Brutto film con Peppino De Filippo. Ogni volta che la trama ha una svolta, si può prevedere con assoluta certezza quale sarà la successiva, e via dicendo. Come se non bastasse, le battute non sono granché, Teddy Reno come attore non funziona e Peppino non pare ispiratissimo. Paradossalmente il migliore è Bramieri, in un ruolo più serio rispetto al consueto. *½
Mattoli con il suo stile da “inquadratura fissa e lunga” non è mai stato un modello di ritmo e di dinamismo, ma quando filmava la maschera mobile di Totò la pagnotta la portava a casa. Qui ci sono Peppino De Filippo in un ruolo da guest star e quella lagna di Teddy Reno come “cantante” protagonista. Film girato con eleganza ma mediocre e macchinoso, con poche idee comiche e il solo Peppino a “cantare” e portare la croce: interpreta un buffo pensionato che si finge pittore per rimediare qualche donna ma che rimedia solo un sacco di botte.
MEMORABILE: La dolcissima Giulia Rubini è un raggio di sole che illumina un film piuttosto spento.
Una commediola come tante altre, salvata per lo più dagli interventi di Peppino che tratteggia uno dei suoi soliti personaggi sfigati e un po' melliflui (ma in fondo buoni). Quando c'è lui si sorride, mentre per il resto bisogna seguire la classica storia d'amore tra pittore squattrinato e ragazza di campagna, con un Teddy Reno poco ispirato ma che in compenso si esibisce in molte canzoni. Sprecato Bramieri, invece ben utilizzato un grande caratterista come Furia.
Sorta di musicarello "ante litteram" costruito sul talento canoro di Teddy Reno che, se come cantante può dire la sua, come attore non è certo allo stesso livello. A parte le canzoni, che possono piacere o meno, si registra una sceneggiatura piuttosto scontata che non prende luce nemmeno col talento di De Filippo, che strappa qualche sparuto sorriso di puro mestiere. Un film nel complesso abbastanza noioso, con poco brio e oggi decisamente datato. Visione non consigliata, nemmeno agli appassionati del genere.
Onesta commedia con buoni interpreti che però lascia un po’ troppo solo Peppino De Filippo, che è comunque in forma (c'è il simpatico Furia a volte come spalla ma è un po' troppo poco e Teddy Reno non è certo un comico...); ci sarebbe Bramieri, ma è in un ruolo minore e si vede pochissimo. Carina e brava la Rubini, peccato si veda poco l'affascinante Esther Masing, qui una sorta di "segretaria" di Serato.
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La partita che si gioca allo stadio dove Alfredo (Bramieri) e Elisabetta (Rubini) decidono d'incontrarsi, anche se a lui l'esito dell'incontro non interessa proprio, è Roma - Inter 0-0 del 31/03/1957, 26° giornata della stagione di Serie A '56/'57. Notare la posizione della gamba del calciatore (A) all'interno dell'area piccola e degli altri all'altezza del discetto del rigore:
Le gradinate dove siedono i tifosi sono palesemente ricostruiti i studio, ma curiosamente il Corriere dello sport che il tifoso Laziale/Interista tiene in mano è del 05/04/1957, una settimana dopo la partita di repertorio usata per il film: