Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Gli ammazzano la moglie e il detective (Stafford) giustamente indaga, anche se lei dimostrava di essere una ninfomane assatanata pronta a tradirlo "col primo che passa". A farla fuori infatti è proprio il primo che passa e che se l'era appena "ripassata". Una fotografia porta il detective sulle tracce di una sexy spogliarellista (Femi Benussi, qui davvero molto bella, sia in versione mora che bionda), con la quale finisce ovviamente a letto. Modesta coproduzione Francia (c’è Michel Constantin commissario) e Spagna (a cominciare dal regista, Germán Lorente), è ambientata fin dal titolo in una Roma discretamente ripresa (soprattutto gli inseguimenti...Leggi tutto in zona EUR). La trama gialla viene svolta per la sua gran parte in chiave... poliziesca apparentando il film più a quel genere che non al thriller, con un intreccio che si fa via via sempre più intricato lambendo il narcotraffico (c'è pure una gratuitissima scena di siringata in primo piano) e la prostituzione. I nudi della Benussi non si contano (tanto da far sembrare quasi lei la vera protagonista), Stafford indurisce la mascella ma è un pesce fuor d'acqua, Constantin non riesce mai a ravvivare le scene in cui compare. Non è sua la colpa comunque, ma di una regia debole che si rianima qua e là con qualche sparatoria (di un certo fascino quella tra le case dei pescatori) e un simpatico De Luca.



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TITOLO INSERITO IL GIORNO 20/07/05 DAL BENEMERITO B. LEGNANI POI DAVINOTTATO IL GIORNO 6/07/15
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B. Legnani 24/05/07 00:22 - 5523 commenti

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Gialletto italo-franco-spagnolo con morale amara e con cast internazionale (pure interessante), ma che non riesce a spiccare il volo, anche per via di recitazioni talora approssimative, che lasciano trasparire in modo palese una notevole frettolosità realizzativa. Femi Benussi (che si vede meno dello sperato) è al massimo dello splendore.

Homesick 25/06/14 14:11 - 5737 commenti

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Trama intricata dall’epilogo anticonvenzionale per un poliziesco franco-italico che segue gli schemi del genere, muovendosi in egual misura sui piani dell’indagine, del sesso e dell’azione. Una cura specifica è rivolta ai personaggi, più incisivi della media: Strafford investigatore hard-boiled con inevitabile aria malinconica, la collega devota Jade, il macchinatore De Mendoza, il poco di buono Andreu e la coppia Benussi-Shepard che oltre ad esporre le proprie grazie recita con convinzione e credibilità; non passano inosservate nemmeno le facce “di genere” di Castellano e Basile.
MEMORABILE: Lo spogliarello della Benussi nel club; l’inseguimento in auto.

Renato 9/05/09 18:30 - 1648 commenti

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Thriller-giallo di discreto interesse, per ritmo ed interpreti soprattutto. La costruzione narrativa invece è un po' faticosa, anche se c'è un bel finale che personalmente mi ha sorpreso. Notevole l'inseguimento a metà film, anche se sembra piazzato in maniera abbastanza forzata in quel contesto; in ogni caso in quegli anni la cosa era pratica comune in qualunque genere rasentasse il poliziesco.

Fauno 30/05/09 12:17 - 2208 commenti

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A me non è per niente dispiaciuto, visto che viene sottolineata la voglia di dare un perché a tutti i costi, dettato da una voglia incoercibile di attaccarsi ai bei ricordi di una situazione che non esiste più e finendo poi con lo scoprire una realtà molto più amara di quanto si poteva immaginare. Ancora più amaro il messaggio sulla tendenza al benessere con tutto il rovescio della medaglia che ciò può comportare. Bravissimo Stafford. Notevole Patty Shepard all'inizio.
MEMORABILE: Stupenda la Dino Ferrari, molto simbolica, come la fotografia, che mi domando se sia davvero stata persa.

Daidae 23/04/10 04:05 - 3168 commenti

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Buon thriller-giallo con fortissime venature poliziesche. L'amaro finale corona un interessante film che parte come i classici gialli-sexy all'italiana tra spogliarelli e nudi per poi rivelarsi in tutta la sua bellezza. Molto raro, merita sicuramente una edizione in dvd. Ottimo il cast, in particolare il bravissimo Stafford.

Deepred89 3/06/10 20:19 - 3704 commenti

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Un giallo tutto sommato evitabile, che trova il suo maggior punto di forza (strano a dirsi) nei personaggi, ma che purtroppo non decolla a causa di una confezione piuttosto rozza (a partire da regia e fotografia e neppure la colonna sonora funziona), di una trama piatta e macchinosa e di un cast non troppo incisivo (la migliore, a mio parere, è decisamente Claude Jade). C'è un po' di sesso (gratuito) e un po' di azione (tutt'altro che malvagia), ma il film non funziona.

Il Dandi 5/07/10 01:13 - 1917 commenti

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Una mezza delusione. Meno noioso di Hold-up, ha qualche ripresa inaspettata qua e là, ma sembra sfruttare tutto al peggio: parte come un thriller con giallo a sfondo erotico, poi si perde in improbabili atmosfere hard-boiled, ogni tanto si risolleva con qualche incursione nel poliziottesco (inseguimenti, sparatorie, retate in sala-biliardi). Scene di sesso talmente brutte da essere divertenti. Consumabile.
MEMORABILE: Bello l'inseguimento all'Eur, la sparatoria ai bilancioni della foce del Tevere, la canzone "Una ragazza come tante" cantata da Augusto Daolio.

