I vizi segreti degli italiani quando credono di non essere visti - Documentario (1987)

Cosa ne pensano gli italiani oggi del sesso? Come lo vedono e come si comportano? Quesiti spiegati in una sorta di castissimo "documentario" dalle pornostar Moana e Ramba (Malù). Chi è alla ricerca di immagini provocatorie ahimè rimarrà a bocca asciutta, in quanto il film non mostra nulla o quasi. Inutile dire che le delucidazioni date sono di una noia disarmante e le immagini (ricostruite e non) tediano lo spettatore fino all'assopimento totale. Musiche (riciclate) di Detto Mariano. Un'operazione anche difficile da comprendere.

Docu-film che dovrebbe indagare sulle abitudini sessuali degli italiani dell'epoca, riprendendo un certo filone mondo in voga un decennio prima (Notti porno nel mondo e affini); in realtà, come spesso in prodotti similari, il 90% del materiale sono ricostruzioni in studio di scenette erotiche e altre amenità, intervallate a interviste per strada e riprese da show erotici di Moana e Ramba (doppiate). Si ride a tratti a causa dell'assurdità di certi dialoghi e le riprese urbane sono di qualche interesse, ma resta un lavoro raffazzonato e noioso.

Impasto disordinato e confusionario di spettacoli con Moana e Ramba (successivamente nota come Malù nei softcore), interviste per strada e finte scenette che virano spesso nel comico più becero. Ogni pretesto documentaristico è ovviamente pretestuoso anche perché probabilmente il nome delle due attrici in cartellone fungeva da specchietto per le allodole. A ravvivare la piattezza dei temi toccati ci pensano le forme delle due protagoniste, davvero al top della loro forma (soprattutto Moana), che almeno ravvivano il tutto.

Questa bizzarria di Teti mix di documentario pseudo-psico-sociologico-scientifico-medico, metacinema con promesse porno (non mantenute), esibizioni pseudocanore di Moana e Ramba e musiche disco piacevoli è stato in parte già visto nei mondo movie dedicati al sesso. Qui troviamo in più la scherzosa ironia sul porno casalingo amatoriale, retaggio di Mizzzzica ma che è proibitissimo? di Bugnatelli e un'immagine del maschio con la m minuscola, pallone gonfiato che si muta in timido coniglietto alla mercè della donna.

Dopo il mostro di Scandicci più estremamente biopicizzato a memoria di cinema, Teti si dagostinizza con rincalzo pornottambulo e intonando "giochi vivi giochi Mattei". Moana e Ramba alla carica ripercorre, che Pierpa ci assolva, l'amore comiziante. A sentenziar fuori campo è il Sesso. In campo? Stock di lingerie, nudi da inserti di Blitz, voyeurs cannocchialuti, mortificante trash che non fa neanche sorridere, non un centigrammo di soft e il fallito tentativo di smuovere Massi. Degli ipersessuati tricolore, più che i vizi il loro padre fattosi cinema nello scialbore del Bromurorama.