Noise - Film (2004)

Film pieno di difetti, ma affascinante. Joyce, giovane neo-divorziata, si trasferisce in un nuovo appartamento di New York. La sua vicina, Charlotte, le rende impossibile il riposo con musica a tutto volume. L'elemento di fascino sta nel mistero di Charlotte e delle sue motivazioni: a volte sembra essere soltanto una proiezione delle ansie della nevrotica Joyce, il che sarebbe una gradevole reminiscenza polanskiana. Ma è tutto molto incerto, incompiuto, e Trish Goff, attrice esordiente, è davvero inadeguata come protagonista.

È dura cercare di ridare smalto al topos del vicino molesto dopo gli inquilini inquietanti o satanici di Polanski. A rigore, il plot sarebbe buono e convincente: la nuova abitante del palazzo contro la signora chiassosa del piano di sopra che non la fa dormire. Ma il problema, oltre a un livello registico-fotografico elementare, sta soprattutto nell’incomprensibilità della ratio che muove l’odiosa megera e gli sviluppi del suo atteggiamento. La sceneggiatura pecca insomma di superficialità, fino ad approdare a un finale decisamente scialbo.