Un grande classico: in questa Silly Symphony alcuni scheletri cominciano a danzare in un cimitero a suon di musica.
Nonostante all'apparenza il tema non mi sembri dei più divertenti per un bambino (dato l'argomento truce), Disney riesce a dirigerlo in maniera impeccabile, Un gioiellino.
Un cartone animato davvero carino, con gli scheletri che ballano al cimitero tutta la notte, rientrando nelle tombe al sorgere del sole. Una serie di trovete divertenti tipiche delle produzioni cartoon dell'epoca. Ironia che mai più si é ripetuta in tal maniera. Sicuramente perché rivolto ad un grande pubblico da sala: questa la differenza con le produzioni televisive, molto meno "esuberanti".
MEMORABILE: Uno scheletro che ne usa un altro come xilofono, sfasciandolo. Davvero comico!
Delizioso mediometraggio in bianco e nero, quasi un capolavoro, si tratta della prima Silly Simphony prodotta da Walt Disney nel 1929 (le Silly Simphony sono 75 in tutto, furono prodotte dal 1929 al 1939). Un classico senza tempo da vedere e rivedere a qualsiasi età.
Così nacquero le Silly Simphony, con questo film che, se fosse stato prodotto oggi avremo detto "che boiata" ma che sinceramente, visto il periodo... tanto di cappello! Un grandissimo contributo per l'animazione oltre che un inestimabile cimelio storico. Sinceramente nel settore c'è di meglio anche a livello di umorismo (Steambot Willie quasi coevo è gia a più alti livelli), in realtà il grande merito qui va per l'accostamento di musica e immagini, con i quattro scheletri ballerini (ma anche i gatti e il gufo) che seguono perfettamente il ritmo.
Skeleton Dance è la prima Silly Simphony e, anche se non è la migliore, presenta tutta la portata innovativa del progetto... Personaggi improbabili che ballano in un perfetta simbiosi tra disegno e musica, qui manca quel minimo di trama che hanno i suoi fratellini minori, ma il coraggio di animare degli spaventosi scheletri in maniera così divertente ha sicuramente pagato...
Gli scheletri escono dalle tombe e ballano in modo sfrenato. Divertente e originale, con alcune trovate ad effetto (come quella in cui lo scheletro si getta verso l'obiettivo dando l'impressione allo spettatore di attraversare tutto il suo corpo, pardon le sue ossa) e con un degno finale ancor più surreale e bizzarro.
Nell’atmosfera cupa e noir (per quanto possibile in un cartone Disney) di un cimitero di campagna, un gruppo di scheletri prende improvvisamente vita… Piccolo classico dell’animazione, La danza degli scheletri è una della Silly Symphonies più (giustamente) celebri. Riuscita in tutto, dalla storia, all’ambientazione, alle trovate grafiche fino alla tecnica di ambientazione. Molto adeguato il bianco e nero.
La prima Silly Simphony è una piccola e allegra danza macabra di quattro scheletri in un cimitero, un'opera all'avanguardia che anticipa Fantasia non solo per la sincronia fra musica e immagini, ma anche per l'innegabile fascino esercitato dall'animazione più notturna e "tenebrosa". Molto buona l'animazione che dà vita ad una serie di trovate molto divertenti e rende divertente un soggetto in apparenza non adatto al pubblico infantile (va però ricordato che, in quanto opera destinata al grande schermo, era rivolta a spettatori di ogni età).
MEMORABILE: Il tuffo verso l'obbiettivo; Lo scheletro-xilofono.
Danza macabra e scherzosa,che alla fine dei conti risulta più macabra che scherzosa, nonostante un finale che induce al sorriso. Curiosa scelta di Walt Disney, peraltro in grado di far mettere a frutto il talento delle animazioni e le trovate trasformistiche, come lo scheletro che diventa xilofono.
Mezzanotte, un cimitero di campagna, fulmini, aria di tempesta, un gufo rumoroso, latrati di cani, gatti che si azzuffano, ragni ghignanti, pipistrelli minacciosi... Lugubre contesto dove manca solo che gli scheletri escano dalle tombe... E infatti escono, per sfoggiare la più spiritosa e ben congegnata danza macabra del secolo scorso (nel precedente avevamo avuto un altro gioiello, ovvero Squelette joyeux). B/n magistrale, dettagli mirabili, perfetta sincronia espressiva tra immagini e musica. Capolavoro assoluto.
Prima Sylly Symphony della Disney, autentico capolavoro dell'animazione mondiale. Stiamo parlando di un corto che sta raggiungendo il secolo di vita, ma non li dimostra affatto. Tralasciando la storia, estremamente semplice (quattro scheletri che ballano in un cimitero), è la perfezione tecnica che stupisce. È ricco di trovate geniali ed è perfetta la sincronizzazione audio-suono. Il bel bianco e nero rende poi ancora più lugubre la storia, per quanto termini con allegria. Straordinario.
Un piccolo gioiello di humor nero nel periodo in cui la Disney liberava la fantasia senza fermarsi al politicamente corretto. Rispetto ad altri corti coevi suoni e immagini si sposano perfettamente e non annoiano, tra tante invenzioni visive simpaticamente ciniche. C'è anche una sua coerenza narrativa al centro del cartone, con un inizio e una fine ben precisi, cosa che manca alla maggior parte della produzione con Topolino del periodo.
Notevole mini classico Disney nel quale il bianco e nero dà quel tocco macabro e sinistro, nonostante gli scheletri siano in versione più clownesca, visto come ballano e utilizzano le ossa, sia per fare musica che per creare nuove forme. Il fatto che ancora adesso lo si guardi con ammirazione, grazie anche all'inventiva nella realizzazione, è la prova che un qualcosa di bello non potrà mai essere sconfitto dal tempo.
MEMORABILE: I due gatti che si fronteggiano; Il gallo che canta manda nel panico gli scheletri.
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