Il fuoco della vendetta - Film (2013)

Il fuoco della vendetta
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 23/01/14 DAL BENEMERITO CAPANNELLE
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Capannelle 23/01/14 10:25 - 4412 commenti

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Un cast di rilievo per un film crepuscolare, dal ritmo adagiato per far risaltare i caratteri dei protagonisti e i colori del disagio della provincia americana alle prese con la crisi e il post-iraq. Va detto che Defoe e Whitaker sono sprecati mentre Harrelson offre una memorabile prova, da vero bastardo. La scena la prendono i due fratelli - Bale e Affleck jr - in un film apprezzabile ma che poteva dare di più, almeno come regia.

Daniela 5/03/14 08:12 - 12673 commenti

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Due fratelli in una cittadina degli States negli anni della crisi: il maggiore è bravo e pio, ma finisce in carcere perché coinvolto in un incidente d'auto, mentre il più giovane, segnato dall'esperienza in Iraq, si fa massacrare di botte in incontri clandestini truccati... Bale in versione povero cristo, circondato da un cast di assoluto prestigio (in parte sprecato), è il protagonista di questa storia amara, senza redenzione né riscatto, ben confezionata e ben recitata, ma senza guizzi registici di rilievo: il risultato è discreto, con più mordente ed originalità poteva essere ottimo.
MEMORABILE: Affleck chiede all'avversario a terra di rialzarsi e colpirlo; nel finale Harrelson, in un ruolo trucido, continua a camminare

Greymouser 6/03/14 17:48 - 1458 commenti

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Un cast stellare, che difficilmente si ritrova in film ben più sovvenzionati e promossi, si carica da solo sulle spalle ogni chance di riuscita di una trama veramente esile e scarna, che, senza la carismatica presenza di tali mattatori, sarebbe ben poca cosa. E infatti la si dimentica subito, restando impresse solo le caratterizzazioni e le facce dei personaggi. La regia anonima ci mette del suo per ribadire la mediocrità dell'impianto. Scivola via, tutto sommato, ma qualche sbadiglio non l'ho potuto evitare.

Paulaster 21/03/14 09:57 - 4431 commenti

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In una sorta di degrado suburbano già visto si dipana un film ruvido e polveroso. La fabbrica, la famiglia, la cattiveria, sembra un omaggio moderno allo stile western, citando Il cacciatore di Cimino. Purtroppo si ha l’impressione che manchi qualcosa, un collante migliore, perché gli ingredienti ci sono e Harrelson e Affleck lasciano il segno. Anche a livello emotivo ci sono vari abbozzi ma fine a se stessi e il finale ne rimane influenzato.

Rambo90 28/08/14 02:07 - 7704 commenti

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Classico dramma da America di provincia, con i due fratelli tanto uniti quanto diversi: uno lavoratore e perbene, l'altro indebitato con uno strozzino e lottatore clandestino. Gli eventi precipitano e allora il film si fa interessante, grazie al buon lavoro fatto sulle psicologie dei personaggi e alla regia curata e attenta. Forse avrebbe giovato un ritmo leggermente più spedito, ma è un film che si lascia apprezzare, anche grazie all'ottimo lavoro del cast (Bale e Harrelson soprattutto). Finale violento e asciutto.

Puppigallo 30/08/14 00:39 - 5283 commenti

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Pellicola che si regge quasi totalmente sulle varie interpretazioni e sullo squallore di un'ambientazione che deprimerebbe anche il Re degli ottimisti. Purtroppo però, la macchina filmica tende ad arrancare, rischiando di appesantirsi eccessivamente. Per fortuna, alcune accelerazioni e la totale bastardaggine del cattivo di turno riescono a rivitalizzarla, accompagnando lo spettatore fino all'inevitabile scontro finale, senza però avergli fatto prima sentire tutto il peso di una situazione drammatica già prima del fattaccio. Meglio il fratello e il montanaro carogna di Bale. Comunque, non male
MEMORABILE: La figura di Harrelson (il classico individuo con cui non puoi uscirne bene, sia tentando col dialogo, che con le maniere forti. Ha già deciso prima).

Markus 8/09/14 11:29 - 3691 commenti

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Prendi la crisi economica, ci aggiungi il solito milite che s’è fatto anni di guerra/torture per un’America che al suo ritorno in Patria gli è stata ingrata (Rambo dice niente?) e un’aria da Il cacciatore anni Duemila, il tutto nella misera cornice di una località degradata e... le jeux sont fait! Se la sceneggiatura è francamente banale, a soccorrere in parte il film vi è un secondo tempo piuttosto avvincente perché lo dirige - come da titolo - nel discorso vendetta beneficiando di attori talvolta convincenti.

Jandileida 26/09/14 15:03 - 1567 commenti

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Non avvincentissimo perché girato in maniera molto compassata, forse troppo, ma capace comunque di catturare l'attenzione dello spettatore sopratutto grazie all'ambientazione post-industriale (in questo ricorda molto Cogan) che fa a botte con il mito del sogno americano, un contrasto che mi ha sempre affascinato. Con un cast così ben fornito pare ovvio che il cardine del film siano le prestazioni degli attori, che infatti non deludono e riescono a dare credibilità e sostanza a una storia un po' troppo schematica e prevedibile. Standard ma non male.

Galbo 20/12/14 05:56 - 12402 commenti

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Un film che parla dell'America operaia e rurale, colpita dal morso della disoccupazione e dal dramma dei reduci della guerra irachena. Il fuoco della vendetta non ha una trama complessa né originale ma un'ambientazione pregevole, sottolineata dalla fotografia livida ed efficace. Funziona inoltre la caratterizzazione dei personaggi in una storia popolata da forti personalità e dominata dalla dolente figura delle personaggio interpretato (egregiamente) da Christian Bale. Il tutto sottolineato dalle belle canzoni di Eddie Vedder. Da recuperare.

Didda23 21/01/15 09:19 - 2428 commenti

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Incredibilmente Scott Cooper, nonostante la totale assenza di originalità (palesi i rimandi a Il cacciatore), porta a casa un risultato più che soddisfacente soprattutto per l'ambientazione operaia e disperata che fa da sfondo alla vicenda. Il ritmo compassato permette un'introspezione sincera dei personaggi, soprattutto quello del protagonista. Il regista è eccellente nella direzione del cast all stars: stupefacente Bale, in parte Affleck, straordinario Harrelson, funzionali Dafoe-Whitaker-Saldana. Il finale - spudoratamente copiato - lascia perplessi.

Scott Cooper HA DIRETTO ANCHE...

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Ugopiazza 22/07/15 18:43 - 118 commenti

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Francamente non se ne può più di questo minestrone riscaldato del protagonista che tenta di redimersi dal suo passato ma poi è costretto a ingoiare finché non esplode. In questo caso l'esplosione è della portata di un mortaretto, visto lo scarsissimo approfondimento psicologico dei personaggi: ciò a cui si assiste è un cast stellare, unito a fotografia e ambientazioni ottime, sprecati con una sceneggiatura abbastanza carente, in cui il coinvolgimento emotivo dello spettatore diventa ogni minuto più assente fino al raffazzonato finale. Mediocre.

Kinodrop 22/07/15 17:50 - 2962 commenti

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Nonostante l'ambientazione, la struttura ricorda massicciamente quella del western: il cattivo irredimibile senza ragione, i due fratelli di opposto carattere che seguono vie diverse, la perdita, la vendetta finale; anche qui storia tutta al maschile (salvo poco più di un cameo della Saldana) che accentua una certa monocromaticità del racconto, con un taglio fin troppo depressivo. Molto bravi gli attori, in primis i due fratelli (Bale/Affleck) che danno corpo alla psicologia di perdenti in attesa di riscatto in un'America segnata dalla crisi.
MEMORABILE: La bastardaggine di DeGroat.

Nando 30/07/15 23:57 - 3816 commenti

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La nuova America rurale tra reduci delusi, vecchi laidi e poi i solidi lavoratori che hanno nel cuore la famiglia. Un discreto melodramma in salsa statunitense che annovera un Bale in stato di grazia (ultimamente appare spesso ad alti livelli) miscelato ad altri interpreti appropriati. Buono il ritmo iniziale, finale troppo velocizzato.

