Marco Vicario scrive e dirige questa scipita commedia sentimentale che vede Lando Buzzanca, prete siciliano trasferitosi a Roma (era il suo sogno), ritrovarsi fin da subito a fare i conti con mille tentazioni: le giovani che si confessano lo turbano fin dalla prima scena, e quindi già dal minuto 5 abbiamo ben che capito la direzione del film. Il problema principale è proprio questo: le idee di Vicario si esauriscono presto e la sceneggiatura è terribilmente ripetitiva, incapace di svincolarsi significativamente dalla situazione del prete che non riesce a trattenere la sua ira di fronte alle troppe tentazioni. Figuriamoci quando al confessionale si presenta una autentica prostituta...Leggi tutto (Rossana Podestà)... Buzzanca nel ruolo cerca di contenersi, ma come prete non appare proprio credibile, dal momento che fin dai titoli di testa sbarra gli occhi di fronte a ogni sedere che passa. Proverà a consultarsi con un monsignore (Luciano Salce) e uno psichiatra (Enrico Maria Salerno), ma i sogni erotici (tirati decisamente per le lunghe) non gli danno tregua. Privi di fantasia gli incontri con la Podestà, anonima la regia di Vicario. C'è ben poco da ridere se qualche timido sorriso lo suscitano i soliti balbettamenti di Pietro De Vico; e infatti, se non fosse per qualche scossa di vivacità data da Salce, ci sarebbe da addormentarsi. Non per colpa di Buzzanca, comunque, sempre valido come attore.
Film che, come il più noto La moglie del prete, tratta del fenomeno dei sacerdoti che volevano sposarsi. Qui Buzzanca, giunto dalla Sicilia a contatto con la Roma che conta, si innamora della Podestà, all'epoca moglie del regista Vicario (parola anche ecclesiale, per cui in tema col soggetto...). Buzzanca solito mattatore (anche se di certo non è il suo film migliore), Podestà simpatica, cast secondario da urlo. Regia sicura.
Film ingiustamente sottovalutato, contiene una delle interpretazioni più convincenti di Lando Buzzanca. Forse non a caso, visti gli argomenti che tocca, "Il prete sposato" è oggi quasi introvabile e sono anni che non viene più trasmesso in televisione.
Discreto film di Vicario impreziosito da un cast femminile favoloso (tra l'altro molte ragazze come non sono neppure accreditate mentre Patrizia Gori compare come Patrizia Gregori). Deliziose le caratterizzazioni di Salce come monsignore e di Eugene Walter come onorevole omossessuale. Davvero piacevole, con buonissime musiche di Trovajoli.
Simpatico. Uno dei ruoli più impegnati e interessanti per Buzzanca, diverso dal solito personaggio che si è sempre cucito addosso. Vicario dirige molto elegantemente e la sceneggiatura è discretamente curata. Scenografie oniriche e raffinate curate da Flavio Mogherini. Cast davvero variegato: da segnalare la presenza di attori molto bravi come Enrico Maria Salerno, Salvo Randone e Luciano Salce, senza tralasciare un simpatico Pietro De Vico balbuziente. Se lo trovate dateci un'occhiata!
MEMORABILE: L'arrivo a Roma; I colloqui con Salce; La bravura e l'impegno di Buzzanca.
Simpatica ommedia di Vicario che di certo non è un capolavoro ma scorre per tutta la sua durata. Può contare su di una regia attenta e una sceneggiatura sviluppata discretamente, ma soprattutto su di un cast spettacolare: bravissimi Buzzanca in un ruolo per lui inusuale e la Podestà, così come ottime le interpretazioni di Luciano Salce, Enrico Maria Salerno e Salvo Randone, senza dimenticare Pietro De Vico balbuziente. Belle le musiche di Trovajoli.
Classica commedia all'italiana abbastanza interessante e impegnativa. Lando Buzzanca interpreta il suo personaggio con professionalità (non a caso qui viene diretto da Marco Vicario): è il ruolo perfetto, per lui. La storia è simpatica e scorre piacevole, non strappa risate ma piccoli sorrisi, alcuni tempi noiosi ci sono comunque. Il cast femminile è meraviglioso (da Barbara Bouchet a Karin Schubert). Il personaggio interpretato da Rossana Podestà è un ruolo abbastanza semplice, nulla di straordinario. Ottimo il cast di contorno.
MEMORABILE: Il fisico statuario della Bouchet, proprio al top.
Un ottimo Buzzanca più misurato del solito è il vero punto di forza di questa riuscita commedia che sfugge al sensazionalismo che traspare dal titolo e si concentra sulle tensioni tra l'amore per Dio e l'amore per una donna di un prete. Nella parte finale serpeggia una certa malinconia che serve a veicolare il messaggio che Vicario vuole lanciare. Ottime le musiche di Trovajoli, ma colpisce il ricco parterre femminile tra cui troviamo la Bouchet, la Dionisio e la Melato. Salce invece è un inquietante prelato.
MEMORABILE: La carrellata finale nella chiesa con i seminari che accorrono all'altare.
Pur appesantito da un ritmo incerto e da evitabili scene oniriche (che anticipano certi film di Mogherini, qui scenografo), uno dei migliori film interpretati da Buzzanca, misurato ed espressivo come in pochi altri casi. Storia di un amore impossibile abile nel dosare l'ironia (efficace e pungente) e nel descrivere i paradossi del celibato ecclesiastico, il tutto girato con eleganza e chiuso da un finale notevole e non scontato. Buoni i brani strumentali della OST, sorprendente numero di cammei eccellenti. Ha i suoi difetti, ma resta impresso.
MEMORABILE: La scena - onirica ma non in senso letterale - dei seminaristi in rosso attorniati, sulla spiaggia, da ragazze bionde e spogliate; Il finale.
Pellicola alquanto noiosa per buona parte dei suoi 90 minuti. Se non altro Buzzanca sa tenere in piedi la baracca perché la sceneggiatura è stantia e i momenti riusciti si vedono col binocolo. Bisogna riconoscere a Vicario di aver composto un cast non di poco conto, con nomi interessanti tra cui la Melato, Salce, Bouchet, De Vico, Randone e Salerno. Piacevole la Podestà, ma non basta.
Marco Vicario HA DIRETTO ANCHE...
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La prima NON mi sembra la Savona. Ricorda vagamente la Toros, ma non la vedo nei crediti.
ah grazie!
La Toros non è accreditata(ma come sai non vuol dire nulla) qua' anche Eugene Walter non è accreditato ma ha una parte di qualche minuto...
Non so',è che la Savona è invece accreditata nei titoli di testa,mentre molti attori con ruoli minimi sono accreditati invece nei titoli di coda,quindi ci dovrebbe essere a meno che abbiano eliminato le scene girate con lei.La ragazza nella foto mi sembra quella piu' somigliante a lei...
Se riesco a fare un piccolo video(l'attrice che interpreta il ruolo di figliastra della Bouchet non si vede per piu' di qualche secondo)te lo mando,sicuramente è piu' veritiero delle foto...
DiscussioneDusso • 13/05/11 13:58 Archivista in seconda - 1889 interventi
Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (giovedì 14 giugno 1984) di Il prete sposato: