Il fiume del terrore - Film (2021)

Sconosciuto horror lettone dalla regia estremamente discontinua (si alternano ottime riprese paesaggistiche a mediocri sequenze con camera a mano) e dalla trama all'insegna della confusione quasi totale. Risulta estremamente difficile capire cosa sia successo e perché, la carne al fuoco è troppa e nulla viene approfondito come dovrebbe; ci si disperde fra thriller e soprannaturale e tutti quei dialoghi criptici non aiutano. Cosa si nasconde in quel bosco? L'esatto ruolo degli abitanti del posto qual è? Il finale che senso ha? Misteri irrisolti. Incomprensibile e assai pretenzioso.

Troupe di videomaker si perde durante un'escursione fluviale in canoa e la loro guida si farà in quattro per ritrovarli. Parte come una tardiva risposta lettone al classicone di Boorman (con tanto di citazione dialogica), ma lo script va randomizzandosi strada facendo, sforando nel dramma psicologico e sconfinando talvolta nel folk horror, fra allucinazioni fantasmiche e bifolchi inquietanti. Dispiace che ottime location boschive e perfetti scorci fotografici siano stati sprecati per uno script tanto vacuo e inefficace: a questo punto non solo meglio Finnegan, ma persino Breathnach!

Pseudo-horror lettone in cui l'unica cosa che si salva è la bellissima scenografia naturale; per il resto è tutto pessimo! Dalla recitazione alla musica, per non parlare della sceneggiatura mette troppa carne al fuoco creando un melting pot caotico e inutile, non si capisce davvero dove il regista volesse andare a parare, bocciato su tutti i fronti! Il titolo originale, ai più attenti spettatori, avrebbe potuto dare un indizio sull'effetto della futura visione...