Nicola81 3/09/13 20:56 - 2840 commenti

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Peccato che circoli in una copia di qualità scadente e probabilmente anche incompleta, perché è un film che merita. Inizia come uno dei tanti sexy-thriller del periodo, poi vira verso il poliziesco/noir, di cui riprende anche la polemica sull'impossibilità di colpire i potenti. Spiegazione del mistero non del tutto persuasiva, ma i personaggi sono ben definiti e il finale insolito denota la volontà di uscire dai soliti schemi. Nel pieno del suo fulgore, la Benussi (oltre alle sue notevoli grazie) mostra un bel temperamento drammatico.
MEMORABILE: L'inseguimento automobilistico; La bellezza della Benussi; La sparatoria; Il finale.

Dusso 22/08/16 23:24 - 1566 commenti

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Penso di averlo visionato in una copia pressoché integrale. Giallo atipico per il finale (molto particolare, che però non spiega benissimo il tutto) che comunque risente dell'influenza del poliziesco (non male l'inseguimento). Ben caratterizzati diversi personaggi, molto limitante lo scarso budget e qualche inceppo nel plot. Devo dire anche che in qualche caso si nota il taglio tipico del regista, del quale consiglio la visione di Un amore e un addio.

Rufus68 16/09/18 21:57 - 3825 commenti

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Scorrevole come un bob a quattro sulla sabbia, prodigo di sorprese come Barcellona-Roccacannuccia (col Roccacannuccia in dieci dal primo minuto), il film si segue per puro dovere (e vediamo come va a finire...). Si sbadiglia anche per i nudi della Benussi. Gli unici sussulti sono per il grugno di Costantin, nella speranza che possa resuscitare la salma della trama: speranza vana. Si salvicchia la voce di Daolio. Per collezionisti della serie C.

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Mco 17/05/19 15:50 - 2324 commenti

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Una coproduzione che in molti ricordano più per la sua scarsa visbilità che per la reale consistenza filmica. In effetti l'impianto è quello del giallo classico, con una morte incipitaria a cui seguono indagini, red herring e qualche buona scena di nudo sparsa qua e là. La Benussi è bellissima e Constantin mostra la stessa espressione per tutta la durata del film. Bravino invece Stafford nella parte dell'investigatore privato. Tutto sommato vale la pena recuperarne la visione, perlomeno se si ama la materia settantiana.
MEMORABILE: L'omicidio a letto.

Cocoto 17/12/21 15:46 - 3 commenti

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Iniziando come un thriller, il film è piacevole nella prima metà. Ma non appena l'investigatore privato Sandro (Stafford) si innamora sempre più dell'egoista Laura (Benussi) diventa incredibile: la simpatica Tiffany (Jade), che ama Sandro, lo aiuta nelle sue indagini e Sandro si innamora della bugiarda Laura, che lo fa precipitare nella rovina. Il fatto che la Benussi debba sempre mostrare delle stupide puttane rende il suo ruolo insopportabile. Il tentativo di raccontare un melodramma dal dilemma di Laura rovina la tensione. Tutti gli attori sono bravi e l'estetica è piacevole.
MEMORABILE: Tiffany chiama Sandro "Don Chisciotte" dopo il bacio prima. Simón Andreu agita la chiave della macchina.

Myvincent 20/07/22 03:41 - 3726 commenti

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Laura è una ragazza ambiziosa che vuole affrancarsi da una condizione di povertà e frequentare solo persone e ambienti altolocati. La sua vita s’incrocia con quella di un detective che indaga sull’assassinio della moglie ninfomane. Da questi due elementi nasce un gialletto anni 70 neanche tanto malvagio, se non fosse per il movente finale del tutto campato in aria. Ci allieta la vista una Femi Benussi doppia versione, mora e biondissima. Frederick Stafford, sexy fumatore affetto da ulcera gastrica, fa da contraltare.
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  • Homevideo Deepred89 • 5/06/10 11:16
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    La copia presa da Primocanale è vistosamente censurata in diverse scene erotiche.
  • Musiche Il Dandi • 5/07/10 01:26
    Segretario - 1488 interventi
    Una ragazza come tante.

    Bella canzone presente sui titoli (di testa e di coda) del film, e riecheggiata in versione strumentale anche in altri momenti. Notevole piglio black, con giro portante di wha-wha e fiati che spadroneggiano acuti.

    Il brano è cantato da Augusto Daolio, accreditato (nel film e nel 45 giri) semplicemente come "Augusto dei Nomadi", ed è composta da Enrico Simonetti, il padre del celebre (forse ormai più di lui, accidenti!) Claudio dei Goblin.
    Ultima modifica: 31/08/14 11:45 da Zender
  • Musiche Zender • 5/07/10 08:16
    Capo scrivano - 47726 interventi
    Voce inconfondibile, che ha valorizzato davvero un mucchio di canzoni. Quanto a Enrico, temo in effetti si possa dire che la sua fama sia stata sorpassata da quella del figlio :) Almeno a livello di conoscenza popolare.
  • Musiche Lucius • 18/05/15 00:25
    Scrivano - 9063 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, il 45 giri originale:


    Ultima modifica: 18/05/15 07:31 da Zender