Spin-off ma anche semi-prequel (grande trovata) della serie tv Breaking Bad dedicata al personaggio di Saul, l'avvocato interpretato da Odenkirk, che da protagonista ha modo di farsi ammirare in ogni istante. Gilligan e soci riconfermano di saper dosare gli ingredienti per una buona serie tv (anche di genere leggermente diverso) senza mai cadere nel ripetitivo e (trattandosi di spin-off) senza essere mai autocelebrativi. Gli innesti temporali e le trovate geniali fanno sì che se rivedessimo Breaking Bad guarderemmo i personaggi con occhi diversi.
Costola del genialissimo Breaking bad, istruttivo per il salto spazio temporale all'indietro, mantiene la gestione geniale dei personaggi pur non appassionando come la serie da cui è tratta. Resta indimenticabile la sequenza di apertura, che propone appositamente uno dei primi esercizi che i futuri attori si trovano a studiare, cioè l'equivoca interpretazione degli sguardi, sottolineata da un magnifico bianco e nero. Come in Breaking bad, grande fotografia e utilizzo della macchina da presa. Spin off meritevole di tutto il rispetto possibile.
Saul Goodman, prima di diventare l'avvocato con lo stomaco foderato di pelo che abbiamo conosciuto in Breaking Bad, si chiamava Jimmy McGill ed era dotato di un proprio codice morale, per quanto non proprio lineare... Un personaggio formidabile, anzi due, dato lo spazio riservato a quello dell'altrettanto amato Mike, al centro di una storia con cadenze meno drammatiche, ma pur sempre ricolma di emozioni forti, raccontata con la stessa eleganza compositiva (fotografia e colonna sonora al bacio) e interpretata da attori eccellenti: il risultato è il godurioso spin-off/prequel di un capolavoro.
MEMORABILE: Mike regola i conti con gli assassini del figlio; Jimmy scopre la verità sul fratello; lo sfogo durante l'estrazione dei numeri del Bingo
Chi si aspetta i meravigliosi “snodi” narrativi della serie madre non può che rimanere deluso dal suo spin-off. Qui la storia non è onestamente granché, anche se si può cogliere qualche buono spunto. Rimangono un grande personaggio (tra i migliori di Breaking Bad) ben caratterizzato dalla sceneggiatura e reso da Odenkirk con una meravigliosa commistione tra scaltrezza e simpatia umana, una resa tecnica eccellente (grande fotografia) e un buon livello di scrittura.
Quando l'originale è del livello di Breaking Bad, è possibile estrarne uno spin-off di grande qualità. Che qui si declina anzitutto nella scrittura, attorno al personaggio stupendo di Saul Goodman, a cui fanno da contraltare non solo un eccellente Mike, ma anche due ottime novità: una bravissima Kim Wexler, un femminile con gli attributi, e Chuck, il talentuoso e problematico fratello di Jimmy McGill. Altri personaggi noti ai seguaci della serie originale faranno poi capolino, per una regia sempre di grande livello.
Una serie formidabile, peccato sia uno spin-off; per chi dovesse tuttavia avvicinarsi per la prima volta a Breaking bad, vedere prima queste vicende potrebbe essere consigliabile. E' principalmente la storia dell'avvocato Goodman, della sua metamorfosi, di contorno c'e quella la vicenda di Mike Ehrmantraut. La prima è un dramma freudiano, potente e trascinante, la seconda una storia più convenzionale, anche se sempre magistralmente strutturata.
MEMORABILE: Il terzo episodio della terza serie; La colonna sonora.
Grande intuizione di Gilligan e Gould, che smontano un giocattolino perfetto e lo ricompongono dilatando tempi e spazi in uno spin-off che brilla di luce propria, più Intima e relazionale. Jimmy/Saul si muove in territori nuovi (tra case buie, aule di tribunale e taverne), toccando picchi altissimi nei momenti di esaltazione del suo magnetico talento oratorio e della sua nota ingegnosità truffaldina. Fondamentale il ruolo catalizzatore dei nuovi Kim, Chuck e Howard. Rinnovata la caratura di Mike e Gustavo. Notevole per la diversità delle atmosfere e la ricchezza di sotto-trame.
MEMORABILE: La vendita della monetina al pub; Il passato di Mike; La costruzione del bunker/laboratorio; I cellulari mono-uso; I litigi con Kim; Hector Salamanca.
La strepitosa serie tv Breaking bad ha germogliato uno spin-off sui pregressi di alcuni personaggi chiave, in primis dell'avvocato simpatico, spregiudicato e arraffatutto. Rivediamo Mike, Gustavo e i malavitosi del cartello in fase espansiva, mentre la novità è data dall'avvocatessa Kim, l'amica sempre al fianco di Jimmy. Anche qui si conferma la grande qualità di scrittura e la stessa cura nel tratteggiare (magari più dal lato psicologico) personaggi e situazioni più o meno intricate che comunque contribuiscono a illuminare a posteriori tanti particolari della serie madre.