Piero68 11/01/16 11:29 - 2958 commenti

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Alla base la solita squallida provincia americana cui tocca fare i conti con la disoccupazione, il grigiore della vita e i soliti reduci di qualche guerra. Ad elevare dalla mediocrità il prodotto un ottimo cast sempre in parte e ottime caratterizzazioni che sono il vero succo del film, visto che la sceneggiatura vola comunque bassa. Anche la fotografia rende bene e riesce e far respirare allo spettatore lo stesso tanfo che appesta tanto l'arena clandestina quanto la figura di De Groat. Magnifico Casey, che sempre più dimostra il suo talento.

Saintgifts 18/03/16 16:58 - 4098 commenti

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Nomi importanti del mondo hollywoodiano nella produzione e nella sceneggiatura del film. Tutto ciò ha giovato solo alla realizzazione tecnica della pellicola; L'aggiunta di un cast di prim'ordine completa un'opera studiata a tavolino, a partire dal soggetto che sempre coinvolge. Professionale sì ma senza nuove idee, cinema di lusso ma che poco dice, anche se mette in campo argomenti sociali importanti e mostra un'America che, chissà perché, quando vuole cattivoni di grosso calibro se ne va sempre in montagna. Gli attori salvano la baracca.

Matalo! 8/02/18 13:29 - 1378 commenti

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Un film che trarrebbe in inganno i meno smaliziati, vestito com'è di "realtà". Ma ci fosse una banalità che venga evitata. Zona grigia del cinema americano dove una produzione di lusso crea film scontati e programmatici quanto una "Soldatessa". E spiace vedere un gran cast ridotto a manichini. La citazione dal Cacciatore si poteva evitare perché smaccata e qui priva della commozione del capolavoro di Cimino, tanto quanto i rimandi a Fight club.

Josephtura 9/02/18 15:44 - 188 commenti

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Per quanto si tratti di un film di genere, ben fatto e poco più, con personaggi abbastanza superficiali, la sceneggiatura ha dei punti di interesse. Non è il genere di film dopo il quale una persona avrebbe voglia di addentrarsi nelle zone rurali degli USA, magari a tre o quattro ore da una metropoli. Siamo dalle parti di Un tranquillo weekend di paura. C'è la sensazione di partecipare a una società allo sbando priva di legami familiari o che se ne vuole distanziare ma senza sapere dove andare.
MEMORABILE: "Non c'è niente di male a vivere per lavorare"; Lo sguardo - disperato - all'incrocio dell'incidente.

Redeyes 3/05/20 09:35 - 2449 commenti

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Cooper, dobbiamo dirlo, con un storia di una banalità quasi sconcertante, porta a casa il risultato. La lettura del cast dà un piccolo aiuto a capirne anche il motivo, questo è certo, ma oltre alle buone prove attoriali (forse il meno incisivo è paradossalmente Bale) abbiamo un' ottima fotografia e un ritmo che pur non serrato ci accompagna bene verso il finale, telefonato ma incisivo. Lo spaccato dell'America in crisi, del disagio è efficace e anche noi subiamo questo trascinarci a fondo.

Il ferrini 23/12/23 23:37 - 2361 commenti

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Straordinaria gara di bravura fra tre attori in gran forma: Harrelson cattivo vero, senza nessuna etica, Affleck, reduce dagli orrori dell'Iraq, non trova un'identità e si autodistrugge (un cazzotto allo stomaco il dialogo col fratello quando scopre che si è dato ai combattimenti clandestini) e infine un Bale gigantesco che continua a credere nella vita anche dopo la galera per un incidente. Si aggiungano Dafoe e Withaker per un cast eccezionale. La regia fa il suo dovere, la fotografia livida è perfetta. Film ingiustamente snobbato da critica e pubblico.
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  • Discussione Piero68 • 15/10/18 11:27
    Contratto a progetto - 242 interventi
    Impossibile non notare, come ha già detto qualcuno nei commenti, l'omaggio a "Il cacciatore" di Michael Cimino. In realtà non è l'unico omaggio. Ma quello durante la caccia al cervo è smaccatamente uguale "all'originale".