Penultimo film di Pietro Germi, quasi unanimemente considerato opera minore e malriuscita. Nonostante la storia sia fortemente schematica (ed assai poco probabile), a mio avviso la capacità di raccontare di Germi emerge comunque, al di sopra di tutto. Forse ci sarebbe stato bisogno di un attore diverso, al posto del baffuto Gianni Morandi...
Persa la capacità (o la voglia) di graffiare, Germi reagisce alla propaganda post-sessantottina con un’esaltazione dei valori tradizionali controcorrente e semplicistica: perbenismo, famiglia multigenerazionale, messa della domenica e rifiuto delle avanguardie artistiche sono sàrcina di una commedia frivola come un musicarello cui ben si addice Morandi, fedele alla sua immagine pubblica di “bravo ragazzo” in ultimo restituitagli da una Casini immacolata e trillante e dal “cattivo esempio” dell’eccentrica Machiavelli. Tra i non accreditati, Reder e Gino Milli. Dottrinale.
Commediola che inizia benino e che sembra affrontare temi dell'attualità primi anni 70 (contestazione giovanile, il problema droga ecc.) ma che piano piano scivola troppo sul sentimentale e Morandi, affiancato peraltro da una frizzante Casini, somiglia sempre più al ragazzo dei musicarelli con l'aggiunta dei soli barba e baffi.
Un inno a quella semplicità e bontà d'animo ormai perdute dalla notte dei tempi; ed è bello vedere due persone così diverse che lasciano trasparire tutta la loro voglia di amarsi, con le attenzioni reciproche e anche con qualche inevitabile contrasto. Il merito maggiore di Germi è quello di aver lasciato i baffi a Morandi, altrimenti il tutto sarebbe apparso troppo mieloso, mentre la Casini ispira una tenerezza fuori dal comune per la pettinatura angelica e per la prorompente carica ormonale. Altra particolarità... per certi versi è sudista.
MEMORABILE: La nasofobia, "Scusi, è mezzofondista? " "No, so' mezzo rincoglionito", "Ho voglia di diventare trisnonna... "
Film che ha i suoi punti di forza: a iniziare da una giovane, bella e con la voce squillante Stefania Casini per continuare con un Morandi abbastanza ispirato. Niente di eccezionale, un film che sembra punti molto su paesaggi e sentimenti. Si può vedere.
Menomale che, almeno, ci viene risparmiato il ravvedimento in extremis della "forever bad girl" Nicoletta Machiavelli, altrimenti sarebbe stata una parabola evangelica, mica un film! Comunque, narrativamente è ben costruito, efficace l'espediente delle due candid camera (quella di Milano e quella del paesello), che segnano rispettivamente l'allontanamento e il ricongiungimento Morandi-Casini. Certo, sentimentalismo a iosa e cinismo di maniera... ma il peggio è la Casini, Pollyanna cresciutella, che finisce ogni frase con punti esclamativi o risatine. Morandi, invece, convince. Buonista.
MEMORABILE: La banda di amici, parenti e conoscenti -impiccioni e canterini- che popola il natio borgo selvaggio della Casini.
Pietro Germi HA DIRETTO ANCHE...
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Perfetto Funesto...se ti capita invece di vedere Le castagne sono buone ti accorgerai della differenza abissale. Ho lanciato la discussione perchè non voglio credere che un regista come Germi, buono, anche se io non amo molto le commedie, si sia limitato ad una pura e semplice imbottitura...voglio piuttosto credere che Stefania Casini, prima di esordire cinematograficamente fosse una discreta atleta. Peccato che dopo i primi anni 80 la si sia vista sempre meno...FAUNO
DiscussioneGugly • 16/08/11 13:45 Archivista in seconda - 4712 interventi
Certo, son questioni....chissà sul versante maschile, potremmo aprire una discussione relativa a quanto di vero e di falso c'è nei film di Tinto Brass.
Brass l'ho solo visto nei suoi primi film, a parte LA CHIAVE che lo vidi in prima visione. Se parli di versante maschile vuol dire che in certi film ci sono attributi prorompenti maschili falsificati o esagerati. Non li ho visti...delucidami se vuoi.FAUNO.
Gugly ebbe a dire: Certo, son questioni....chissà sul versante maschile, potremmo aprire una discussione relativa a quanto di vero e di falso c'è nei film di Tinto Brass.
Ne L'uomo che guarda i falli sono assolutamente posticci e non ci vuole poi molto ad accorgersene (si vede benissimo che si tratta di plastica e non di carne).
Tutt'altro discorso se parliamo di Roccone o Rasputin: lì è una gara all'ultimo metro... :D
DiscussioneGugly • 17/08/11 12:29 Archivista in seconda - 4712 interventi
Addirittura Rasputin: lì non si sa se sia falso storico....