MEMORABILE: Il fratello Chuck; Da McGill a Goodman; Mike il risolutore; I Salamanca; La costruzione del bunker; Nel deserto con 7 milioni di dollari.
Magari non possiede la carica drammatica e lo spessore di Breaking bad, ma questo speen off è davvero tanta roba e si lascia apprezzare sotto molti punti di vista, in particolare l'interpretazione degli attori (su tutti un grande Bob Odenkirk) e la brillantezza dei dialoghi e della sceneggiatura. Insomma, uno show colorato e frizzante come il suo protagonista!
Con questo spin-off gli autori riescono nel difficile tentativo di creare qualcosa di sensazionale. Da subito il personaggio Saul aveva fatto capire di essere clamoroso e il modo in cui viene qui raccontata la sua storia è sicuramente unica sia per gli eventi narrati, sia per la tecnica usata. Un sequel/prequel con continui salti temporali, personaggi secondari a dir poco fantastici, luci e riprese affascinanti. Due serie tv che sono entrate di diritto nella storia della tv.
MEMORABILE: Le interpretazioni e le caratterizzazioni dei vari personaggi (su tutti Saul, Mike e Gus); Il taglio delle riprese e le luci.
"Better call Saul" è quanto di meglio si possa chiedere dalla serialità made in USA: un protagonista dalle mille vite e sempre umanamente in bilico, co-protagonisti complessi e mai banali, trovate tecnico-formali nuove e originali a ogni episodio. Per quanto lento - e spesso fin troppo articolato! -, si arriva alla fine consci di aver compiuto un viaggio unico: non si vorrebbe veder scorrere l'ultimo frame.
MEMORABILE: La sigla; L'interpretazione di Rhea Seehorn; In tribunale con Chuck (stagione 3); L'arco di Nacho Varga; L'arrivo di Lalo; Tutta la stagione 6.
Una serie eccezionale sia nel dipanarsi della storia sia nell'interpretazione dei personaggi. Oltre al fantastico Bob Odenkirk con il suo Jimmy McGill e il sontuoso Jonathan Banks in quello di Mike Ehrmantraut, Rhea Seehorn che fa l'avvocatessa Kim Winxler e ancora Giancarlo Esposito come Gustavo. Intelaiatura semplicemente fantastica e sempre coinvolgente. Lo sviluppo psicologico dei personaggi è il top, enlla categoria. Unica nota stonata il finale amaro.
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In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DiscussioneDaniela • 23/01/16 13:01 Gran Burattinaio - 5874 interventi
La messa in onda della seconda stagione, anch'essa composta da 10 episodi, è prevista a partire dal febbraio 2016.
DiscussioneDaniela • 16/07/22 09:44 Gran Burattinaio - 5874 interventi
Sempre meglio! Se ci fossero stati ancora dubbi sul fatto che BCS è un capolavoro, l'ottavo episodio della sesta ed ultima stagione li spazza via definitivamente: magistrale per regia e interpretazioni, capace di regalare emozioni nonostante la sorte di quasi tutti i personaggi sia nota. A questo punto manca poco al ricongiungimento temporale con Breaking Bad: il cerchio si chiude per sempre? Pare proprio di no: la rete puppula di annunci su spin off dedicati ad altri personaggi e, se la qualità resta così elevata, c'è da rallegrarsene.
Sempre meglio! Se ci fossero stati ancora dubbi sul fatto che BCS è un capolavoro, l'ottavo episodio della sesta ed ultima stagione li spazza via definitivamente: magistrale per regia e interpretazioni, capace di regalare emozioni nonostante la sorte di quasi tutti i personaggi sia nota. A questo punto manca poco al ricongiungimento temporale con Breaking Bad: il cerchio si chiude per sempre? Pare proprio di no: la rete puppula di annunci su spin off dedicati ad altri personaggi e, se la qualità resta così elevata, c'è da rallegrarsene.
ottima serie ma a mio avviso BB resta inarrivabile ....
DiscussioneDaniela • 17/07/22 07:00 Gran Burattinaio - 5874 interventi
Galbo ebbe a dire:
ottima serie ma a mio avviso BB resta inarrivabile ....
Lo pensavo anche io nelle prime stagioni ma credo che BCS ora sia arriva a livelli tali da equagliare la serie madre sotto tutti gli aspetti. Ho adorato i i nuovi personaggi di di Nacho e Lalo Salamanca e trovo che Kim sia quello femminile di gran lunga migliore di tutto l'universo narrativo creato da Vince Gilligan,