. Gag tra l'altro che vertono unicamente sull'utilizzo della tecnologia e su volgarità del tutto gratuite. Qualche gustoso siparietto tra Franco/Leird e il suo assistente non basta ad alzare l'asticella. Meno che mediocre.
MEMORABILE: In negativo: l'imbarazzante presenza finale dei due Kiss con Gene Simmons visibilmente scocciato e Paul Stanley che sembra una maschera cadente.

Gabrius79 19/02/19 00:07 - 1420 commenti

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Commedia demenziale americana che parte in modo scoppiettante per poi afflosciarsi nell’ultima parte con parti un po' smielate e non in sintonia con quanto visto nei primi tre quarti di pellicola. Franco e Cranston bravi ma sprecati, mentre la Mullally è una vera sorpresa seppur ridotta a spalla. Linguaggio spesso e volentieri sboccato di cui francamente se ne potrebbe fare a meno. Alcune gag comunque sono irresistibili.

Kinodrop 6/03/20 20:17 - 2909 commenti

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Se non fosse per la presenza di un mattatore come Franco coadiuvato da un cast in piena sintonia, in particolare Cranston e Mullally, la commedia sarebbe ridotta a poca cosa. D'altra parte la prevedibilità e l'attesa scontata sono parte integrante di questo genere di intrattenimento e l'originalità può esserci solo nei particolari o in qualche guizzo formale. Una produzione non certo al risparmio, con belle location e sfoggio di simpatica e provocatoria arte contemporanea che compensa qualche "buccia di banana" e il finale natalizio con i Kiss.
MEMORABILE: Gli assurdi tatuaggi di Franco; Le cene troppo fusion; L'invadente "Jasmine"; Il water tecnologico.

Lupus73 11/01/21 00:38 - 1485 commenti

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Prodotto da Ben Stiller, un Ti presento in miei in salsa piccante, più moderna e natalizia col fidanzato di lei ricco creatore di videogame, debosciato, tatuato, sboccato, senza filtri tra cervello e bocca. Ciò crea innumerevoli gag esilaranti, favorite dalla moderna tenuta ultra-smart del pacchiano (ma simpatico) ragazzotto della Silicon Valley e i suoi eccentrici collaboratori. A volte la scurrilità è un po' forzata, il soggetto non è originalissimo ma si ride a sufficienza, anche dissacrando certi feticci del politicamente corretto. Grandi ospiti da Elon Musk ai Kiss.
MEMORABILE: L'incidente con l'orina di alce; Il water; La proposta di matrimonio e...il guano; Paul Stanley e Gene Simmons dei Kiss (in maschera) nel finale.

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Silvestro 7/08/21 22:30 - 357 commenti

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Qualche risata il film riesce a strapparla, anche se l'umorismo unicamente a base sessuale alla lunga diventa stantio. Il finale, prevedibilmente buonista, affloscia ancor di più la situazione. Non basta un cast di grandi nomi (a cui aggiungere anche i membri dei Kiss, la celebre band) per risollevare le sorti di un film che ha davvero poco da dire. Evitabile.
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