In the Bedroom - Film (2001)

In the Bedroom

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 7/04/08 DAL BENEMERITO GALBO
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Galbo 8/04/08 05:57 - 12372 commenti

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Un giovane architetto si innamora di una donna divorziata, scatenando la gelosia dell'ex marito di lei. Quando quest'ultimo uccide il giovane, la sua famiglia cerca vendetta. Tratto dal romazo Killings, In the Bedroom è un film drammatico realizzato a partire da una bella sceneggiatura che si pone il problema morale della vendetta come meccanismo di riparazione di un profondo dolore. Film molto rigoroso che non cede mai alla spettacolarità, anzi appare estremamente credibile e realista anche per la bella prova degli attori.

Homesick 20/12/09 18:37 - 5737 commenti

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A differenza del morettiano La stanza del figlio ove il dramma del lutto - sempre straziante ed esacerbato dalla dimensione quotidiana ed intimista - era imputabile ai ciechi strali di Ananche, qui la responsabilità cade su di un omicida in carne e ossa che tramuta il dolore in rabbia vendicatrice: e se il finale sferra un sonoro ceffone al buonismo e a una macchina giudiziaria cavillosa e iniqua, è altresì ammissione dell'impotenza umana al cospetto di un vuoto affettivo incolmabile. Tragicamente schietto e rigoroso, con interpreti convinti ed intensi: uno dei migliori film di questo decennio.

Stefania 30/01/10 17:29 - 1599 commenti

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Le sovrastrutture della civiltà e della legge sono sostegni troppo fragili allo strazio più profondo: il quieto benpensantismo americano invoca barbarici numi. Vendetta come ritorno alle (proprie) origini, il sangue lava il sangue, si rimarginano le ferite. Si sorride di nuovo, in quella stanza da letto, con la coscienza tranquilla di chi ha assolto un dovere, onorato una tradizione neppure così remota, retaggio dei padri, neppure così lontano. Ma che resti tra loro, adesso, tra Matt e Ruth, tra il letto, il comò, l'armadio, le tendine...

Daniela 28/12/13 14:50 - 12606 commenti

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Esistono ferite che guariscono ed altre destinate a non rimarginarsi, così come esistono ambiguità feconde di dubbi ed altre eticamente da condannare, anche se affondano le radici in una quotidianità in cui è facile rispecchiarsi: una famiglia tranquilla, genitori brutalmente privati del loro unico figlio, la giustizia che tarda ad arrivare e forse non arriverà mai... E così, la soluzione dell'occhio per occhio finisce per apparire quella più naturale, appena incrinata dall'inspiegabilità di un sorriso in una vecchia fotografia. Film discutibile ma riscattato dalle grandi prove attoriali.

Paulaster 3/11/20 10:00 - 4375 commenti

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Ragazzo viene ucciso dall'ex marito della fidanzata. Il dolore inconsolabile si sfoga nella giustizia privata. Ritmo compassato e uso retorico di qualche frase "epica" per una storia d'amore non accettata dai genitori. La perdita del figlio, salvo un unico dialogo di confronto, non raggiunge la spietatezza de La stanza del figlio e l'epilogo risulta scarsamente emotivo. Il quadro familiare riflette Un borghese piccolo piccolo, ma qui manca il logorio che porta alla vendetta e la risoluzione è repentina.
MEMORABILE: La derubricazione a omicidio colposo; Il figlio che dichiara che è una storia estiva.

Kinodrop 31/01/23 18:59 - 2909 commenti

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Dopo la morte del figlio, ucciso tragicamente durante una lite, nei genitori affiorano, oltre al dolore, forti differenze caratteriali e incomprensioni che, accentuate anche dalla lentezza della macchina giudiziaria, indurranno il capofamiglia a una drastica e discutibile soluzione. Una storia di vendetta non nuova ma sicuramente resa col grande rigore dell'indagine psicologica che fa tutt'uno con le motivazioni etiche di una certa società scettica sulla funzionalità della legge. Qualche momento di stallo nella parte centrale, riscattato dal tensione del finale. Cast eccellente.

Anthonyvm 13/07/23 16:42 - 5615 commenti

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La "stanza da letto" è quella su cui cala il sipario di una vicenda fosca e straziante, complessa sul nascere (la relazione fra giovane studente e donna separata con figli piccoli) e giorno dopo giorno sempre più travagliata (il ritorno del marito possessivo e violento), fino a una sequela di svolte dai connotati monicelliani che chiude la catena di eventi sotto l'ombra di una rivalsa solo apparente, in verità amaramente irraggiungibile. Magnifico il cast ed efficace lo script, al netto di alcuni passaggi un poco stiracchiati e non determinanti per la maturazione del pathos. Buono!
MEMORABILE: L'irruzione in casa del marito indiavolato; I genitori e il lutto; Lo schiaffo alla Tomei da parte della Spacek; La tesa e cupa tranche conclusiva.

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